Strumenti XML - Note sul rilascio

1.0 Introduzione
2.0 Differenze con il rilascio precedente
3.0 Problemi noti
   3.1 L'apertura di file XML di grandi dimensioni può provocare la chiusura improvvisa del workbench
   3.2 Da XML a SQL non supporta BLOB, CLOB e tipi di dati binari
   3.3 Da XML a SQL attiva un'eccezione SQLException per formati di data e ora inappropriati
   3.4 Generazione di uno schema XML da una tabella di database che contiene caratteri DBCS
   3.5 Applicazione di un foglio di stile XSL con ciclo infinito a un file XML
   3.6 Impostazioni del catalogo XML non riconosciute nell'utilità di avvio XSL remota
   3.7 Generazione XSL per un modello XHTML senza utilizzare l'opzione 'Estrai dati XML da XHTML'
   3.8 Il ricaricamento non comporta alcuna modifica negli editor RMX e XMX
   3.9 Convalida e URI non risolti
   3.10 Problemi nell'utilizzo della procedura guidata del client XML/XSL del bean Java qualora i bean abbiano metodi con lo stesso nome di parametro
   3.11 Possibile riscontro di problemi di codifica BiDi durante la generazione di uno schema XML o di un file DTD
   3.12 Vista Output di trasformazione XSL vuota durante la registrazione della traccia di trasformazioni XML remote
   3.13 La ridenominazione di uno spazio nomi in uno schema XML crea un nuovo spazio nomi

1.0 Introduzione

WebSphere contiene i seguenti strumenti per l'ambiente di sviluppo di XML: Editor XML, Editor DTD, Editor schema XML, Editor XSL, strumenti di trasformazione e debug di XSL, Editor di associazioni XML a XML e l'Editor di associazioni RDB a XML (che è possibile utilizzare per generare file DAR per DB2 XML Extender). Inoltre comprende librerie di classi Java e procedure guidate per la memorizzazione e il richiamo di dati XML da qualsiasi database JDBC, supporto per la protezione XML, una procedura guidata per le espressioni XPath e molti programmi di generazione (ad esempio per la generazione XML DOM/XSL da un bean Java e la generazione XSL/XML da un file XHTML).

2.0 Differenze con il rilascio precedente

A WebSphere Studio Versione 5.1 sono stati aggiunte le seguenti funzionalità:

3.0 Problemi noti

3.1 L'apertura di file XML di grandi dimensioni può provocare la chiusura improvvisa del workbench

Prestare attenzione quando si aprono file di grandi dimensioni con qualsiasi editor XML. Se vengono superati i limiti di memoria del workbench, quest'ultimo viene chiuso improvvisamente senza salvare i dati e senza visualizzare alcun messaggio di avviso o di errore. Il numero di elementi contenuti in un file XML e non le relative dimensioni, è considerato il migliore indicatore della quantità di memoria richiesta. I requisiti di memoria dipendono anche dagli altri file già aperti nel workbench; in alcuni casi, è possibile aprire un file di 15 MB, mentre in altri casi anche un file di un solo MB può provocare problemi. Di conseguenza, si consiglia di salvare tutti i dati nel workbench prima di aprire file XML di grandi dimensioni.

Nota: è possibile modificare la quantità di memoria massima assegnata a WebSphere Studio. Per ulteriori informazioni, consultare il readme del Workbench.

3.2 Da XML a SQL non supporta BLOB, CLOB e tipi di dati binari

XML in SQL non aggiorna le tabelle del database in modo corretto quando il tipo di colonne è Binario, BLOB o CLOB. Questo si verifica per le azioni INSERT e UPDATE.

3.3 XML in SQL attiva un'eccezione SQLException per formati di data e ora inappropriati

Durante l'aggiornamento di una tabella del database che contiene colonne con tipi di dati di data, ora o data/ora, la procedura guidata da XML a SQL o i file JAR xmltosql e sqltoxml potrebbero attivare una SQLException se il valore della stringa nell'origine XML di input non è accettata dal prodotto database di destinazione. I formati di data e ora sono leggermente diversi da un prodotto all'altro. Per determinare il formato corretto, utilizzare il generatore di query SQL.

3.4 Generazione di uno schema XML da una tabella di database che contiene caratteri DBCS

Se si genera uno schema XML da una tabella del database contenente nomi con cifre e lettere dell'alfabeto a spessore pieno verranno visualizzati degli errori nella vista Attività. È consigliabile non assegnare a tabelle e colonne di un database nomi che contengano caratteri DBCS.

3.5 Applicazione di un foglio di stile XSL con ciclo infinito a un file XML

Se il foglio di stile XSL applicato a un file XML contiene un ciclo infinito, è possibile che si riceva un messaggio di questo tipo:
Xalan dies with a java.lang.StackOverflowError,
most likely due to deep recursion
.

È necessario risolvere il problema relativo al foglio di stile prima di eseguire nuovamente la conversione. Se non si corregge l'errore e si riesegue immediatamente la conversione, è possibile che si riceva un messaggio di errore differente; questa condizione si verifica in quanto l'errore di memoria si può ripetersi in punti differenti della macchina virtuale. In tal caso, è necessario chiudere WebSphere Studio, riavviarlo ed eliminare il problema relativo al foglio di stile XSL.

3.6 Impostazioni di catalogo XML non riconosciute nell'utilità di avvio XSL remota

Quando si applica un file XSL a un file XML che include un file DTD o XSD, le impostazione effettuate nel Catalogo XML verranno applicate se si avvia il Debugger XSL in un processo XSL locale.

Se il file XSL richiama i bean java esterni e si desidera avviare il Debugger XSL in un processo XSL remoto, le associazioni da URI a chiave del catalogo XML non verranno applicate e si riceverà l'eccezione java.io.FileNotFound.

Per risolvere temporaneamente questo problema, modificare il file XML in modo che i DTD o XSD inclusi possano essere individuati direttamente (senza passare per il catalogo XML).

3.7 Generazione XSL per un modello XHTML senza utilizzare l'opzione 'Estrai dati XML da XHTML'

Quando i dati sono già memorizzati in un file XML, verrà richiamata la procedura guidata "XSL per modello XHTML" senza selezionare l'opzione "Estrai dati XML da XHTML".

A causa di una limitazione corrente, è necessario modificare manualmente il file dataLogic generato dalla procedura guidata in modo che specifichi la logica relativa ai dati specifica del file XML che rappresenta l'argomento della conversione. Nel progetto di esempio 'XML da XSL e HTML' sono inclusi file dataLogic di esempio.

Se non si modifica manualmente il file della logica dati, i file XSL produrranno un file HTML che non includerà alcun dato.

3.8 Il ricaricamento non comporta alcuna modifica negli editor RMX e XMX

L'opzione di ricaricamento, richiesta quando viene modificato il contenuto di un file sul disco, non ha alcun effetto. Ciò si verifica ad esempio per il supporto team, nel caso in cui un utente esegue l'estrazione di un file e il contenuto del file è differente rispetto a quello dell'editor, l'editor richiederà all'utente di eseguire il ricaricamento che, però, non avrà alcun effetto. In tal caso, l'utente dovrà chiudere la sessione RMX e riaprirla per poter modificare il file per il quale è stato appena eseguita l'estrazione.

3.9 Convalida e URI non risolti

Il comportamento del programma di analisi XML in caso di rilevamento di un URI non risolvibile (ad esempio, in una dichiarazione DOCTYPE) è quello di riportare un errore IO irreversibile e arrestare ogni ulteriore elaborazione. Un URI non risolto non viene considerato né come errore di sintassi né come errore semantico e, perciò, il parser non tenta di gestirlo. In sostanza, il documento resta non controllato.

3.10 Problemi nell'utilizzo della procedura guidata Client XML/XSL Java Bean se il bean dispone di metodi con gli stessi nomi di parametro

Per la procedura guidata Client XML/XSL Java Bean, se il bean dispone di metodi con gli stessi nomi di parametro, i campi del modulo di input verranno creati con lo stesso nome.

La soluzione consiste nel rinominare i parametri dei metodi in modo che non vi sia alcuna sovrapposizione di nomi per i parametri dei metodi utilizzati per la generazione dei bean.

3.11 Problemi di codifica BiDi durante la creazione di uno schema XML o di un file DTD

Quando viene generato uno schema XML da un file DTD che contiene elementi ebraici o arabi o viene generato un DTD da uno schema XML che contiene elementi ebraici o arabi, alcuni nomi di elementi possono essere codificati con i rispettivi valori di codifica ebrei o arabi esadecimali equivalenti. Per evitare questo problema, modificare l'attributo di codifica del file di schema XML o DTD originale in UTF-8 prima di eseguire la generazione.  La dichiarazione XML dovrà essere:

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>

L'elenco dei valori di codifica interessati è:

3.12 Vista Output di trasformazione XSL vuota durante la registrazione della traccia di trasformazioni XML remota

La vista Output di trasformazione XSL nella prospettiva debug XSL non mostra alcun output durante la registrazione di una trasformazione XSL avviata in una applicazione remota.

3.13 La ridenominazione di uno spazio nomi in uno schema XML crea un nuovo spazio nomi

Modificando lo spazio nomi di destinazione in uno schema XML, verrà creato un nuovo spazio nomi con prefisso Q1. Per evitare questo problema, spostare tutti gli elementi e tipi globali nella parte superiore del documento, (prima che vengano indicati come riferimento). Quindi, applicare la modifica allo spazio nomi di destinazione.

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