Servizio di monitoraggio del flusso

I parametri contenuti nel La sezione FLOW_MONITORING del file gestisce l'utilizzo di un database di InterChange Server' in sostituzione del servizio di monitoraggio del flusso. Questo servizio non è richiesto a meno che non si desideri eseguire il monitoraggio delle collaborazioni registrate con lo strumento IBM WebSphere Business Integration Monitor, in cui l'adattatore di origine è IBMWebSphere Business Integration Adapter for MQ Workflow.

DATA_SOURCE_NAME

Richiesto

Il nome di un driver di marchio IBM oppure di un'origine dati del driver di tipo 2 DB2 JDBC in cui il servizio di monitoraggio del flusso memorizza le informazioni relative. Per una spiegazione dell'URL JDBC, fare riferimento al manuale System Administration Guide.

Esempio: DATA_SOURCE_NAME = jdbc:ibm-crossworlds:oracle:// @server:1521;SID=FlowDB

Predefinito

Non esiste un valore predefinito per questo parametro.

IS_SYSTEM_ACTIVE

Specifica se le collaborazioni configurate per il monitoraggio del flusso registrano i record degli eventi. I valori possibili sono "TRUE" e "FALSE." Se impostate su "TRUE," tutte le collaborazioni configurate per il monitoraggio registreranno gli eventi. Se impostate su "FALSE," nessuna collaborazione, anche se configurata, registrerà i record degli eventi.

Predefinito

IS_SYSTEM_ACTIVE = FALSE
 

MAX_CONNECTIONS

Specifica il numero delle connessioni database che InterChange Server è in grado di aprire in sostituzione del servizio di monitoraggio del flusso. Impostare questo parametro solo se il carico di lavoro di InterChange Server è stato suddiviso su server database.

Esempio: MAX_CONNECTIONS = 30

Predefinito

MAX_CONNECTIONS = 2147483647
 

USER_NAME

Richiesto

Il nome utilizzato da InterChange Server per accedere all'origine dati in sostituzione del servizio di monitoraggio del flusso. Utilizzare questo parametro per specificare un account di accesso non predefinito.

In un ambiente in cui tutti i servizi di InterChange Server utilizzano lo stesso DBMS ed in cui il nome utente e le password dell'account di accesso sono stati modificati, è necessario che questo valore sia lo stesso per i database Repository, Gestione eventi, Transazioni e Monitoraggio del flusso.

In un ambiente in cui l'utilizzo delle risorse database di InterChange Server' è stato suddiviso tra più server DBMS, è possibile che vi sia un nome server diverso per ogni server DBMS. In tal caso, questo parametro specifica il nome utente utilizzato da InterChange Server in sostituzione del servizio di monitoraggio del flusso. E' necessario che l'account disponga del privilegio per creare le tabelle.

Esempio: USER_NAME = flowmon

Predefinito

Non esiste un valore predefinito per questo parametro.

PASSWORD

Richiesto

La password cifrata associata al nome utente per il servizio di monitoraggio del flusso.

Esempio: PASSWORD*=a6gefs

Attenzione:
Non tentare di cambiare la password cifrata. Consultare la sezione relativa alla cifratura delle password nel manualeSystem Administration Guide per ulteriori informazioni sul modo in cui funziona la cifratura password.

SCHEMA_NAME

Il nome dello schema database in cui risiede la tabella eventi del monitoraggio del flusso. Utilizzare questo valore di configurazione se si desidera gestire i dati degli eventi del monitoraggio del flusso in uno schema diverso dall'utente di accesso database di monitoraggio del flusso(l'utente identificato dal parametro USER_NAME).

I valori validi per questo campo possono contenere fino a 30 caratteri della serie di caratteri US-ASCII. E' necessario che il nome cominci con una lettera tra A e Z ed i primi tre caratteri non possono essere SYS. Gli altri caratteri del nome possono includere le lettere dalla A alla Z e numeri da 0 a 9. Per informazioni sul software prerequisito necessario per utilizzare il monitoraggio del flusso, oltre a spiegazioni dettagliate dei concetti ad esso relativi, consultare il manuale System Administration Guide.

Predefinito

Il parametro SCHEMA_NAME utilizza gli stessi valori predefiniti utilizzati per il parametro USER_NAME.

MAX_QUEUE_DEPTH

Il numero massimo di eventi consentito nella memoria(all'interno di InterChange Server) prima che le collaborazioni attendano di accodare eventi aggiuntivi.

Durante il monitoraggio del flusso, molti eventi vendono registrati per ogni flusso singolo in una collaborazione di traccia, provocando un'elevata quantità di attività database che potrebbe degradare le prestazioni. Per evitare una degradazione eccessiva delle prestazioni, i flussi di collaborazione scrivono gli eventi di monitoraggio in una coda di memoria all'interno di InterChange Server. Il contenuto di tale coda di memoria interna vengono successivamente trasferiti nel database. Per evitare che il server esaurisca la memoria, questa coda è di una dimensione definita dal parametro MAX_QUEUE_DEPTH. Se l'ampiezza della coda non consente di registrare un nuovo evento di monitoraggio,il flusso di collaborazione corrispondente attende di accodarlo prima di procedere con l'elaborazione del flusso.

Questo parametro è un parametro di sistema configurabile (non per collaborazioni) dall'editor di System Manager's "Modifica configurazione" nella scheda MISC. Ogni collaborazione monitorata conserva una coda indipendente che contiene il numero di eventi specificato da questo parametro fino ad un massimo di 2147483647 eventi. Quando vengono eseguite delle modifiche a questo parametro, vengono salvate immediatamente nel file InterchangeSystem.cfg, ma non sono effettive fino a che il server non viene riavviato. Tutte le collaborazioni configurate disporranno della stessa ampiezza massima di coda. Per ulteriori informazioni relative a questo parametro, consultare il manualeSystem Administration Guide.

Predefinito

MAX_QUEUE_DEPTH = 500 
 

DB_CONNECT_RETRIES

Specifica il numero massimo di tentativi di riconnessione al database che e seguirà il server, dopo aver rilevato che la connessione è interrotta. Il numero di tentativi consigliato è 3. Se il valore è impostato su 0, è come annullare la capacità di recupero della connettività database.

Utilizzare il parametro DB_CONNECT_INTERVAL per specificare l'intervallo di attesa tra i nuovi tentativi.L'intervallo raccomandato è di 60 secondi.

I parametri DB_CONNECT_RETRIES e DB_CONNECT_INTERVAL contenuti in questa sezione agiscono sul database di monitoraggio del flusso. Se si verificano interruzioni di connettività database durante la comunicazione tra il server ed il database di monitoraggio del flussoquesta coppia di parametri controllerà la frequenza dei nuovi tentativi di riconnessione del server a quel database.

Nota:
Il parametro DB_CONNECT_RETRIES non viene visualizzato nella procedura guidata di configurazioneInterChange Server ed è necessario che venga cambiato modificando la sezione[FLOW_MONITORING] del file InterchangeSystem.cfg utilizzando System Manager.

Predefinito

DB_CONNECT_RETRIES = 3
 

DB_CONNECT_INTERVAL

Specifica l'intervallo di tempo tra i nuovi tentativi. L'intervallo raccomandato è di 60 secondi. Impostare un intervallo di tempo troppo elevato rallenterebbe il sistema in modo non necessario.

Impostare questo valore nel file InterchangeSystem.cfg nella sezione [FLOW_MONITORING]. Il valore da specificare è in secondi.

Nota:
Il parametro DB_CONNECT_INTERVAL non viene visualizzato nella procedura guidata di configurazione di InterChange Server ed è necessario cambiarlo modificando la sezione[FLOW_MONITORING] del file InterchangeSystem.cfg utilizzando System Manager.

Predefinito

DB_CONNECT_INTERVAL = 60
 

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