Installazione e configurazione server database

InterChange Server richiede un database ed è in grado di utilizzare diversi database a seconda del modo in cui è stata suddivisa l'attività dei database.

Questa sezione include le informazioni relative alla configurazione di:

Nota:
In questo manuale, i nomi database si riferiscono al nome SID in un ambiente UNIX.

Installazione e configurazione DB2 Database Server

Questa sezione fornisce le informazioni relative all'installazione ed alla configurazione di IBM DB2 per l'utilizzo con InterChange Server:

Importante:
Se il serverDB2 non è installato sulla stessa macchina diInterChange Server, è necessario installare un client DB2.

Procedure di pre-installazione

Questa sezione descrive le attività di pre-installazione per il server DB2. Queste istruzioni rappresentano dei suggerimenti sul modo in cui impostareDB2. Fare riferimento alla documentazioneDB2 per le istruzioni complete dettagliate sull'esecuzione di questi passaggi di pre-installazione.

Nota:
Non esistono gruppi o nomi utente richiesti, ma, tuttavia. l'IBM consiglia di utilizzare i nomi seguenti per gli utenti ed i gruppi utenti. Il nome database DB2 non può superare gli otto caratteri.

Prima di installare il server DB2 è necessario:

  1. Creare i gruppi utentiDB2 seguenti:
  2. Creare gli utentiDB2 seguenti ed assegnare ognuno al gruppo appropriato, come di seguito indicato:

Informazioni sull'installazione

Questo manuale non fornisce istruzioni relative all'installazione del serverDB2. Per informazioni relative al processo di installazione DB2, leggere la documentazione del prodottoDB2.

Note:

  1. La creazione di procedureDB2 memorizzate, richiede un programma di compilazione supportato DB2 C o C++. Questo programma di compilazione non viene fornito con il prodottoDB2 ed è necessario procurarselo separatamente. Per informazioni relative al funzionamento di queste procedure di memorizzazione, consultare la documentazioneDB2.

  2. Se si utilizza DB2 come database, InterChange Server richiede la versione del file db2java.zip elencata in Tabella 5, Tabella 6, Tabella 7 o Tabella 8 a seconda delle piattaforme. E' necessario che questo driver si trovi sullo stesso server di quello che eseguirà InterChange Server. Se si sceglie DB2 come database durante l'installazione, la GUI di installazione di InterChange Server richiederà l'ubicazione di questo file.

Durante l'installazione, verranno create un'istanza di gestione ed un'istanza database. L'istanza di gestione è trasparente e consente di eseguire la gestione in remoto sull'istanza database.

Dopo l'installazione del server DB2:

  1. Eseguire lo script db2profile per gli utentidb2i81 e admin per impostare le variabili di ambiente mostrate in Tabella 15..

    Note:

    1. Lo script db2profile è ubicato nella directory sqllib del proprietario dell'istanza database, ad esempio, /db2i81_home_dir/db2i81/sqllib dove db2i81_home_dir è il percorso per la db2i81 directory home utente'.

    2. E' importante eseguire lo script db2profile prima di avviare System Monitor.


    Tabella 15.
    Ambiente variabili per utenti DB2
    Variabile di ambiente Descrizione
    DB2INSTANCE Il nome dell'istanza database.
    PATH Includere i percorsi seguenti:
    • /db2i81_home_dir/ DB2_instance_name/sqllib/bin
    • /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/adm
    • /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/misc
    • /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/java12
    • Qualsiasi altro percorso nella variabile di ambiente PATH esistente di sistema' ($PATH)
    CLASSPATH Includere i percorsi seguenti:
    • /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/function
    • /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/java/db2java.zip
    • /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/ java/runtime.zip
    • Qualsiasi altra variabile di ambiente CLASSPATH esistente nel sistema ' ($CLASSPATH)
    LIBPATH (AIX)


    LD_LIBRARY_PATH (Solaris)
    SHLIB_PATH (HP-UX) LIBPATH o LD_LIBRARY_PATH (Linux)

    Includere il percorso delle librerieDB2:
    • /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/lib
    • /db2i81_home_dir/DB2_instance_name/sqllib/lib/libdb2jdbc.so

    Qualsiasi altro percorso nelle variabili di ambiente LIBPATH,LD_LIBRARY_PATH o SHLIB_PATH esistenti nel sistema '

  2. Eseguire il comando env per verificare che le variabili di ambiente mostrate in Tabella 15 siano impostate per ciascun utente.
    Nota:
    E' necessario verificare che la variabileDB2INSTANCE sia impostata sul valore corretto. Se è installato il client DB2 sul computer su cui si trova InterChange Server ma la variabile DB2INSTANCE non è impostata o è impostata su un valore non corretto, sarà impossibile avviare InterChange Server. Ciò si verifica anche se DB2 non è la piattaforma database utilizzata da InterChange Server. Ad esempio, se come database viene utilizzato Oracle ma il client DB2 viene installato senza che la variabile DB2INSTANCE sia stata impostata in modo corretto, InterChange Server non sarà in grado di essere avviato.
  3. Eseguire lo script usejdbc2, (ubicato in /sqllib/java12) per apporre ogni percorso con il driver corretto per DB2.
    Nota:
    E' necessario che questo script venga eseguito per ogni utente, ad ogni accesso. E' possibile aggiungere questo script al file di profilo personale (come .profile) dell'account amministratore di integrazione aziendale WebSphere in modo che esegua automaticamente lo script durante l'accesso.
  4. Aggiungere la riga seguente al file di profilo utente(come .profile):
    EXTSHM=ON; export EXTSHM
     
  5. Accedere come utente DB2 ed immettere il comando seguente:
    db2set DB2ENVLIST=EXTSHM
     
  6. Riavviare DB2.
  7. Confermare che JRE(Java Runtime Environment) versione 1.4.2 sia installata ed impostata nel proprio percorso. E' impossibile accedere agli strumentiDB2 se non è installato.
  8. Confermare che le librerie clientDB2 siano in funzione; consultare la documentazione del prodotto DB2 per le istruzioni su come eseguire questa operazione. Se tali librerie non sono in funzione non sarà possibile stabilire una connessioneDB2.

Configurazione DB2

Questa sezione fornisce le informazioni per la configurazioneDB2.

Se si configura DB2 su una qualsiasi periferica tranne che sulla console di sistema, sarà necessario impostare la variabile di ambiente DISPLAY ce fornisce l'indirizzo IP della macchina su cui visualizzare queste finestre. Le righe seguenti impostano la variabile di ambiente DISPLAY su IP_Address da una shell Bourne:

DISPLAY=IP_Address:0.0
 export DISPLAY
 

Utilizzare la sintassi appropriata alla shell per impostare la variabile di ambiente DISPLAY.

Nota:
E' necessario che il proprio computer Windows esegua il software di emulazione client X Window(come Reflection X o Hummingbird Exceed). E' necessario che la variabile di ambiente DISPLAY del computer UNIX sia impostata sull'indirizzo IP del computer client Windows.

Apertura del centro di controllo

Il Centro di controllo è lo strumento grafico principaleDB2 per la gestione del database. Fornisce inoltre una panoramica su tutti gli oggetti database ed i sistemi da gestire. Utilizzare il Centro di controllo per configurare DB2 per il proprio ambiente specifico IBM WebSphere InterChange Server.

Per accedere al Centro di controllo:

  1. Accedere come proprietario dell'istanza database.
  2. Eseguire il comando db2cc per aprire il Centro di controllo.
    Nota:
    Per eseguire db2cc, è necessario che sia installato il software server X Window.

Creazione database

Questa sezione descrive il modo in cui creare il database di repository per l'ambiente InterChange Server.

Importante:
Se si utilizza InterChange Server in un ambiente internazionalizzato, impostare la variabile di ambiente DB2 nel modo seguente:
db2codepage = 1208
 
  1. Fare clic son il tastino destro del mouse sulla cartellaDB2_instance_name nel pannello di sinistra del Centro di controllo e selezionare Allega.

    Viene visualizzato il pannello Allega.

  2. Inserire la password e l'ID utente dell'istanza database creati durante il processo di installazione di DB2. Fare clic su OK.
  3. Espandere la cartella DB2_instance_name, fare clic con il tastino destro sulla cartella Databasee selezionare Crea > database utilizzando la procedura guidata.

    Viene visualizzato il pannello della procedura guidata Crea database.

  4. Inserire il nome database e l'alias. Ad esempio, immettere per entrambi icsrepos.
    Nota:
    Non viene richiesto alcun nome specifico, ma si consiglia di utilizzare il nome icsrepos. Il nome database DB2 non può superare gli otto caratteri.
  5. Fare clic su Fine.

    Viene visualizzato il pannello di Stato che mostra il nuovo database creato.

    Nota:
    Il nuovo database viene catalogato automaticamente durante questo processo.

Configurazione istanza database

Questa sezione descrive il modo in cui configurare l'istanza database per il proprio ambiente InterChange Server.

  1. Fare clic con il tastino destro del mouse sulla cartellaDB2_instance_name nel pannello di sinistra del Centro di controllo e selezionare Configura.

    Viene visualizzato il pannello di Configurazione istanza.

  2. Selezionare la scheda Applicazioni, scorrere il parametro maxagents ed inserire un minimo di 50 nel campo di Numero massimo di agenti. Fare clic su OK.

Configurazione database di repository

Questa sezione descrive il modi in cui configurare il database di repository per l'ambiente di InterChange Server.

  1. Espandere le cartelle Istanze,Istanza DB2 e Database nel pannello a sinistra del Centro di controllo, fare clic con il tastino destro del mouse su database_name (ad esempio, icsrepos) e selezionare Configura.

    Verrà visualizzato il pannello di configurazione database.

  2. Selezionare la scheda Prestazioni, scorrere il parametroapplheapsz ed immettere 4096 nel campo dimensione heap d'applicazione.
  3. Selezionare la scheda Applicazioni, scorrere il parametro maxappls ed immettere un minimo di 50 nel campo del Numero massimo di applicazioni attive. Fare clic su OK.
  4. Chiudere il Centro di controllo.
  5. Disabilitare il meccanismo di blocco tasti successivo inserendo il comando seguente dalla riga comandi:
    db2set DB2_RR_TO_RS=yes
     
  6. Riavviare il database per rendere validi i parametri di configurazione modificati. Per eseguire questa operazione, inserire i comandi seguenti nella riga comandi:

Prova connessione client-server

Per verificare che è stata stabilita una connessioneDB2 tra il client ed il server, immettere il comando:

db2 connect to database_name user logon
 

seguito da password.

Aggiunta autorizzazioni database

Un'autorizzazione consente ad un utente o ad un gruppo di eseguire un'attività generale come la connessione ad un database la creazione di tabelle o la gestione di un sistema.

Il gestore database richiede che un utente sia autorizzato in modo specifico ad utilizzare ogni funzione del database. Così, per creare una tabella è necessario che un utente disponga dell'autorizzazione a creare le tabelle; per modificare una tabella, è necessario che un utente disponga dell'autorizzazione relativa e così via.

Questa sezione descrive il modo in cui aggiungere le autorizzazioni database ad un utente specifico.

  1. Eseguire il comando db2cc per aprire il Centro di controllo.
  2. Espandere le cartelle Istanze, Istanza DB2 e Database nel pannello di sinistra del centro di controllo, fare clic con il tastino destro del mouse su database_name (ad esempio, icsrepos) e selezionare Autorizzazioni.

    Verrà visualizzato il pannello Autorizzazioni database.

  3. Fare clic sul pulsante Aggiungi utente e selezionare il nome dell'account amministratore di integrazione aziendaleWebSphere creato in Creazione account amministratore di integrazione aziendale IBM WebSphere. Il nome consigliato è admin.
  4. Fare clic sul pulsante Concedi a tutti per fornire tutte le autorizzazioni all'utente selezionato.
  5. Fare clic su Applica, quindi su OK.

Catalogazione del sistema

Una volta creato e configurato il database, è necessario catalogare il sistema su cui è stato installato il server e l'istanza database creata durante il processo di installazione per aggiungerli all'ambienteDB2.

  1. Fare clic con il tastino destro sulla cartella Sistemi nel pannello di destra del centro di controllo e selezionare Aggiungi sistema.
  2. Immettere i comandi seguenti:
    db2 catalog tcpip node catalog_name_of_the_node remote host_name server
     service_name
      
     db2 catalog database_name as alias_name_of_database at node
     catalog_name_of_the_node
      
     db2 set DB2_RR_TO_RS=yes
     

Nota:
Solo per installazione AIX. Se si utilizza AIX come sistema operativo, è richiesto un altro passaggio. Poichè DB2 utilizza segmenti di memoria condivisi per le comunicazioni locali e AIX ha delle limitazioni riguardo alla memoria condivisa, qualsiasi tentativo di elaborare più di 10 connessioni database concorrenti da un'applicazione client DB2 singola, causerà errori di connessione DB2.

La soluzione è quella di configurare la connessione locale ad avviare TCP/IP piuttosto che i segmenti di memoria condivisi predefiniti. Quando vengono definiti il nodo di loopback ed il database, l'utilizzo di TCP/IP come protocollo di trasporto consente ad ICS di connettersi al nodo di loopback e al database di loopback senza problemi.

Per aggiungere un nodo ed un database di loopback utilizzare il comando seguente:

db2 catalog tcpip node LOOPBACK remote localhost server 50000
 

Una volta catalogato il nodo, è possibile catalogare il database con il comando seguente:

db2 catalog database icsrepos as icsdb at node LOOPBACK
 

Adesso icsrepos dovrebbe essere accessibile come icsdb tramite una connessione remota utilizzando TCP. Utilizzare icsdb come nome database nel file InterchangeSystem.cfg.

Installazione e configurazione del server database Oracle

Questo manuale non fornisce istruzioni di installazione per il server Oracle. Per una descrizione di un processo di installazione Oracle, leggere i manuali appropriati tra l'elenco seguente delle versioni di Oracle:

Importante:
Questi documenti sono di grande supporto per la risoluzione dei problemi di installazione Oracle. Si consiglia caldamente di consultare questa documentazione.

Questa sezione fornisce le informazioni seguenti sull'istallazione e la configurazione del server Oracle:

Nota:
Questa sezione include suggerimenti per l'installazione del server Oracle e dei requisiti di configurazione per l'utilizzo con il software di InterChange Server. Queste istruzioni rappresentano uno dei modi di impostare Oracle. Fare riferimento alla documentazione Oracle per istruzioni più dettagliate.

Procedure di pre-installazione

Questa sezione descrive le attività di pre-installazione del server Oracle.

Prima di installare il server Oracle, è necessario:

  1. Creare un utente del sistema operativo univoco per l'account di gestione Oracle.

    Questo account amministratore è normalmente denominato oracle. E' l'utente oracle che installa il software Oracle.

  2. Creare un gruppo di sistemi operativi univoco per la gestione di Oracle.

    Tale gruppo di gestione viene solitamente denominato dba. Si richiede di solito che l'account amministratore Oracle (oracle) sia un membro del gruppo dba.

    Nota:
    Per consentire che amministratore di integrazione aziendale WebSphere (admin per impostazione predefinita) sia in grado di gestire database, è anche necessario sia anche membro del gruppo dba. L'aggiunta di un amministratore di integrazione aziendale WebSphere (admin per impostazione predefinita) al gruppo dba è facoltativa. Tuttavia, l'IBM consiglia di aggiungerlo in modo che all'amministratore di integrazione aziendale WebSphere sia consentito di gestire il server Oracle.
  3. Impostare le variabili di ambiente Oracle mostrate in Tabella 16 per l'account amministratore Oracle.

    Tabella 16.
    Ambiente variabili per l'account amministratore Oracle
    Variabile di ambiente Descrizione
    ORACLE_BASE Percorso per la directory home del valore raccomandato dell'account amministratore Oracle: /home_dir dove home_dir è il percorso dell'account utente amministratore Oracle
    ORACLE_HOME Percorso per la directory in cui è installato il server Oracle.
    ORACLE_SID Impostare il nome istanza database InterChange Server (cwld per impostazione predefinita). E' possibile scegliere un nome qualsiasi. Tuttavia, è necessario che sia non più di quattro caratteri alfanumerici per evitare problemi con le limitazioni relative alla lunghezza dei nomi file su alcune piattaforme.
    ORACLE_TERM Impostare su vt100.
    PATH Includere i percorsi seguenti:
    • $ORACLE_HOME/bin
    • Qualsiasi altro percorso nella variabile di ambiente PATH esistente nel sistema ' ($PATH)

    Potrebbero essere richiesti dei percorsi aggiuntivi sul sistema. Verificare che non esistano percorsi duplicati.

    CLASSPATH Includere il percorso $ORACLE_HOME/jlib. Potrebbero essere richiesti dei percorsi aggiuntivi sul sistema.
    LIBPATH (AIX)
    LD_LIBRARY_PATH (Solaris)
    SHLIB_PATH (HP-UX) LIBPATH o LD_LIBRARY_PATH (Linux)
    Includere il percorso delle librerie Oracle: $ORACLE_HOME/lib. Potrebbero essere richiesti dei percorsi aggiuntivi sul sistema.
    TMPDIR Impostare il percorso di una directory temporanea Oracle. Esempio: /tmp/oracle

    Tali variabili di ambiente vengono incluse di solito in questo profilo account amministratore Oracle. Utilizzare la sintassi appropriata per il profilo. Ad esempio, la shell predefinita, sh, utilizza la sintassi seguente per impostare la variabile di ambiente ORACLE_BASE:

    ORACLE_BASE=/home_dir/oracle
     export ORACLE_BASE
     
  4. Assegnare una password all'account amministratore Oracle.

    Verificare che aver fornito questa password all'amministratore database Oracle del sito.

Raccomandazioni per l'installazione del server Oracle

Nota:
L'installazione del server Oracle potrebbe comportare decisioni di progettazione che richiedono un'approfondita conoscenza del server Oracle. Per ottenere una configurazione ottimale del server Oracle, l'IBM consiglia di coordinarsi con il proprio amministratore database Oracle per eseguire questa fase dell'installazione.

I seguenti suggerimenti possono essere un supporto valido per l'installazione in modo che il server Oracle venga eseguito con InterChange Server. E' bene considerare che il proprio ambiente potrebbe avere dei requisiti diversi:

Caratteristiche database generali

Il sistema di InterChange Server dispone di determinati requisiti per il server database. Questa sezione descrive il modo in cui impostare le istanza database Oracle per l'utilizzo con InterChange Server.

Configurazioni tabelle database --Il database InterChange Server contiene quattro gruppi di tabelle:

Per motivi di bilanciamento del carico, è possibile, facoltativamente, configurare quattro database singoli, uno per ogni gruppo di tabelle. Tuttavia, l'approccio consigliato è quello di configurare tutte e quattro le categorie di tabelle in un unico database InterChange Server, che è quello predefinito utilizzato dal programma di installazione. E' possibile specificare diversi database sul pannello di configurazione di InterChange Server.

Nota:
Nella parte seguente di questo capitolo, tutti i riferimenti al database InterChange Server presumono che le tabelle di Gestione eventi, Transazione, Repository e Monitoraggio del flusso siano incluse in un unico database. Per informazioni sul modo in cui configurare quattro database singoli, consultare Impostazione database InterChange Server.

Caratteristiche generali database di repository --E' necessario che il database di InterChange Server (a cui si fa riferimento anche, come database di repository InterChange Server) dispongano delle seguenti caratteristiche:

Connessioni utente--InterChange Server richiede almeno 15 connessioni utente. Questo numero è configurabile. Per ulteriori informazioni, consultare Impostazione connessioni database.

Account accesso DBMS --InterChange Server richiede un account speciale per accedere al database(memorizzato come uno o più database Oracle). E' necessario che l'amministratore database crei un account utente database ICS con i privilegi di aggiornamento, creazione ed eliminazione per accedere alle tabelle, agli indici, ai sinonimi, alle procedure memorizzate ed alle limitazioni a per aggiungere come necessario.

Caratteristiche generali database di relazione per associazioni--Alcune implementazioni di associazione richiedono l'utilizzo di tabelle di relazioni. Per impostazione predefinita, le tabelle di relazioni sono contenute nell'InterChange Server repository. E' possibile creare facoltativamente, uno o più database di relazioni separati per le tabelle delle relazioni. In questo caso, è bene considerare i punti seguenti:

Configurazione server Oracle

Una volta eseguita l'installazione correttamente, il server Oracle verrà installato nella directory $ORACLE_HOME. L'ubicazione predefinita è di solito /var/opt/oracle.

Nota:
Questa sezione traccia i passaggi di configurazione necessari a che il server Oracle sia in grado sdi funzionare con il sistema di InterChange Server. Tuttavia, è possibile che la configurazione del server Oracle Server comporti decisioni di progettazione che richiedono un'approfondita conoscenza del server Oracle. Per ottenere una configurazione ottimale del server Oracle, si consiglia che l'amministratore database Oracle esegue questi passaggi di configurazione.

Questa sezione fornisce le informazioni sulla configurazione del server Oracle.

Preparazione per la configurazione --L' è necessario che l'account amministratore Oracle (solitamente denominato oracle) configuri il server Oracle per supportare il software di InterChange Server. Per preparare questa configurazione:

  1. Accedere come amministratore Oracle.

    E' necessario che l'amministratore del sistema UNIX (o l'amministratore database) abbia creato questo account amministratore come parte dell'installazione del server Oracle (consultare "Raccomandazioni per l'installazione del server Oracle"). Perciò, è necessario che tale account disponga già di un file di profilo per inizializzare l'ambiente. Se non si dispone della password dell'account amministratore Oracle, contattare l'amministratore di sistema UNIX.

  2. Verificare che l'ambiente contenga le impostazioni appropriate per le variabili di ambiente Oracle.

    Tabella 16 mostra le variabili di ambiente principali da utilizzare con il server Oracle. Verificare con i responsabili del sito e Oracle le possibili variabili di ambiente aggiuntive. E' possibile utilizzare il comando env per elencare le impostazioni delle variabili di ambiente.

    Importante:
    Se qualcuna di tali variabili di ambiente non è impostata correttamente, notificare all'amministratore del sistema UNIX la necessità di eseguire le correzioni del caso nel profilo dell'account utenteoracle. Non procedere con la configurazione se le variabili di ambiente (elencate in Tabella 16) non sono corrette.

Creazione del nuovo database--E' necessario creare il database che InterChange Server utilizza per repository, gestione eventi, transazioni e monitoraggio del flusso. Per impostazione predefinita, queste quattro categorie di tabelle database risiedono in un database InterChange Server singolo. Per le informazioni sul modo in cui configurare queste categorie di tabelle in database separati, consultare Impostazione database InterChange Server.

Importante:
Se si utilizza InterChange Server in un ambiente internazionalizzato, impostare la variabile di ambiente NLS_LANG come segue:
NLS_LANG = language_territory.UTF-8

Dove language è i nome della lingua locale' e territory è il nome del territoriolocale'. Ad esempio, l'impostazione NLS_LANG per la locale US è NLS_LANG = AMERICAN_AMERICA.UTF-8.

Per creare il database InterChange Server:

  1. Creare un database Oracle con le caratteristiche seguenti:
  2. Eseguire i seguenti script Oracle sul database InterChange Server:

    Tali script vengono ubicati di solito nella directory $ORACLE_HOME/rdbms/admin.

  3. Aggiungere una voce al nuovo SID database nei file system Oracle seguenti:

    Tali file vengono ubicati di solito nella directory $ORACLE_HOME/network/admin.

  4. L'IBM raccomanda i seguenti parametri di inizializzazione per l'istanza database:
    open_cursors=1200
     sequence_cache_hash_buckets=89
     sequence_cache_entries=100
     db_file_multiblock_read_count=32
     processes=300
     

Creazione tablespace e segmenti di rollback--Nel nuovo database di InterChange Server, è necessario aggiungere i seguenti oggetti database:

Nota:
In questa sezione, la variabile dbname rappresenta il nome del database InterChange Server (cwld è il nome suggerito in questo manuale). E' necessario che il nome database dbname sia il valore indicato dalla variabile di ambiente ORACLE_SID.

Per creare tablespace e segmenti di rollback:

  1. Creare un tablespace per InterChange Server repository con le seguenti caratteristiche:
  2. Creare un tablespace per i segmenti di rollback database con le seguenti caratteristiche:
  3. Creare un tablespace per lo spazio di ordinamento temporaneo database con le caratteristiche seguenti:

Creazione account di accesso DBMS --Il software InterChange Server richiede uno speciale account accesso DBMS per consentire l'accesso al repository. E' necessario creare tale account database con i privilegi di inserimento, aggiornamento, creazione ed eliminazione per accedere alle tabelle, agli indici ed ai sinonimi, alle procedure memorizzate ed alle limitazioni ed aggiungere tablespace come necessario.

Creare l'account di accesso DBMS con le caratteristiche seguenti:

Verifica creazione database--Dopo aver creato il database, verificare che la connessione tra il client ed il server Oracle stia funzionando correttamente.

Nota:
In questa procedura, la variabile dbname rappresenta il nome del database di InterChange Server (cwld per impostazione predefinita).

Per verificare la connessione Oracle tra il client ed il server:

  1. Avviare il database e verificarlo utilizzare le viste della prestazione dinamica.
  2. Verificare che esista una voce per listener Oracle Net8 nel /etc/services file system.

    Il numero di porta per il listener di solito è 1521. Perciò, la voce relativa nel file /etc/services potrebbe essere visualizzata nel modo seguente:

    listener    1521/tcp    # Oracle Net8 Listener
     

    Se nel file non esiste alcuna riga per il listener,contattare l'amministratore di sistema UNIX per aggiungere questa riga.

  3. Eseguire il comando tnsping per verificare che l'istanza di Oracle si risolva nella macchina corrente.
  4. Verificare che i processi del server Oracle siano in esecuzione al livello del sistema operativo.

    I processi Oracle includono ora_pmon_dbname, ora_dbw0_dbname, ora_lgwr_dbname e ora_ckpt_dbname. Il comando seguente è uno dei modi per elencare i processi del server Oracle:

    ps -ef | grep ora_*
     
  5. Verificare che il listener Oracle Net8 sia in esecuzione a livello di sistema operativo.

    Il comando seguente è un modo per determinare se il listener sia in esecuzione:

    ps -ef | grep LISTENER
     

    Verificare l'output di questo comando per i processi seguenti:

    tnslsnr LISTENER -inherit
     
  6. Connessione al nuovo database utilizzando l'elaboratore della riga comandi SQL.

    L'esecuzione dell'elaboratore della riga comandi SQL è generalmente come di seguito indicato:

    sqlplus username/password@dbdbname
     

    dove username e password sono il nome e la password dell'account di accesso DBMS. Utilizzando l'account di accesso DBMS predefinito e l'ID del server Oracle, la riga precedente viene visualizzata come segue:

    sqlplus wicsadmin/admin@dbcwld
     

    Se questo programma è in grado di connettersi, il server database è attivo ed in esecuzione ed il database è disponibile.

Copyright IBM Corp. 1997, 2004