Attività di configurazione comune

Questa sezione descrive le attività di configurazione comune.

Specifica notifica evento

Questa sezione descrive quanto segue:

Specifica directory evento ed estensioni

Se si invia più di un tipo di oggetto business al connettore per l'elaborazione, ed ogni tipo di oggetto business ha il proprio metaoggetto di livello superiore, la combinazione di valori specificati per gli attributi EventDir e EventExt deve essere unica per ogni coppia directory/estensione per ogni oggetto business.

In altre parole, se si specifica la stessa directory di evento per due tipi di oggetto business, è necessario specificare diverse estensioni di evento per questi oggetti business. Se si specifica la stessa estensione per due tipi di di oggetto business, è necessario specificare diverse directory di evento per questi oggetti business.

Ad esempio, presupporre di aver creato i metaoggettiMO_JTextConnector_Customer e MO_JTextConnector_Item per fornire valori di configurazione per gli oggetti business Customer e Item, rispettivamente. Se si istruisce il connettore ad ubicare i file di input per entrambi gli oggetti business nella stessa directory (specificando lo stesso percorso nell'attributo EventDir), è necessario identificare unicamente i file di input specificando valori diversi per l'attributo EventExt.

Quindi, se l'attributo EventDir valuta C:\temp\event per Customers e Items, il valore degli attributi EventExt per questi due oggetti business devono essere diversi (come in per i file di input Customer e inp per Items).

Nota:
Una nuova proprietà booleana specifica del connettore, "NoPoll", è stata introdotta per disattivare facoltativamente il poll. Il valore predefinito è false. Quando è impostato su true, l'adattatore elabora solo le richieste e non esegue il poll.

Configurazione funzionamento polling

Per configurare questa funzione di polling, procedere nel modo seguente:

  1. Configurare i seguenti attributi del metaoggetto MO_JTextConnector_Default:
  2. Utilizzare Connector Configurator Express per configurare le seguenti proprietà del connettore:
  3. Stabilire le autorizzazioni di lettura sulla directory dell'evento.

Specifica dell'archivio di evento

In base a se tutti o alcuni oggetti business nel file di evento vengono elaborati correttamente, il connettore JText utilizza diverse estensioni quando crea il file di archivio per oggetti business elaborati correttamente. Il connettore inoltre scrive gli oggetti business la cui elaborazione non riesce e quelli di cui è annullata la sottoscrizione in file di archivio denominati in modo diverso.

Questa sezione descrive quanto segue:

nomi file archivio locale

Se si conserva i valori predefiniti forniti per gli attributi dell'estensione di archivio, il connettore crea i file di archivio denominati come di seguito riportato:

Configurazione archivio locale

Per configurare il connettore per l'archivio, seguire queste procedure:

  1. Configurare i seguenti attributi del metaoggetto MO_JTextConnector_Default:
  2. Utilizzare Connector Configurator Express per configurare le proprietà del connettore ArchivingEnabled.
  3. Stabilisce le autorizzazioni di scrittura sulla directory di archivio.

Specifica l'elaborazione della richiesta

E' possibile fare in modo che il connettore JText scriva gli oggetti business nei file i cui nomi sono specificati in modo dinamico (in ogni istanza dell'oggetto business) o in modo statico (tramite i metaoggetti). E' inoltre possibile fare in modo che il connettore restituisca ogni nome file che genera in modo statico; questa funzione è utile per ottenere i nomi file generati con un numero di sequenza unico. Questa sezione contiene le seguenti sottosezioni:

Denominazione file dinamica

Per fare in modo che il connettore generi in modo dinamico un nome file di output per ogni tipo di oggetto business, creare un metaoggetto secondario dinamico. Utilizzare il metaoggetto:

Importante:
Oltre a creare un metaoggetto secondario dinamico per abilitare il connettore a generare o restituire il nome file, se si sta utilizzando InterChange Server Express come broker di integrazione, è inoltre necessario modificare le associazioni o la logica di collaborazione per inserire nell'attributo InFileName del metaoggetto secondario dinamico un percorso ed un nome file per ogni oggetto business e, se richiesto, numeri di sequenza univoci.

Per ulteriori informazioni, consultare Utilizzo di un metaoggetto secondario dinamico.

Per informazioni su come il connettore elabora il metaoggetto, consultare Elaborazione richiesta.

Per informazioni su come configurare il connettore per utilizzare un nome file di output generato in modo dinamico, consultare Configurazione del file di output.

Denominazione file statica

Quando si utilizzano metaoggetti per specificare il nome dei file di output, è necessario riavviare il connettore affinché le modifiche diventino effettive. E' possibile specificare se il connettore collega tutti gli oggetti business di un dato tipo ad un file singolo o crea un file separato per ogni oggetto business.

Quando utilizza la configurazione predefinita fornita, il connettore crea un file di output per ogni oggetto business che elabora. Esso denomina il file di output per l'oggetto business in entrata e aggiunge un numero di sequenza per rendere il nome unico; esso gli da l'estensione di .out. Ad esempio, se riceve gli oggetti business Customer e Item, il connettore scrive i loro dati nel file di output Customer_1.out e Item_1.out. Per informazioni su come ottenere i nomi dei file di output generati, consultare Restituzione del nome file. Per informazioni sul file che archivia i numeri di sequenza, consultare OutputLog.

Per utilizzare il metaoggetto per configurare il nome dei file di output, procedere nel modo di seguito riportato:

  1. Configurare i seguenti attributi del metaoggetto MO_JTextConnector_Default:
  2. Stabilire autorizzazioni di scrittura sulla directory di output.

Nota:
E' necessario creare metaoggetti per oggetti business specifici se il connettore deve utilizzare formati di dati diversi o convenzioni di denominazione file per diversi oggetti business.

Restituzione del nome file

Per fare in modo che il connettore restituisca i nomi dei file che genera, procedere nel modo seguente:

Nota:
Il connettore popola l'attributo InFileName solo con un percorso locale, anche quando elabora i file su un server FTP.

Importante:
Oltre a creare un metaoggetto secondario dinamico per abilitare il connettore a generare o restituire il nome file, se si sta utilizzando InterChange Server Express come broker di integrazione, è inoltre necessario modificare le associazioni o la logica di collaborazione per inserire nell'attributo InFileName del metaoggetto secondario dinamico un percorso ed un nome file per ogni oggetto business e, se richiesto, numeri di sequenza univoci.

Differenze tra l'elaborazione locale e remota

Il connettore elabora i file in modo remoto nello stesso modo in cui li elabora localmente. Ci sono, tuttavia, poche differenze:

Per ulteriori informazioni consultare Specifica dell'archivio remoto

Configurazione del file di output

Tabella 9 illustra le possibili opzioni di configurazione per il file di output:

Tabella 9. Specifica dei file di output
condizione output desiderata Attributi/proprietà che richiedono configurazione Valore attributo/proprietà
Ogni oggetto business di un dato tipo è collegato ad un file il cui percorso assoluto ed il nome file viene derivato al runtime da un attributo nell'oggetto business. Utilizzare un metaoggetto secondario
AppSpecificInfo (a livello oggetto business) cw_mo_JTextConfig = DynChildMOName
Per un metaoggetto secondario dinamico: OutFileName nome percorso e nome file specificato dall'utente
FileWriteMode
a o append
Ogni oggetto business di un dato tipo sovrascrive il file di output il cui percorso assoluto ed il nome file viene derivato al runtime da un attributo nell'oggetto business. Utilizzare un metaoggetto secondario
AppSpecificInfo (a livello oggetto business) cw_mo_JTextConfig = DynChildMOName
Per un metaoggetto secondario dinamico: OutFileName nome percorso e nome file specificato dall'utente
FileWriteMode
o o overwrite
Ogni oggetto business di un dato tipo è scritto nel suo file univoco il cui nome è derivato dal nome dell'oggetto business ed un numero di sequenza univoco generato.
OutputDir
nome percorso specificato dall'utente
FileSeqEnabled
Vero
OutputFileName
Native
Il connettore restituisce il nome di ogni file che genera. Ogni oggetto business di un dato tipo è scritto nel suo file univoco il cui nome è derivato dal nome dell'oggetto business ed un numero di sequenza univoco generato. Utilizzare un metaoggetto secondario dinamico

AppSpecificInfo (a livello oggetto business) cw_mo_JTextConfig = DynChildMOName
InFileName (nel metaoggetto secondario
dinamico)
CxIgnore
FileWriteMode (nel metaoggetto secondario
dinamico)
N/A
Utilizzare configurazione del metaoggetto: MO_JTextConnector_businessobjectname:
OutputDir
nome percorso specificato dall'utente
FileSeqEnabled
Vero
OutputFileName
Native
Tutti gli oggetti business di un tipo dato sono collegati ad un file singolo il cui nome è specificato dall'utente.
FileSeqEnabled
Falso
OutputFileName
nome percorso e nome file specificato dall'utente
Ogni oggetto business di un tipo dati è scritto in un file univoco il cui nome è specificato dall'utente più un numero di sequenza univoca.
FileSeqEnabled
Vero
Se il connettore sta elaborando più di un tipo di oggetto business e OutputFileName è impostato su una stringa diversa da Native, ogni oggetto business deve avere il suo metaoggetto di livello superiore. Per ulteriori informazioni, consultare Specifica del nome del file di output.
OutputFileName
nome percorso e nome file specificato dall'utente
Ogni oggetto business di un dato tipo sovrascrive il file di output, il cui nome è derivato dal nome dell'oggetto business.
OutputDir
nome percorso specificato dall'utente
FileSeqEnabled
Falso
OutputFileName
Native
Il connettore restituisce il nome di ogni file che genera. Ogni oggetto business di un tipo dati è scritto in un file univoco il cui nome è specificato dall'utente più un numero di sequenza univoca. Utilizzare un metaoggetto secondario dinamico

AppSpecificInfo (a livello oggetto business) cw_mo_JTextConfig = DynChildMOName
InFileName (nel metaoggetto secondario dinamico)
CxIgnore
FileWriteMode (nel metaoggetto secondario
dinamico)
N/A
Utilizzare la configurazione del metaoggetto: MO_JTextConnector_BOName.
FileSeqEnabled
Vero
OutputFileName
nome percorso e nome file specificato dall'utente

Specificare più file di evento o più directory di evento

È possibile configurare il connettore in modo da prendere solo file con un'estensione specificata. È inoltre possibile configurare il connettore in modo da prendere i file da più directory.

Importante:
L'utilizzo di un asterisco (*) per l'attributo EventExt per specificare che il poll del connettore per tutti i file in una directory di evento singola indipendentemente dalla estensione, non è più supportato.

Per specificare una directory di evento separata per ogni tipo di oggetto business, eseguire la procedura di seguito riportata:

  1. Creare un metaoggetto separato per ogni oggetto business supportato; ad esempio, creare MO_JTextConnector_Customer e MO_JTextConnector_Item. Per ulteriori informazioni, consultare Creazione di un metaoggetto JText per un oggetto business specifico.
  2. Specificare la directory appropriata in ogni attributo EventDir del metaoggetto.

Nota:
Il connettore JText elabora i file di evento nell'ordine della data/ora, dal più vecchio al più recente, indipendemente dalla posizione. In altre parole, il connettore JText elabora i file posizionati in directory separate nell'ordine cronologico nell'ordine delle date/ore.

Poll per gli oggetti business specifici

La configurazione del connettore JText è diversa a seconda se tutti i file di evento si trovano in una directory singola, hanno tutti la stessa estensione, contengono un oggetto business singolo o più oggetti business, contengono oggetti business di uno o più tipi e rappresentano ogni oggetto business su una o più righe.ì

Questa sezione spiega quanto segue:

Utilizzo del metodo di analisi EndBODelimiter

Se non viene specificato alcun valore per l'attributo del metaoggettoEndBODelimiter , il connettore:

Se un file di evento contiene solo un oggetto business, è possibile specificare EOF (end of file) per questo attributo.

Se si imposta il valore dell'attributo EndBODelimiter su una stringa non vuota, si presuppone che questa dia il delimitatore dell'oggetto business per tutti i file. Se il valore non è impostato o è annullato, il connettore presuppone che il delimitatore sia <EndBO:BOName>.

Importante:
Se DataProcessingMode è impostato su binary e se non c'è nessun valore specificato per EndBODelimiter, JText imposta il EndBODelimiter predefinito su FF01 (2 byte) e EndOfFileDelimiter su FF02 (2 byte).

Tabella 10 illustra le opzioni del delimitatore.

Tabella 10. Utilizzo dell' attributo EndBODelimiter
Condizioni Delimitatore Note
Il file contiene una o più stringhe dell'oggetto business con uno o più tipi di oggetto business o File contiene più stringhe di oggetti business dello stesso tipo dell'oggetto business; ogni stringa è in esecuzione su diverse righe. <EndBO:BOName>o EOL o specificato dall'utente
valore
  • Specificare tanti EOL separati da un punto e virgola quante sono le nuove righe tra le stringhe di oggetti business.
  • Specificare un delimitatore personalizzato insieme agli EOL. Un delimitatore personalizzato deve essere il primo elemento quando viene utilizzato con EOL. Il seguente esempio è valido: customEndBO;EOL;EOL. Il seguente esempio non è valido: EOL;customEndBO;EOL.
Ogni file contiene solo una stringa di oggetto business EOL Fo valore specificato dall'utente
  • Specificare tanti EOL separati da un punto e virgola quante sono le nuove righe tra le stringhe di oggetti business.
  • Specificare un delimitatore specificato dall'utente insieme agli EOL e EOF se richiesto dalle stringhe di input. Un delimitatore personalizzato deve sempre essere il primo elemento se utilizzato con EOL. Il seguente esempio è valido: customEndBO;EOL;EOL. Il seguente esempio non è valido: EOL;customEndBO;EOL.
Il file contiene più stringhe di un oggetto business, una per riga
EOL
Il File contiene più stringhe di oggetti business dello stesso tipo dell'oggetto business; ogni stringa è in esecuzione su diverse righe senza separazione tra le stringhe degli oggetti business.
Nessuno
Può utilizzare il metaoggetto predefinito fornito o un metaoggetto personalizzato
Nota:
Questa opzione è disponibile solo durante le richieste di chiamata al servizio e non per la notifica degli eventi. Non utilizzare il delimitatore insieme ad altri.

Nota:
Se il file di origine contiene righe vuote, il connettore le ignora.
Utilizzo dei caratteri non stampabili per EndBODelimiter

Per eseguire il poll dei file in più directory, è necessario creare un metaoggetto per ogni oggetto business supportato. Il valore specificato per ogni attributo EndBODelimiter del metaoggetto dipende dal fatto che il file di origine contiene o meno un oggetto business singolo o più oggetti business.

Nota:
Il connettore è sensibile al maiuscolo/minuscolo nella stringa specificata, fatta eccezione per i delimitatori EOL e EOF.

Per ulteriori informazioni sulla creazione dei metaoggetti, consultare Creazione di un metaoggetto JText per un oggetto business specifico.

Utilizzo del metodo di analisi FixedBOSize

Questa proprietà del metaoggetto è valida solo nelle seguenti istanze:

  1. Quando si esegue l'elaborazione dell'evento.
  2. Quando DataProcessingMode è impostato su Binary.

Quando è presente con un valore valido, questa proprietà del metaoggetto sovrascrive la proprietà EndBODelimiter e fornisce agli utenti un'alternativa al delimitatore tradizionale basta sull'analisi dell'oggetto business. Questa proprietà consente al connettore di correlare un numero fisso di byte con un singolo oggetto business. Ad esempio, se un file era composto di 300 byte e la proprietà FixedBOSize era impostata su 100, JText Adapter converte questi tre pacchetti di lunghezza a 100 byte tramite un gestore dati abilitato binario e li invia a InterChange Server Express.

Se FixedBOSize e EndBODelimiter hanno un valore impostato, allora Jtext utilizza FixedBOSize per l'analisi del file ed ignora EndBODelimiter.

Specifica di un file system FTP remoto

Questa sezione descrive come configurare l'adattatore JText per utilizzare un file system FTP remoto per l'elaborazione di eventi e richieste.

Importante:
Per consentire al connettore di abilitare un file system FTP remoto,è necessario specificare un URL FTP nell'attributo EventDir (per l'elaborazione degli eventi) o l'attributo OutputDir (per l'elaborazione delle richieste). E' inoltre necessario risolvere tutti i problemi del firewall prima di utilizzare il connettore per eseguire le operazioni FTP.

Questa sezione descrive quanto segue:

Elaborazione eventi remota

Per configurare il connettore affinché utilizzi il file system FTP per l'elaborazione degli eventi, è necessario specificare un URL FTP, le informazioni di login FTP, una directory locale nella quale il connettore scarica i file di evento dalla directory remota, archivia le informazioni e le informazioni relative a come funziona il connettore quando il server FTP non è disponibile. Questa sezione descrive tutte queste configurazioni e le altre configurazioni facoltative.

Specifica dell'URL FTP ed informazioni di login

Il connettore esegue il poll degli eventi dalla directory specificata nell'attributo del metaoggetto EventDir. Per configurare il connettore affinché utilizzi un file system FTP remoto per l'elaborazione degli eventi, specificare l'URL dell'FTP come valore per questo attributo. L'URL FTP deve essere conforme agli standard IETF.

Oltre alla specifica del server FTP nell'URL, è possibile specificare facoltativamente le seguenti informazioni nell'attributo del metaoggetto EventDir:

Importante:
E' possibile specificare i valori FTP in un metaoggetto di livello superiore statico o in un metaoggetto secondario dinamico. Se il nome utente e la password non sono specificate nell'attributo del metaoggetto, il connettore si arresta quando si prova a connetterlo al server FTP. Per ulteriori informazioni, consultare Utilizzo di un metaoggetto secondario dinamico.

Gli esempi di seguito riportati illustrano tre formati diversi per i valori dell'attributo EventDir:

URL solo con valori richiesti:

ftp://ftp.companyA.com

URL con valori facoltativi di nome utente e numero porta:

ftp://companyA:admin@ftp.companyA.com:1433

URL con valori predefiniti di nome utente, numero porta e directory evento remota:

ftp://companyA:admin@ftp.companyA.com:1433/temp/JTextConn/Default/Event

URL per l'impostazione FTP relativa a Linux / MVS

ftp://ftpuser:ftppwd@ftpserver.in.ibm.com:21/home/ftpuser/JText/event
Specifica della directory locale

Oltre a specificare l'URL del FTP e le informazioni relative al login, è necessario specificare la posizione della directory locale nella quale il connettore scarica i file di evento dalla directory remota. Per specificare la directory locale, utilizzare l'attributo del metaoggetto FTPLocalEventDir.

Importante:
Se il connettore trova un URL FTP valido in EventDir, ma non trova l'attributo del metaoggetto FTPLocalEventDir o trova un valore non valido o vuoto per questo attributo, il connettore non si avvia. Il connettore non valuta l'attributo FTPLocalEventDir quando è stato configurato per essere eseguito in modo locale.
Specifica dell'archivio remoto

Ci sono diverse opzioni per specificare come il connettore gestisce l'archivio remoto. Per specificare una directory di archivio remota, utilizzare l'attributo del metaoggetto FTPArchiveDir. Questo attributo specifica il percorso relativo della directory di archivio sul server FTP. La directory deve già esistere. Ci sono diverse opzioni per utilizzare questo attributo in modo da specificare l'archivio:

Denominazione file con data/ora per i server FTP remoti

Il supporto per i file system host (MVS) utilizzando Sequential datasets sono stati modificati fornendo data/ora per evitare di duplicare i nomi file. MVS non supporta caratteri speciali, come "_", in un nome dataset o recordset. Sulle piattaforme Windows, Linux, o i5/OS, si utilizza una data/ora nel nome file originale durante l'archivio del file. Questo evita nomi file duplicati nella cartella di archivio, evitando così la sovrascrittura di un file esistente.

Si utilizza il seguente formato per i sistemi MVS per superare questa limitazione:

File di evento: Test.in
File archiviato: Test.TSyyyyMM.TSDDHHMM.TSSsSss
Dove: yyyy -- anno
MM -- mese
DD -- data
HH -- ora
MM -- minuti
Ss -- secondi
Sss -- millisecondi

Sulle piattaforme MVS il separatore del dataset o di recordset è "." (punto) e numero massimo di '.' (punti) consentiti in un dataset o recordset è 6 (sei). Il nome del dataset o recordset non deve superare 8 caratteri per "." (punto) e il numero totale di caratteri non deve superare i 44 caratteri. Viene di seguito riportato un esempio di un nome file in questo formato:

FTPRenameExt -- ARCHIVE
File archiviato -- (SAMPLE).ARCHIVE.TS200304.TS290535.TS42234

Nota:
I membri di PDS non possono essere ridenominato con data/ora durante l'archiviazione. Tuttavia, un meccanismo alternativo viene fornito per l'archivio di PDS. Ogni membro di un PDS che non riesce nel FTPEventFileMask viene archiviato nel PDS principale, con nome file specificato come FTPRenameExt. Il file di archivio verrà riscritto ogni volta con l'ultimo file elaborato.
Specifica del poll remoto

E' possibile utilizzare la proprietà di configurazione FTPPollFrequency per impostare quanto frequentemente il connettore esegue il poll di un server FTP misurato nel numero di cicli poll standard. Questa impostazione è utile se il connettore sta ancora leggendo i file della directory di evento locale quando avvia il ciclo successivo di polling.

Ad esempio, se PollFrequency è impostato su 10000, e FTPPollFrequency è impostato su 6, il connettore esegue il poll della directory di evento locale ogni 10 secondi ed esegue il poll della directory remota ogni 60 secondi.Il connettore esegue il poll del FTP solo se si specifica un valore per questa proprietà. Se FTPPollFrequency valuta 0 o vuoto, il connettore non esegue il poll di FTP.

Per ulteriori informazioni, consultare Regolazione delle prestazioni del connettore JText.

Il connettore elabora gli eventi da un sito remoto

Quando si esegue il poll degli eventi da un sito remoto, il connettore esegue le fasi seguenti:

  1. Ottenere il nome del server, il numero di porta, il nome utente, la password, e la directory evento remota dagli attributi del metaoggetto o valori predefiniti.
  2. Stabilisce una connessione ad un sito FTP remoto per ottenere file di evento dalla directory di evento remota.
  3. Scarica i file di evento dalla directory remota alla directory locale specificata nell'attributo del metaoggetto FTPLocalEventDir.
    Nota:
    È necessario che questo attributo abbia un valore affinché abiliti il connettore ad elaborare gli eventi utilizzando FTP.
  4. Esegue il poll della directory locale.

Figura 6 illustra l'elaborazione degli eventi locale e remota.

Figura 6. Operazioni di notifica evento locale e remoto
Identificazione file su una struttura principale: Configurazione facoltativa

Utilizzare l'attributo FTPEventFileMask per identificare le estensioni file sun una struttura principale che non aderisce agli stessi standard di denominazione che si applicano ai sistemi Windows, Linux, o i5/OS. Se non viene fornito alcun valore per questo attributo, il connettore utilizza il valore specificato nell'attributo EventExt.

Quando si specifica un valore per FTPEventFileMask, è necessario includere caratteri jolly. Il seguente esempio illustra diversi formati possibile per questo attributo:

     ACT.Z1UC.*

     ACT.*.INPT

     *.Z1UC.INPT

Se il connettore trova più di un file nel sito remoto che rispetta i criteri specificati per FTPEventFileMask, questo procede nel modo seguente:

  1. Scarica tutti i file di evento specificati nella directory specificata nell'attributo FTPLocalEventDir.
  2. Ridenomina l'estensione dei file remoti con il valore specificato nell'attributo del metaoggetto in FTPRenameExt. La ridenominazione dei file evita che il connettore esegua il poll dello stesso file nel ciclo di poll successivo.
  3. Si disconnette dal server FTP
  4. Elabora i file in modo locale nella directory specificata nell'attributo del metaoggetto FTPEventFileMask.
Riepilogo delle operazioni di configurazione per l'elaborazione dell'evento

Per configurare il connettore affinché utilizzi un file system FTP remoto per l'elaborazione evento, specificare i seguenti valori di configurazione:

Elaborazione richiesta remota

Per configurare il connettore affinché utilizzi il file system FTP per l'elaborazione delle richieste, è necessario specificare un URL FTP, le informazioni di login FTP, una directory remota nella quale il connettore carica i file di richiesta dalla directory locale. Questa sezione descrive tutte queste configurazioni e le altre configurazioni facoltative.

Specificare l'URL FTP e le informazioni di accesso

Il connettore carica i file di richiesta della chiamata di servizio nella directory specificata nell'attributo del metaoggetto OutputDir. Per configurare il connettore affinché utilizzi un file system FTP remoto per l'elaborazione delle richieste, specificare l'URL dell'FTP come valore per questo attributo. L'URL FTP deve essere conforme agli standard IETF.

Oltre all'URL del FTP, è possibile specificare facoltativamente le seguenti informazioni nell'attributo del metaoggetto OutputDir:

Importante:
E' possibile specificare i valori FTP in un metaoggetto di livello superiore statico o in un metaoggetto secondario dinamico. Se il nome utente e la password non sono specificate nell'attributo del metaoggetto, il connettore si arresta con un'eccezione. Per ulteriori informazioni, consultare Utilizzo di un metaoggetto secondario dinamico.

Gli esempi illustrano tre formati diversi per i valori dell'attributo OutputDir:

URL solo con valori richiesti:

ftp://ftp.companyA.com

URL con valori facoltativi di nome utente e numero porta:

ftp://companyA:admin@ftp.companyA.com:1433

URL con valori predefiniti di nome utente, numero porta e directory di output remota:

ftp://companyA:admin@ftp.companyA.com:1433/temp/JTextConn/Default/Out
Come il connettore elabora le richieste di chiamata del servizio in un sito remoto

Quando il connettore viene configurato per l'elaborazione FTP e riceve una richiesta di chiamata di servizio, questo elabora le seguenti fasi:

  1. Ottenere il nome del server, il numero di porta, il nome utente, e la password, e gli attributi del metaoggetto o valori predefiniti.
  2. Stabilisce una connessione ad un sito FTP remoto per posizionare file di richiesta di servizio dalla directory di evento remota.
  3. Carica i file di richiesta dalla directory locale a quella remota.
  4. Si disconnette dal server remoto.

Figura 7 illustra l'elaborazione della richiesta locale e remota.

Figura 7. Operazioni di richiesta locale e remota
Riepilogo delle operazioni di configurazione per l'elaborazione della richiesta

Per configurare il connettore affinché utilizzi un file system FTP remoto per l'elaborazione della richiesta, specificare i seguenti valori di configurazione:

Note sulla configurazione del connettore per il trasferimento FTP

La seguente funzione si applica al trasferimento di dati FTP:

Configurazione FTP sicuro

L'adattatore JText utilizza il protocollo SSL (Secure Socket Layer) per stabilire un canale di comunicazione sicuro tra l'adattatore e il server FTP. Per questa funzione, il server FTP deve essere un server FTP sicuro che supporta questo protocollo. L'adattatore JText fa uso del pacchetto IBM JSSE che è l'implementazione del protocollo SSL. L'adattatore funzione in modo FTP passivo e SSL implicito. Questa sezione descrive le configurazioni addizionali richieste per utilizzare la funzione FTP sicura dell'adattatore JText.

Per configurare un FTP sicuro:

  1. Installare e configurare un server FTP sicuro che supporta il protocollo SSL. L'adattatore JText utilizza un protocollo SSL per trasferire i dati tra l'applicazione client ed il server FTP. Quindi, è necessario installare un server FTP sicuro che supporta il protocollo SSL e configurato in modo appropriato per la comunicazione SSL. Il server dovrebbe avere una chiave privata ed un certificato.
  2. Se applicabile, configurare le impostazioni Firewall. L'adattatore JText utilizza un modo FTP passivo di trasferimento di dati con il server FTP sicuro. Quindi, se c'è un firewall tra il client ed il server, potrebbe essere necessario configurare le impostazioni del firewall abilitare questa modalità.
  3. Impostare l'archivio di sicurezza del client. Durante la comunicazione SSL, il server invia i suoi certificati al client per la verifica. Il client verifica il certificato per accertarsi che sia in comunicazione con il server previsto. Per abilitare questo processo di verifica, il certificato del server dovrebbe essere presente nell'archivio sicuro del client. Il certificato del server può essere importato nell'archivio sicuro del client utilizzando il programma di utilità keytool, ad esempio:
    keytool -import -v -alias serverCert -file server.cert 
     -keystore clientTrustStore 
    dove server.cert è il certificato del server e clientTrustStore è l'archivio sicuro del client.
  4. Impostare la proprietà di sistema trustStore nello script di avvio dell'adattatore. Lo script di avvio dell'adattatore dovrebbe includere la seguente proprietà di sistema,
     -Djavax.net.ssl.trustStore=C:\MyKeyStore\clientTrustStore
    dove clientTrustStore è l'archivio sicuro del client come specificato nel Passo 3.
  5. Verificare che si stanno utilizzando gli ftp nell'URL FTP. Per comunicazioni sicure, l'URL del FTP dovrebbe avere gli ftp come il protocollo, ad esempio: ftps://host:port/ftpdir

Specificare un gestore dati

Per specificare un gestore dati che JText Connector deve utilizzare, eseguire le operazioni di seguito riportate:

  1. Determinare il formato utilizzato dall'applicazione con la quale il connettore JText comunica. Notare che solo una classe gestore dati può essere registrata per ogni tipo di formato dato.
  2. Configurare i seguenti oggetti secondati del metaoggetto JText di livello superiore:

Modifica del gestore dati specificato

Per modificare il gestore dati dalla predefinita fornita (in una diversa fornita a un gestore dati personalizzato) procedere nel modo seguente:

Per informazioni sulla creazione di un gestore dati, consultare Data Handler Guide.

Creazione di un metaoggetto JText per un oggetto business specifico

Quando si crea un metaoggetto JText per un oggetto business specifico, ridenominare il metaoggetto per identificare l'oggetto business particolare. Ad esempio, per creare i metaoggetti per gli oggetti business Customer e Item, è necessario ridenominare i metaoggetti MO_JTextConnector_Customer e MO_JTextConnector_Item.

Suggerimenti:
Utilizzare i metaoggetti predefiniti quando tutti gli oggetti business da scrivere nei file hanno la stessa configurazione. In altre parole, tutti i file di testo risiedono nella stessa directory di evento e sono scritte nella stessa directory di output, utilizzano lo stesso gestore dati e hanno la stessa estensione file (o vanno messe nello stesso file). Creare i propri metaoggetti se il connettore deve utilizzare elaborazioni diverse per diversi oggetti business su richiesta, o se le istruzioni di elaborazione specifiche sono richieste per il polling. Se si creano metaoggetti separati per oggetti business specifici, il connettore utilizza i metaoggetti per le richieste del broker di integrazione e le operazione di fornitura della sottoscrizione.

Tutti gli oggetti business per i quali non c'è bisogno di creare un metaoggetto sono configurati dai valori nel metaoggetto MO_JTextConnector_Default predefinito. Per la definizione dell'oggetto business per questo metaoggetto predefinito, vedere la directory \repository\JText.

Lettura di più oggetti business di tipi diversi dallo stesso file

Se un file di testo contiene più oggetti business di tipi diversi, è necessario utilizzare il metaoggetto MO_JTextConnector_Default e assicurare che gli attributi EventExt e EventDir puntano correttamente alla directory dove si trova questo file di esempio. Ogni oggetto business nel file deve essere separato dallo stesso delimitatore.

I gestori dati forniti possono determinare il nome di ogni oggetto business dalla stringa di immissione. In altre parole, quando si utilizza il metaoggetto JText di livello superiore e i gestori dati forniti, non è necessario utilizzare il delimitatore <EndBO:BOName> per identificare ogni tipo di oggetto business in un file che contiene più tipi.

Se si sviluppa un gestore dati personalizzato per convertire le stringhe di oggetto business a oggetti business, verificare che questo possa interpretare il tipo di oggetto business dalla stringa di input.

Specifica dei valori per gli attributi ObjectEventID

Non è necessario aggiungere gli attributi ObjectEventId alle stringhe di oggetto business. Per gli oggetti business di notifica degli eventi, il framework del connettore popola questi attributi dell'oggetto business se gli ID non sono popolati dal connettore.

Per gli oggetti business di richiesta della chiamata del servizio, gli attributi ObjectEventId sono ignorati o inclusi nella stringa scritta in un file. Se gli attributi ObjectEventId sono inclusi nel file di output dipende dal gestore dati utilizzato.

Impostazione di una seconda istanza di un connettore JText

Per impostare una seconda istanza del connettore JText, seguire questa procedura:

  1. Eseguire una copia della directory del connettore JText e della directory di repository e ridenominarle. Ad esempio, presupporre di denominare la definizione del connettore JText2. Dopo aver creato la seconda directory, la struttura della directory somiglia a quanto segue:

    \connectors\JText
    \connectors\JText2
    \repository\JText
    \repository\JText2

  2. Copiare tutti i metaoggetti per il connettore JText (dovrebbero essercene almeno due) e modificare il nome degli oggetti business. Ad esempio, per il connettore JText2, modificare i nomi daMO_JText2ConnectorBOName in MO_JText2ConnectorBOName.

    Ci sono due modi per poter copiare i metaoggetti:

  3. In Connector Configurator Express, copiare la definizione del connettore e ridenominarlo su JText2Connector. Modificare i metaoggetti supportati e gli oggetti business.
  4. Copiare i nuovi file di definizione nel repository. Per utilizzare Business Object Designer Express per copiare le definizioni di oggetto business nel repository, selezionare il sottomenu Salva sul server dal menu File. Alternativamente, su InterChange Server Express, eseguire le fasi successive per copiare le definizioni dell'oggetto business nel repository dal sistema operativo:
    1. Copiare il testo dalla parte superiore del file \repository\ReposVersion.txt alla parte superiore di ogni file di definizione.
    2. Utilizzare il seguente comando repos_copy da copiare nei nuovi metaoggetti e oggetti business:
      repos_copy -sServerName -iFileName
  5. Aggiornare il programma di utilità di amministrazione del broker di integrazione per verificare i nuovi oggetti business.
  6. Per Linux, eseguire una copia dello script del gestore connettore esistente per il connettore JText e modificare i parametri per fare riferimento a JText2. Per Windows, eseguire una copia del collegamento esistente per il connettore JText e modificare i parametri per fare riferimento a JText2, e modificarlo per puntare alla directory JText2 piuttosto che alla directory JText.
  7. Per i sistemi i5/OS, aggiungere la nuova istanza del connettore alla Console.
  8. Riavviare il broker di integrazione.
  9. In Linux, eseguire lo script del gestore del connettore. In Windows, fare clic sul collegamento. In i5/OS, utilizzare la Console per avviare il connettore.

Regolazione delle prestazioni del connettore JText

Per regolare la prestazione del polling del connettore JText, impostare le proprietà di configurazione del seguente connettore come di seguito descritto.

In sintesi, il miglior approccio per migliorare le prestazioni durante il polling è di impostare PollQuantity, PollFrequency, eFTPPollFrequency in modo che siano complementari l'uno per l'altra.

Generazione file di esempio per la verifica

E' possibile che si desideri generare un file che somigli a quello di input che il connettore JText aspetta. Questo file può supportare nell'impostazione dei formati di output nell'applicazione di origine. E' inoltre possibile utilizzare un file di esempio per la verifica.

Su InterChange Server Express, il modo più facile di generare un file simile a quello di input è il seguente:

  1. Creare una collaborazione pass-through che prende l'oggetto business come input e lo invia alla destinazione che va scritta al di fuori del file.
  2. Associare la porta di origine al connettore che supporta quell'oggetto business e può essere emulato da Test Connector.
  3. Associare la porta di destinazione al connettore JText.
  4. Immettere valori di esempio per l'oggetto business nel Test Connector, ed inviare l'oggetto business al connettore JText. Il connettore JText scrive i valori nel file di output nel formato configurato.

Questo processo consente di vedere più oggetti business scritti in un file singolo che è possibile utilizzare come immissione durante la verifica.

Generazione degli oggetti business di esempio per la verifica

E' possibile che si desideri generare gli oggetti business che somigliano a quelli che ci si aspetta dal connettore JText. E' possibile popolare gli oggetti business con i valori da utilizzare durante la verifica.

Per fare in modo che il connettore per generare automaticamente la maschera dell'oggetto business, utilizzare la proprietà di configurazione GenerateTemplate. E' possibile generare una definizione per l'oggetto business che il connettore supporta.

Il connettore utilizza il valore della proprietà GenerateTemplate per creare un'istanza di un oggetto business serializzato quando il connettore si avvia. Un oggetto business serializzato è la rappresentazione della stringa dell'oggetto business che il gestore dati crea. Utilizzare Connector Configurator Express per specificare i nomi degli oggetti business per questa proprietà.

La sintassi per questa proprietà è BOName;BOName, dove il nome di un oggetto business specifico viene sostituito per BOName. Il maiuscolo/minuscolo è significativo. Per specificare più di un oggetto business, separare i nomi con un punto e virgola, come in Customer;Item. La punteggiatura finale non è richiesta. Le maschere per questi oggetti business vengono creati la prossima volta che si avvia il connettore.

Le maschere generate contengono i valori predefiniti forniti che sono impostati per gli attributi degli oggetti business nella definizione dell'oggetto business. Se non ci sono valori predefiniti forniti per un attributo, viene ignorato (utilizzando CxIgnore) o lasciato vuoto (utilizzando CxBlank). Un oggetto business secondario viene creato per ogni oggetto business secondario con cardinalità singola e due istanze identiche di un oggetto business secondario vengono creati per gli oggetti business a più cardinalità.

Per iniziare a generare maschere per un oggetto business specificato, avviare il connettore. Il connettore scrive la maschera nello stesso file come il file di output. Se non si desidera utilizzare questa funzione, lasciare la proprietà GenerateTemplate vuota.

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