InterChange Server richiede un database ed è in grado di utilizzare diversi
database a seconda del modo in cui è stata suddivisa l'attività dei
database.
Questa sezione include le informazioni relative alla configurazione
di:
- Nota:
- In questo manuale, i nomi database si riferiscono al nome SID in un ambiente
UNIX.
Questa sezione fornisce le informazioni relative all'installazione ed
alla configurazione di IBM DB2 per l'utilizzo con InterChange
Server:
- Importante:
- Se il serverDB2 non è installato sulla stessa macchina diInterChange Server,
è necessario installare un client DB2.
Questa sezione descrive le attività di pre-installazione per il server
DB2. Queste istruzioni rappresentano dei suggerimenti sul modo in cui
impostareDB2. Fare riferimento alla documentazioneDB2 per le istruzioni
complete dettagliate sull'esecuzione di questi passaggi di
pre-installazione.
- Nota:
- Non esistono gruppi o nomi utente richiesti, ma, tuttavia. l'IBM
consiglia di utilizzare i nomi seguenti per gli utenti ed i gruppi
utenti. Il nome database DB2 non può superare gli otto
caratteri.
Prima di installare il server DB2 è necessario:
- Creare i gruppi utentiDB2 seguenti:
- Gruppo utente istanza - db2iadm
- Gruppo utenti di gestione limitato - db2fadm
- Gruppo utenti di gestione DAS - db2asadm
- Creare gli utentiDB2 seguenti ed assegnare ognuno al gruppo appropriato,
come di seguito indicato:
- db2i81 - Assegnare al gruppo utenti
dell'istanza
- db2f81- Assegnare al gruppo utenti di gestione
limitato
- dasinst- Assegnare al gruppo utenti di gestione DAS
Questo manuale non fornisce istruzioni relative all'installazione del
serverDB2. Per informazioni relative al processo di installazione DB2,
leggere la documentazione del prodottoDB2.
Note:
- La creazione di procedureDB2 memorizzate, richiede un programma di
compilazione supportato DB2 C o C++. Questo programma di compilazione
non viene fornito con il prodottoDB2 ed è necessario procurarselo
separatamente. Per informazioni relative al funzionamento di queste
procedure di memorizzazione, consultare la documentazioneDB2.
- Se si utilizza DB2 come database, InterChange Server richiede la versione
del file db2java.zip elencata in Tabella 5, Tabella 6, Tabella 7 o Tabella 8 a seconda
delle piattaforme. E' necessario che questo driver si trovi sullo
stesso server di quello che eseguirà InterChange Server. Se si sceglie
DB2 come database durante l'installazione, la GUI di installazione di
InterChange Server richiederà l'ubicazione di questo file.
Durante l'installazione, verranno create un'istanza di gestione
ed un'istanza database. L'istanza di gestione è trasparente e
consente di eseguire la gestione in remoto sull'istanza database.
Dopo l'installazione del server DB2:
- Eseguire lo script db2profile per gli utentidb2i81
e admin per impostare le variabili di ambiente
mostrate in Tabella 15..
Note:
- Lo script db2profile è ubicato nella directory
sqllib del proprietario dell'istanza database, ad esempio,
/db2i81_home_dir/db2i81/sqllib
dove db2i81_home_dir è il percorso per la
db2i81 directory home utente'.
- E' importante eseguire lo script db2profile prima di
avviare
System Monitor.
Tabella 15.
Ambiente variabili per utenti DB2
Variabile di ambiente
| Descrizione
|
DB2INSTANCE
| Il nome dell'istanza database.
|
PATH
| Includere i percorsi seguenti:
- /db2i81_home_dir/
DB2_instance_name/sqllib/bin
- /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/adm
- /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/misc
- /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/java12
- Qualsiasi altro percorso nella variabile di ambiente PATH esistente di
sistema' ($PATH)
|
CLASSPATH
| Includere i percorsi seguenti:
- /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/function
- /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/java/db2java.zip
- /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/
java/runtime.zip
- Qualsiasi altra variabile di ambiente CLASSPATH esistente nel sistema
' ($CLASSPATH)
|
LIBPATH (AIX)
LD_LIBRARY_PATH
(Solaris)
SHLIB_PATH (HP-UX) LIBPATH o LD_LIBRARY_PATH
(Linux)
| Includere il percorso delle librerieDB2:
- /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/lib
- /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/lib/libdb2jdbc.so
Qualsiasi altro percorso nelle variabili di ambiente
LIBPATH,LD_LIBRARY_PATH o SHLIB_PATH esistenti nel sistema '
|
- Eseguire il comando env per verificare che le variabili di
ambiente mostrate in Tabella 15 siano impostate per ciascun utente.
- Nota:
- E' necessario verificare che la variabileDB2INSTANCE sia
impostata sul valore corretto. Se è installato il client DB2 sul
computer su cui si trova InterChange Server ma la variabile
DB2INSTANCE non è impostata o è impostata su un valore non
corretto, sarà impossibile avviare InterChange Server. Ciò si verifica
anche se DB2 non è la piattaforma database utilizzata da InterChange
Server. Ad esempio, se come database viene utilizzato Oracle ma il
client DB2 viene installato senza che la variabile DB2INSTANCE sia
stata impostata in modo corretto, InterChange Server non sarà in grado di
essere avviato.
- Eseguire lo script usejdbc2, (ubicato in
/sqllib/java12) per apporre ogni percorso con il driver corretto
per DB2.
- Nota:
- E' necessario che questo script venga eseguito per ogni utente, ad ogni
accesso. E' possibile aggiungere questo script al file di profilo
personale (come .profile) dell'account amministratore
di integrazione aziendale WebSphere in modo che esegua automaticamente lo
script durante l'accesso.
- Aggiungere la riga seguente al file di profilo utente(come
.profile):
EXTSHM=ON; export EXTSHM
- Accedere come utente DB2 ed immettere il comando seguente:
db2set DB2ENVLIST=EXTSHM
- Riavviare DB2.
- Confermare che JRE(Java Runtime Environment) versione 1.4.2
sia installata ed impostata nel proprio percorso. E' impossibile
accedere agli strumentiDB2 se non è installato.
- Confermare che le librerie clientDB2 siano in funzione; consultare la
documentazione del prodotto DB2 per le istruzioni su come eseguire questa
operazione. Se tali librerie non sono in funzione non sarà possibile
stabilire una connessioneDB2.
Questa sezione fornisce le informazioni per la configurazioneDB2.
Se si configura DB2 su una qualsiasi periferica tranne che sulla console di
sistema, sarà necessario impostare
la variabile di ambiente DISPLAY ce fornisce l'indirizzo IP della
macchina su cui visualizzare queste finestre. Le righe seguenti
impostano la variabile di ambiente DISPLAY su IP_Address
da una shell Bourne:
DISPLAY=IP_Address:0.0
export DISPLAY
Utilizzare la sintassi appropriata alla shell per impostare la variabile di
ambiente DISPLAY.
- Nota:
- E' necessario che il proprio computer Windows esegua il software di
emulazione client X Window(come Reflection X o Hummingbird Exceed).
E' necessario che la variabile di ambiente DISPLAY del
computer UNIX sia impostata sull'indirizzo IP del computer client
Windows.
Il Centro di controllo
è lo strumento grafico principaleDB2 per la gestione del database.
Fornisce inoltre una panoramica su tutti gli oggetti database ed i sistemi da
gestire. Utilizzare il Centro di controllo per configurare DB2 per il
proprio ambiente specifico IBM WebSphere InterChange Server.
Per accedere al Centro di controllo:
- Accedere come proprietario dell'istanza database.
- Eseguire il comando db2cc per aprire il Centro di
controllo.
- Nota:
- Per eseguire db2cc, è necessario che sia installato il software
server X Window.
Questa sezione descrive
il modo in cui creare il database di repository per l'ambiente
InterChange Server.
- Importante:
- Se si utilizza InterChange Server in un ambiente internazionalizzato,
impostare la variabile di ambiente DB2 nel modo seguente:
db2codepage = 1208
- Fare clic son il tastino destro del mouse sulla
cartellaDB2_instance_name nel pannello di sinistra del
Centro di controllo e selezionare Allega.
Viene visualizzato il pannello Allega.
- Inserire la password e l'ID utente dell'istanza database creati
durante il processo di installazione di DB2. Fare clic su OK.
- Espandere la cartella DB2_instance_name, fare clic
con il tastino destro sulla cartella Databasee selezionare Crea > database
utilizzando la procedura guidata.
Viene visualizzato il pannello della procedura guidata Crea
database.
- Inserire il nome database e l'alias. Ad esempio, immettere per
entrambi icsrepos.
- Nota:
- Non viene richiesto alcun nome specifico, ma si consiglia di utilizzare il
nome icsrepos. Il nome database DB2 non può superare gli
otto caratteri.
- Fare clic su Fine.
Viene visualizzato il pannello di Stato che mostra il nuovo database
creato.
- Nota:
- Il nuovo database viene catalogato automaticamente durante questo
processo.
Questa sezione descrive
il modo in cui configurare l'istanza database per il proprio ambiente
InterChange Server.
- Fare clic con il tastino destro del mouse sulla
cartellaDB2_instance_name nel pannello di sinistra del
Centro di controllo e selezionare Configura.
Viene visualizzato il pannello di Configurazione istanza.
- Selezionare la scheda Applicazioni, scorrere il parametro
maxagents ed inserire un minimo di 50 nel campo di Numero massimo
di agenti. Fare clic su OK.
Questa sezione descrive
il modi in cui configurare il database di repository per l'ambiente di
InterChange Server.
- Espandere le cartelle Istanze,Istanza DB2 e Database nel pannello a
sinistra del Centro di controllo, fare clic con il tastino destro del mouse su
database_name (ad esempio, icsrepos) e
selezionare Configura.
Verrà visualizzato il pannello di configurazione database.
- Selezionare la scheda Prestazioni, scorrere il
parametroapplheapsz ed immettere 4096 nel campo dimensione heap
d'applicazione.
- Selezionare la scheda Applicazioni, scorrere il parametro
maxappls ed immettere un minimo di 50 nel campo del Numero massimo
di applicazioni attive. Fare clic su OK.
- Chiudere il Centro di controllo.
- Disabilitare il meccanismo di blocco tasti successivo inserendo il comando
seguente dalla riga comandi:
db2set DB2_RR_TO_RS=yes
- Riavviare il database per rendere validi i parametri di configurazione
modificati. Per eseguire questa operazione, inserire i comandi seguenti
nella riga comandi:
Per verificare che è stata stabilita una connessioneDB2 tra il client ed il
server, immettere il comando:
db2 connect to database_name user logon
seguito da password.
Un'autorizzazione
consente ad un utente o ad un gruppo di eseguire un'attività generale
come la connessione ad un database la creazione di tabelle o la gestione di un
sistema.
Il gestore database richiede che un utente sia autorizzato in modo
specifico ad utilizzare ogni funzione del database. Così, per creare
una tabella è necessario che un utente disponga dell'autorizzazione a
creare le tabelle; per modificare una tabella, è necessario che un utente
disponga dell'autorizzazione relativa e così via.
Questa sezione descrive il modo in cui aggiungere le autorizzazioni
database ad un utente specifico.
- Eseguire il comando db2cc per aprire il Centro di
controllo.
- Espandere le cartelle Istanze, Istanza DB2 e Database nel pannello di
sinistra del centro di controllo, fare clic con il tastino destro del mouse su
database_name (ad esempio, icsrepos) e
selezionare Autorizzazioni.
Verrà visualizzato il pannello Autorizzazioni database.
- Fare clic sul pulsante Aggiungi utente e selezionare il nome
dell'account amministratore di integrazione aziendaleWebSphere creato in Creazione account amministratore di integrazione aziendale IBM WebSphere. Il nome consigliato è
admin.
- Fare clic sul pulsante Concedi a tutti per fornire tutte le autorizzazioni
all'utente selezionato.
- Fare clic su Applica, quindi su OK.
Una volta creato e configurato il
database, è necessario catalogare il sistema su cui è stato installato il
server e l'istanza database creata durante il processo di installazione
per aggiungerli all'ambienteDB2.
- Fare clic con il tastino destro sulla cartella Sistemi nel pannello di
destra del centro di controllo e selezionare Aggiungi sistema.
- Immettere i comandi seguenti:
db2 catalog tcpip node catalog_name_of_the_node remote host_name server
service_name
db2 catalog database_name as alias_name_of_database at node
catalog_name_of_the_node
db2 set DB2_RR_TO_RS=yes
- Nota:
- Solo per installazione AIX. Se si utilizza AIX come sistema
operativo, è richiesto un altro passaggio. Poichè DB2 utilizza segmenti
di memoria condivisi per le comunicazioni locali e AIX ha delle limitazioni
riguardo alla memoria condivisa, qualsiasi tentativo di elaborare più di 10
connessioni database concorrenti da un'applicazione client DB2 singola,
causerà errori di connessione DB2.
La soluzione è quella di configurare la connessione locale ad avviare
TCP/IP piuttosto che i segmenti di memoria condivisi predefiniti.
Quando vengono definiti il nodo di loopback ed il database, l'utilizzo di
TCP/IP come protocollo di trasporto consente ad ICS di connettersi al nodo di
loopback e al database di loopback senza problemi.
Per aggiungere un nodo ed un database di loopback utilizzare il
comando seguente:
db2 catalog tcpip node LOOPBACK remote localhost server 50000
Una volta catalogato il nodo, è possibile catalogare il database con il
comando seguente:
db2 catalog database icsrepos as icsdb at node LOOPBACK
Adesso icsrepos dovrebbe essere accessibile come
icsdb tramite una connessione remota utilizzando TCP.
Utilizzare icsdb come nome database nel file
InterchangeSystem.cfg.
Questo manuale non fornisce istruzioni di installazione per il server
Oracle. Per una descrizione di un processo di installazione Oracle,
leggere i manuali appropriati tra l'elenco seguente delle versioni di
Oracle:
- Oracle8 Installation Guide
- Oracle8 Administration Guide
- Oracle 9i Installation Guide Release 2
(9.2.0.1.0)
- Oracle9i Administrator's Reference Release 2
(9.2.0.1.0)
- Importante:
- Questi documenti sono di grande supporto per la risoluzione dei problemi di
installazione Oracle. Si consiglia caldamente di consultare questa
documentazione.
Questa sezione fornisce le informazioni seguenti sull'istallazione e
la configurazione del server Oracle:
- Nota:
- Questa sezione include suggerimenti per l'installazione del server
Oracle e dei requisiti di configurazione per l'utilizzo con il software
di InterChange Server. Queste istruzioni rappresentano uno dei modi di
impostare Oracle. Fare riferimento alla documentazione Oracle per
istruzioni più dettagliate.
Questa sezione descrive le attività di pre-installazione del server
Oracle.
Prima di installare il server Oracle, è necessario:
- Creare un utente del sistema operativo univoco per l'account di
gestione Oracle.
Questo account amministratore è normalmente denominato
oracle. E' l'utente oracle che installa
il software Oracle.
- Creare un gruppo di sistemi operativi univoco per la gestione di
Oracle.
Tale gruppo di gestione viene solitamente denominato dba.
Si richiede di solito che l'account amministratore Oracle
(oracle) sia un membro del gruppo dba.
- Nota:
- Per consentire che
amministratore di integrazione aziendale WebSphere (admin per
impostazione predefinita) sia in grado di gestire database, è anche necessario
sia anche membro del gruppo dba. L'aggiunta di un
amministratore di integrazione aziendale WebSphere (admin per
impostazione predefinita) al gruppo dba è facoltativa.
Tuttavia, l'IBM consiglia di aggiungerlo in modo che
all'amministratore di integrazione aziendale WebSphere sia consentito di
gestire il server Oracle.
- Impostare le variabili di ambiente Oracle
mostrate in Tabella 16 per l'account amministratore Oracle.
Tabella 16.
Ambiente variabili per l'account amministratore Oracle
Variabile di ambiente
| Descrizione
|
ORACLE_BASE
| Percorso per la directory home del valore raccomandato dell'account
amministratore Oracle: /home_dir dove
home_dir è il percorso dell'account utente
amministratore Oracle
|
ORACLE_HOME
| Percorso per la directory in cui è installato il server Oracle.
|
ORACLE_SID
| Impostare il nome
istanza database InterChange Server (cwld per impostazione
predefinita). E' possibile scegliere un nome qualsiasi.
Tuttavia, è necessario che sia non più di quattro caratteri alfanumerici per
evitare problemi con le limitazioni relative alla lunghezza dei nomi file su
alcune piattaforme.
|
ORACLE_TERM
| Impostare su vt100.
|
PATH
| Includere i percorsi seguenti:
- $ORACLE_HOME/bin
- Qualsiasi altro percorso nella variabile di ambiente PATH esistente nel
sistema ' ($PATH)
Potrebbero essere richiesti dei percorsi aggiuntivi sul sistema.
Verificare che non esistano percorsi duplicati.
|
CLASSPATH
| Includere il percorso $ORACLE_HOME/jlib. Potrebbero
essere richiesti dei percorsi aggiuntivi sul sistema.
|
LIBPATH
(AIX)
LD_LIBRARY_PATH
(Solaris)
SHLIB_PATH
(HP-UX) LIBPATH o LD_LIBRARY_PATH (Linux)
| Includere il percorso delle librerie Oracle:
$ORACLE_HOME/lib. Potrebbero essere richiesti dei percorsi
aggiuntivi sul sistema.
|
TMPDIR
| Impostare il percorso di una directory temporanea Oracle.
Esempio: /tmp/oracle
|
Tali variabili di ambiente vengono incluse di solito in questo profilo
account amministratore Oracle. Utilizzare la sintassi appropriata per
il profilo. Ad esempio, la shell predefinita, sh, utilizza
la sintassi seguente per impostare la variabile di ambiente ORACLE_BASE:
ORACLE_BASE=/home_dir/oracle
export ORACLE_BASE
- Assegnare una password all'account amministratore Oracle.
Verificare che aver fornito questa password all'amministratore
database Oracle del sito.
- Nota:
- L'installazione del server Oracle potrebbe comportare decisioni di
progettazione che richiedono un'approfondita conoscenza del server
Oracle. Per ottenere una configurazione ottimale del server Oracle,
l'IBM consiglia di coordinarsi con il proprio amministratore database
Oracle per eseguire questa fase dell'installazione.
I seguenti suggerimenti possono essere un supporto valido per
l'installazione
in modo che il server Oracle venga eseguito con InterChange Server.
E' bene considerare che il proprio ambiente potrebbe avere dei requisiti
diversi:
Il sistema di InterChange Server dispone di determinati requisiti per il
server database. Questa sezione descrive il modo in cui impostare le
istanza database Oracle per l'utilizzo con InterChange Server.
Configurazioni
tabelle database
--Il database InterChange Server contiene quattro gruppi di
tabelle:
-
Gestione eventi
Le tabelle di gestione eventi memorizzano gli oggetti business in
elaborazione.
-
Transazione
Le tabelle transazioni memorizzano lo stato di ogni transazione in
elaborazione, che è potrebbe includere gli oggetti business di azione e
compensazione, a seconda del livello di transazione.
-
Repository
Le tabelle repository memorizzano le informazioni relative alle
collaborazioni, agli oggetti business, ai connettori, alle mappe ed alle
relazioni che è possibile configurare nel sistema InterChange Server.
-
Controllo flusso
Le tabelle di monitoraggio del flusso memorizzano le informazioni sugli
eventi dei flussi tracciati da IBM WebSphere MQWF (MQ Workflow) attraverso
InterChange Server. E' necessario configurare una tabella di
monitoraggio del flusso solo se l'utente include MQWF nel processo
aziendale ed esegue la traccia degli eventi attraverso InterChange
Server. E' necessario che l'amministratore del database
riservi almeno 20 MB di tale tablespace.
Per motivi di bilanciamento del carico, è possibile, facoltativamente,
configurare quattro database singoli, uno per ogni gruppo di tabelle.
Tuttavia, l'approccio consigliato è quello di configurare tutte e quattro
le categorie di tabelle in un unico database InterChange Server, che è quello
predefinito utilizzato dal programma di installazione. E'
possibile specificare diversi database sul pannello di configurazione di
InterChange Server.
- Nota:
- Nella parte seguente di questo capitolo, tutti i riferimenti al database
InterChange Server presumono che le tabelle di Gestione eventi, Transazione,
Repository e Monitoraggio del flusso siano incluse in un unico
database. Per informazioni sul modo in cui configurare quattro database
singoli, consultare Impostazione database InterChange Server.
Caratteristiche
generali database di repository
--E' necessario che il database di InterChange Server (a
cui si fa riferimento anche, come database di repository InterChange Server)
dispongano delle seguenti caratteristiche:
- Dimensione: Si raccomanda una dimensione di avvio di
almeno 300 MB per il tablespace di repository.
- Nomi file tablespace per il server Oracle: Non sono
richiesti nomi particolari, ma l'IBM consiglia i seguenti:
cwrepos1_cwld, cwtemp1_cwld e cwrbs1_cwld.
Connessioni utente--InterChange Server richiede almeno 15
connessioni utente. Questo numero è configurabile. Per ulteriori
informazioni, consultare Impostazione connessioni database.
Account accesso
DBMS --InterChange Server richiede un account speciale per accedere
al database(memorizzato come uno o più database Oracle). E'
necessario che l'amministratore database crei un account utente database
ICS con i privilegi di aggiornamento, creazione ed eliminazione per accedere
alle tabelle, agli indici, ai sinonimi, alle procedure memorizzate ed alle
limitazioni a per aggiungere come necessario.
Caratteristiche
generali database di relazione per associazioni--Alcune
implementazioni di associazione richiedono l'utilizzo di
tabelle di relazioni. Per impostazione predefinita, le tabelle di
relazioni sono contenute nell'InterChange Server
repository. E' possibile creare facoltativamente, uno o più
database di relazioni separati per le tabelle delle relazioni. In
questo caso, è bene considerare i punti seguenti:
- Se si utilizza un database per tutte le tabelle delle relazioni:
- Impostare la dimensione iniziale del circa sulla stessa dimensione del
proprio database InterChange Server (una dimensione di avvio raccomandata è di
almeno 300 MB).
- Impostare il percorso JDBC sul database delle relazioni nella finestra di
dialogo Impostazioni valori predefiniti globali di Relationship
Manager.
- Se si utilizza più di un database per le tabelle delle relazioni (come ad
esempio un database per ogni tabella di relazioni), verificare che il valore
del
parametro MAX_CONNECTION_POOLS contenuto nel
file InterchangeSystem.cfg sia impostato im modo tale da poter
essere utilizzato da tutti i database. Consultare la sezione
System Administration Guide per i dettagli relativi a questo
parametro.
Una volta eseguita l'installazione correttamente, il server Oracle
verrà installato nella directory $ORACLE_HOME. L'ubicazione
predefinita è di solito /var/opt/oracle.
- Nota:
- Questa sezione traccia i passaggi di configurazione necessari a che il server
Oracle sia in grado sdi funzionare con il sistema di InterChange
Server. Tuttavia, è possibile che la configurazione del server Oracle
Server comporti decisioni di progettazione che richiedono un'approfondita
conoscenza del server Oracle. Per ottenere una configurazione ottimale
del server Oracle, si consiglia che l'amministratore database Oracle
esegue questi passaggi di configurazione.
Questa sezione fornisce le informazioni sulla configurazione del server
Oracle.
Preparazione per
la configurazione --L'
è necessario che l'account amministratore Oracle (solitamente denominato
oracle) configuri il server Oracle per supportare il software di
InterChange Server. Per preparare questa configurazione:
- Accedere come amministratore Oracle.
E' necessario che l'amministratore del sistema UNIX (o
l'amministratore database) abbia creato questo account amministratore
come parte dell'installazione del server Oracle (consultare "Raccomandazioni per l'installazione del server Oracle"). Perciò, è necessario che tale account disponga già di
un file di profilo per inizializzare l'ambiente. Se non si dispone
della password dell'account amministratore Oracle, contattare
l'amministratore di sistema UNIX.
- Verificare che l'ambiente contenga le impostazioni appropriate per le
variabili di ambiente Oracle.
Tabella 16 mostra le variabili di ambiente principali da utilizzare con
il server Oracle. Verificare con i responsabili del sito e Oracle le
possibili variabili di ambiente aggiuntive. E' possibile
utilizzare il comando env per elencare le impostazioni delle
variabili di ambiente.
- Importante:
- Se qualcuna di tali variabili di ambiente non è impostata
correttamente, notificare all'amministratore del sistema UNIX la
necessità di eseguire le correzioni del caso nel profilo dell'account
utenteoracle. Non procedere con la configurazione
se le variabili di ambiente (elencate in Tabella 16) non sono corrette.
Creazione del nuovo database--E'
necessario creare il database che InterChange Server utilizza per
repository, gestione eventi, transazioni e monitoraggio del flusso. Per
impostazione predefinita, queste quattro categorie di tabelle database
risiedono in un database InterChange Server singolo. Per le
informazioni sul modo in cui configurare queste categorie di tabelle in
database separati, consultare Impostazione database InterChange Server.
- Importante:
- Se si utilizza InterChange Server in un ambiente internazionalizzato,
impostare la variabile di ambiente NLS_LANG come segue:
NLS_LANG = language_territory.UTF-8
Dove language è i nome della lingua locale' e territory
è il nome del territoriolocale'. Ad esempio,
l'impostazione NLS_LANG per la locale US è NLS_LANG =
AMERICAN_AMERICA.UTF-8.
Per creare il database InterChange Server:
- Creare un database Oracle con le caratteristiche seguenti:
- Un SID (server ID) univoco. Si raccomanda di
utilizzarecwld come SID database.
- Due gruppi di file di log, ciascuno di 500 KB
- Eseguire i seguenti script Oracle sul database InterChange Server:
- standard.sql
- catalog.sql
- catproc.sql
Tali script vengono ubicati di solito nella directory
$ORACLE_HOME/rdbms/admin.
- Aggiungere una voce al nuovo SID database nei file system Oracle
seguenti:
- tnsnames.ora
- listener.ora
Tali file vengono ubicati di solito nella directory
$ORACLE_HOME/network/admin.
- L'IBM raccomanda i seguenti parametri di inizializzazione per
l'istanza database:
open_cursors=1200
sequence_cache_hash_buckets=89
sequence_cache_entries=100
db_file_multiblock_read_count=32
processes=300
Creazione
tablespace e segmenti di rollback--Nel nuovo database di
InterChange Server, è necessario aggiungere i seguenti oggetti database:
- Tablespace per il repository, spazi di rollback e tablespace temporanei
- Segmenti di rollback
- Nota:
- In questa sezione, la variabile dbname rappresenta il
nome del database InterChange Server (cwld è il nome suggerito in
questo manuale). E' necessario che il nome database
dbname sia il valore indicato dalla variabile di
ambiente ORACLE_SID.
Per creare tablespace e segmenti di rollback:
- Creare un tablespace per InterChange Server
repository con le seguenti caratteristiche:
- Nome tablespace suggerito: cwrepos1_dbname
- Dimensione tablespace: minimo 300 MB
- Creare un tablespace per i segmenti di rollback database con le seguenti
caratteristiche:
- Creare un tablespace per lo spazio di ordinamento temporaneo database con
le caratteristiche seguenti:
- Nome tablespace suggerito: cwtemp1_dbname
- Dimensione tablespace: minimo 300 MB
Creazione account
di accesso DBMS --Il software InterChange Server richiede uno
speciale
account accesso DBMS per consentire l'accesso al repository.
E' necessario creare tale account database con i privilegi di
inserimento, aggiornamento, creazione ed eliminazione per accedere alle
tabelle, agli indici ed ai sinonimi, alle procedure memorizzate ed alle
limitazioni ed aggiungere tablespace come necessario.
Creare l'account di accesso DBMS con le caratteristiche
seguenti:
- Nome account: wicsadmin
- Password account: admin
- Tablespace predefinito: cwrepos1_dbname
- Tablespace temporaneo predefinito: cwtemp1_dbname
- Privilegi: connessione, risorsa e
tablespace illimitati
- Nota:
- Se si crea un altro utente per accedere al database, è necessario creare un
tablespace separato per tale utente.
Verifica creazione
database--Dopo aver creato il database, verificare che la
connessione tra il client ed il server Oracle stia funzionando
correttamente.
- Nota:
- In questa procedura, la variabile dbname rappresenta il
nome del database di InterChange Server (cwld per impostazione
predefinita).
Per verificare la connessione Oracle tra il client ed il server:
- Avviare il database e verificarlo utilizzare le viste della prestazione
dinamica.
- Verificare che esista una voce per
listener Oracle Net8 nel /etc/services
file system.
Il
numero di porta per il listener di solito è 1521. Perciò, la voce
relativa nel file /etc/services potrebbe essere visualizzata nel
modo seguente:
listener 1521/tcp # Oracle Net8 Listener
Se nel file non esiste alcuna riga per il listener,contattare
l'amministratore di sistema UNIX per aggiungere questa riga.
- Eseguire il comando tnsping per verificare che l'istanza
di Oracle si risolva nella macchina corrente.
- Verificare che i processi del server Oracle siano in esecuzione al livello
del sistema operativo.
I processi Oracle includono ora_pmon_dbname,
ora_dbw0_dbname, ora_lgwr_dbname e
ora_ckpt_dbname. Il comando seguente è uno dei
modi per elencare i processi del server Oracle:
ps -ef | grep ora_*
- Verificare che il listener Oracle Net8 sia in esecuzione a livello di
sistema operativo.
Il comando seguente è un modo per determinare se il listener sia in
esecuzione:
ps -ef | grep LISTENER
Verificare l'output di questo comando per i processi seguenti:
tnslsnr LISTENER -inherit
- Connessione al nuovo database utilizzando l'elaboratore della riga
comandi SQL.
L'esecuzione dell'elaboratore della riga comandi SQL è
generalmente come di seguito indicato:
sqlplus username/password@dbdbname
dove username e password sono
il nome e la password dell'account di accesso DBMS. Utilizzando
l'account di accesso DBMS predefinito e l'ID del server Oracle, la
riga precedente viene visualizzata come segue:
sqlplus wicsadmin/admin@dbcwld
Se questo programma è in grado di connettersi, il server database è attivo
ed in esecuzione ed il database è disponibile.
