Riferimenti sui comandi per Dispatcher e CBR
Questo capitolo descrive come utilizzare i comandi dscontrol del Dispatcher oltre a essere un riferimento ai comandi di CBR.
Per le versioni precedenti, quando il prodotto era noto come Network Dispatcher, il
nome del comando per il controllo del Dispatcher era ndcontrol. Il nome del comando per
il controllo del Dispatcher è ora dscontrol. Accertarsi di aver
aggiornato tutti i file script precedenti in modo da utilizzare dscontrol (e non
ndcontrol) per configurare il Dispatcher.
CBR utilizza una serie secondaria dei comandi Dispatcher, elencata in questo
riferimento sui comandi. Quando si utilizzano questi diagrammi della sintassi per CBR,
specificare cbrcontrol al posto di dscontrol. Per informazioni, consultare Differenze di configurazione tra CBR e Dispatcher.
L'elenco riportato di seguito contiene i comandi descritti in questo capitolo:
È possibile immettere una versione ridotta dei parametri del comando dscontrol. A tal fine, è sufficiente
immettere le lettere che designano in modo univoco i parametri.
Ad esempio, per visualizzare la
guida del comando di salvataggio file, è possibile immettere dscontrol
he f anziché dscontrol help file.
Per attivare l'interfaccia della riga comandi: emettere dscontrol per ricevere un prompt dei comandi dscontrol.
Per chiudere l'interfaccia della riga comandi:
emettere exit o quit.
i valori dei parametri dei comandi devono essere immessi utilizzando
l'alfabeto inglese.
Le uniche eccezioni sono i nomi host (utilizzati in cluster, server e comandi
highavailability) e i nomi file (utilizzati in comandi file).
Differenze di configurazione tra CBR e Dispatcher
L'interfaccia della riga comandi CBR è una serie secondaria dell'interfaccia
della riga comandi del Dispatcher. Per CBR, specificare il comando
cbrcontrol al posto del comando dscontrol per configurare il componente.
Nota:
Il contenuto CBR (Content Based Routing) non è disponibile sulle piattaforme che eseguono una JVM a 64 bit, ad eccezione di HP-UX ia64. Su HP-UX ia64, il componente CBR viene eseguito come applicazione 32 bit.
È possibile utilizzare il metodo di inoltro CBR del componente Dispatcher di Load Balancer per fornire l'instradamento basato sul contenuto senza l'utilizzo di Caching Proxy. Per ulteriori informazioni, consultare
Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher (metodo di inoltro cbr).
Alcuni comandi omessi in CBR sono elencati di seguito.
- highavailability
- subagent
- executor
- report
- set nfa <valore>
- set fintimeout <valore>
- set hatimeout <valore>
- set hasynctimeout <valore>
- set porttype <valore>
- cluster
- report {c}
- set {c} porttype
- porta
- add {c:p} porttype
- add {c:p} protocol
- set {c:p} porttype
- rule add {c:p:r} type port
- server
- add {c:p:s} router
- set {c:p:s} router
dscontrol advisor — controlla l'advisor

>>-dscontrol--advisor--+-connecttimeout--name--+-porta--------+--timeoutseconds-+-><
| '-cluster:port-' |
+-interval--name--+-porta--------+--seconds--------------+
| '-cluster:port-' |
+-list---------------------------------------------------+
+-loglevel--name--+-porta--------+--level----------------+
| '-cluster:port-' |
+-logsize--name--+-porta--------+--+-unlimited---------+-+
| '-cluster:port-' '-number of records-' |
+-receivetimeout--name--+-porta--------+--timeoutseconds-+
| '-cluster:port-' |
+-report--name--+-porta--------+-------------------------+
| '-cluster:port-' |
+-retries--name--+-porta--------+--numretries------------+
| '-cluster:port-' |
+-start--name--+-porta--------+--+----------+------------+
| '-cluster:port-' '-log file-' |
+-stato--name--+-porta--------+--------------------------+
| '-cluster:port-' |
+-stop--name--+-porta--------+---------------------------+
| '-cluster:port-' |
+-timeout--name--+-porta--------+--+-unlimited-+---------+
| '-cluster:port-' '-seconds---' |
'-version--name--+-porta--------+------------------------'
'-cluster:port-'
- connecttimeout
- Impostare il tempo che un advisor attende prima di riferire l'interruzione di una
connessione a un server relativamente a una specifica porta su un server (un servizio). Per ulteriori informazioni, vedere
Timeout di connessione e timeout di ricezione dell'advisor per
i server.
- name
- Il nome dell'advisor. Tra i valori possibili vi sono connect, db2, dns, ftp, http, https, cachingproxy, imap, ldap, ldaps, nntp, ping,
pop3, self, sip, smtp, ssl, ssl2http, telnet e wlm.
Consultare Elenco di advisor per ulteriori informazioni sugli
advisor forniti da Load Balancer.
I nomi degli advisor personalizzati sono nel formato
xxxx, dove per ADV_xxxx si intende il nome della classe che
implementa l'advisor personalizzato. Consultare Creazione di advisor
personalizzati per ulteriori informazioni.
- port
- Il numero della porta monitorata dall'advisor.
- cluster:port
- Sui comandi advisor il valore cluster è opzionale mentre il valore port è
obbligatorio. Se il valore cluster non è specificato, l'advisor inizierà l'esecuzione
sulla porta di tutti i cluster. Se si specifica un cluster, l'advisor avvierà
l'esecuzione solo sulla porta del cluster specificato. Consultare Avvio e arresto di un adivisor per ulteriori informazioni.
Il cluster è il nome simbolico o l'indirizzo sotto forma di indirizzo IP. La porta è il
numero della porta monitorata dall'advisor.
- timeoutseconds
- Un numero intero positivo che rappresenta il timeout, in secondi, che
l'advisor attende prima di riferire l'interruzione di una connessione a un server. Il valore predefinito è pari a 3 volte il
valore specificato per l'intervallo dell'advisor.
- interval
- Impostare la frequenza con cui l'advisor richiederà informazioni ai server.
- seconds
- Un numero intero positivo che rappresenta il numero di secondi trascorsi
tra le richieste ai server, relativamente al loro stato corrente. Il valore predefinito è 7.
- list
- Mostra l'elenco degli advisor che attualmente forniscono informazioni al gestore.
- loglevel
- Imposta il livello di registrazione per un log dell'advisor.
- level
- Il numero del livello (da 0 a 5). Il valore predefinito è 1.
Maggiore è il numero, maggiori saranno le informazioni scritte sul
log dell'advisor.
Di seguito sono
riportati i valori possibili: 0 sta per Nessuno, 1 per Minimo, 2 per Base, 3 per
Moderato, 4 per Avanzato, 5 per Verbose.
- logsize
- Impostare la dimensione massima di un log dell'advisor. Se si imposta la
dimensione massima del file di log, il file ripartirà dall'inizio;
quando il file raggiunge la dimensione specificata, le voci
successive verranno scritte all'inizio del file, sovrascrivendo
quindi le precedenti voci di log. La dimensione del
log non può essere inferiore alla dimensione corrente del log. Le voci di log sono dotate di un indicatore di data e
ora, in modo da poter comunicare l'ordine in cui sono state scritte. Tanto maggiore sarà il valore impostato per il livello di log, tanto più attentamente
dovrà essere selezionata la dimensione del log, in quanto lo spazio può esaurirsi
velocemente quando si esegue la registrazione ai livelli più alti.
- number of records
- La dimensione massima in byte del file di log
dell'advisor.
È
possibile specificare un numero positivo maggiore di zero o la parola
unlimited. Il file di
log potrebbe non raggiungere esattamente la dimensione massima, prima di iniziare la
sovrascrittura, in quanto le voci di log in sé variano, in termini di dimensione. Il valore predefinito è 1 MB.
- receivetimeout
- Impostare il tempo che un advisor attende prima di riferire
l'impossibilità di ricezione da una specifica porta su un server (un servizio).
Per ulteriori informazioni, vedere
Timeout di connessione e timeout di ricezione dell'advisor per
i server.
- timeoutseconds
- Un numero intero positivo che rappresenta il timeout, in secondi, che
l'advisor attende prima di riferire l'impossibilità di ricezione da un server. Il valore predefinito è pari a 3 volte il
valore specificato per l'intervallo dell'advisor.
- report
- Visualizza un report sullo stato dell'advisor.
- retry
- Il parametro retry imposta il numero dei tentativi che un advisor può
eseguire prima di contrassegnare un server come inattivo.
- numretries
- Un numero intero maggiore o uguale a zero. È preferibile che questo valore
non sia maggiore di 3. Se la parola chiave retries non è configurata, per il numero di
tentativi viene assunto il valore zero.
- start
- Avvia l'advisor. Sono disponibili advisor per ciascun
protocollo.
Le
porte predefinite sono le seguenti:
Nome advisor |
Protocollo |
Port |
cachingproxy |
HTTP (via Caching Proxy) |
80 |
connessione |
ICMP |
12345 |
db2 |
private |
50000 |
dns |
DNS |
53 |
ftp |
FTP |
21 |
http |
HTTP |
80 |
https |
SSL |
443 |
imap |
IMAP |
143 |
ldap |
LDAP |
389 |
ldaps |
SSL |
443 |
nntp |
NNTP |
119 |
ping |
PING |
0 |
pop3 |
POP3 |
110 |
self |
private |
12345 |
sip |
SIP |
5060 |
smtp |
SMTP |
25 |
ssl |
SSL |
443 |
ssl2http |
SSL |
443 |
telnet |
Telnet |
23 |
WLM |
private |
10,007 |
Nota:
l'advisor FTP dovrebbe fornire informazioni solo sulla
porta di controllo FTP (21). Non avviare un advisor FTP sulla porta dei dati FTP (20).
- log file
- Nome del file su cui sono registrati i dati di gestione. Ciascun record nel log
è dotato di un indicatore di data e ora.
Il file predefinito è advisorname_port.log, ad esempio, http_80.log. Per modificare la directory su cui
vengono memorizzati i file di log, consultare
Modifica dei percorsi file di log. I file di log
predefiniti per advisor specifici del cluster (o del sito) vengono creati con
l'indirizzo cluster, ad esempio, http_127.40.50.1_80.log.
- status
- Visualizza lo stato corrente di tutti i valori in un advisor che possono essere
impostati globalmente, compresi i valori predefiniti.
- stop
- Arresta l'advisor.
- timeout
- Imposta il numero di secondi entro il quale il gestore considera valide le informazioni
ricevute dall'advisor. Se il gestore rileva che le informazioni dell'advisor sono meno
aggiornate rispetto a questo periodo di timeout, non utilizzerà tali informazioni per
determinare i pesi dei server sulla porta monitorata dall'advisor. Un'eccezione a questo timeout avviene quando l'advisor ha informato
il gestore dell'inattività di uno specifico server. Il gestore utilizzerà quelle informazioni sul
server anche in seguito al timeout delle informazioni dell'advisor.
- seconds
- Un numero positivo che rappresenta il numero di secondi o la parola unlimited. Il
valore predefinito è unlimited.
- version
- Visualizza la versione corrente dell'advisor.
Esempi
- Per avviare l'advisor http sulla porta 80 per il cluster 127.40.50.1:
dscontrol advisor start http 127.40.50.1:80
- Per avviare l'advisor http sulla porta 88 di tutti i cluster:
dscontrol advisor start http 88
- Per arrestare l'advisor http sulla porta 80 per il cluster 127.40.50.1:
dscontrol advisor stop http 127.40.50.1:80
- Per impostare il tempo (30 secondi) che un advisor HTTP per la porta 80 attende prima
di riferire l'interruzione di una connessione a un server:
dscontrol advisor connecttimeout http 80 30
- Per impostare il tempo (20 secondi) che un advisor HTTP per la porta 80 sul cluster
127.40.50.1 attende prima di riferire l'interruzione di una connessione a un server:
dscontrol advisor connecttimeout http 127.40.50.1:80 20
- Per impostare l'intervallo per l'advisor FTP (per la porta 21) su 6
secondi:
dscontrol advisor interval ftp 21 6
- Per visualizzare l'elenco degli advisor che attualmente
forniscono informazioni al gestore:
dscontrol advisor list
Questo comando produce un
output simile a:
---------------------------------------
| ADVISOR | CLUSTER:PORT | TIMEOUT |
---------------------------------------
| http |127.40.50.1:80 | unlimited |
| ftp | 21 | unlimited |
---------------------------------------
- Per modificare il livello di log del log dell'advisor su 0, al fine di ottenere
migliori prestazioni:
dscontrol advisor loglevel http 80 0
- Per modificare la dimensioni di log dell'advisor ftp per la porta 21 su 5000 byte:
dscontrol advisor logsize ftp 21 5000
- Per impostare il tempo (60 secondi) che un advisor HTTP (per la
porta 80) attende prima di riferire l'impossibilità di ricezione da
un server:
dscontrol advisor receivetimeout http 80 60
- Per visualizzare un report sullo stato dell'advisor ftp (per la
porta 21):
dscontrol advisor report ftp 21
Questo comando produce un
output simile a:
Advisor Report:
---------------
Advisor name ............. Ftp
Port number .............. 21
Cluster address .......... 9.67.131.18
Server address ........... 9.67.129.230
Load ..................... 8
Cluster address .......... 9.67.131.18
Server address ........... 9.67.131.215
Load ..................... -1
- Per visualizzare lo stato corrente dei valori associati all'advisor http per la porta 80:
dscontrol advisor status http 80
Questo comando produce un output simile al seguente:
Advisor Status:
---------------
Interval (seconds) ............ 7
Timeout (seconds) ............. Unlimited
Connect timeout (seconds).......21
Receive timeout (seconds).......21
Advisor log filename .......... Http_80.log
Log level ..................... 1
Maximum log size (bytes) ...... Unlimited
Number of retries ............. 0
- Per impostare il valore di timeout per le informazioni dell'advisor ftp sulla porta
21 su 5 secondi:
dscontrol advisor timeout ftp 21 5
- Per visualizzare il numero della versione corrente dell'advisor ssl per la porta 443:
dscontrol advisor version ssl 443
Questo comando produce un output simile al seguente:
Version: 04.00.00.00 - 07/12/2001-10:09:56-EDT
dscontrol binlog — controlla il file di log binario

>>-dscontrol--binlog--+-start----------------------+-----------><
+-stop-----------------------+
+-set--+-retention--hours--+-+
| '-interval--seconds-' |
'-stato----------------------'
- start
- Avvia il log binario.
- stop
- Arresta il log binario.
- set
- Imposta i campi per la registrazione binaria. Per ulteriori informazioni
sull'impostazione dei campi per la registrazione binaria, consultare Uso della registrazione binaria per analizzare le statistiche dei
server.
- retention
- Il numero di ore che vengono conservati i file di log binari.
Il
valore predefinito di retention è 24.
- hours
- Il numero di ore.
- interval
- Il numero di secondi tra le voci di log. Il valore predefinito per
interval è 60.
- seconds
- Il numero di secondi.
- status
- Mostra il tempo di conservazione in memoria e gli intervalli di scrittura dei
file binari di log.
dscontrol cluster — configura i cluster

>>-dscontrol--cluster--+-add--cluster+c2+...;;--+------------------------------------------+-+-><
| +-address--address-------------------------+ |
| +-proportions--active--new--porta--sistema-+ |
| +-maxports--size---------------------------+ |
| +-maxservers--size-------------------------+ |
| +-stickytime--time-------------------------+ |
| +-weightbound--weight----------------------+ |
| +-porttype--type---------------------------+ |
| +-primaryhost--address---------------------+ |
| +-staletimeout--staletimeout---------------+ |
| '-sharedbandwidth--size--------------------' |
+-set--cluster+c2+...;;--+-proportions--active--new--porta--sistema-+-+
| +-maxports--size---------------------------+ |
| +-maxservers--size-------------------------+ |
| +-stickytime--time-------------------------+ |
| +-weightbound--weight----------------------+ |
| +-porttype--type---------------------------+ |
| +-primaryhost--address---------------------+ |
| +-staletimeout--staletimeout---------------+ |
| '-sharedbandwidth--size--------------------' |
+-remove--cluster---------------------------------------------------+
+-report--cluster---------------------------------------------------+
'-status--cluster---------------------------------------------------'
- add
- Aggiunge il cluster. È necessario definire almeno un cluster.
- cluster
- Il nome del cluster o l'indirizzo a cui si collegano i client.
Il nome del
cluster può essere un nome simbolico o trovarsi nel formato indirizzo IP.
Un valore
cluster pari a 0.0.0.0 può essere utilizzato per specificare un cluster jolly.
Consultare Utilizzo del cluster jolly per combinare le configurazioni di
server per ulteriori informazioni.
Ad
eccezione del comando dscontrol cluster add, è possibile utilizzare un carattere
due punti (:) in modo che funzioni da carattere jolly. Ad esempio, il seguente comando,
dscontrol cluster set : weightbound 80, consente di impostare un limite di
peso di 80 su tutti i cluster.
Nota:
I cluster supplementari vengono
separati dal segno più (+).
- address
- L'indirizzo IP univoco della macchina TCP sotto forma di nome host o di indirizzo IP. Se
il valore del cluster non è risolvibile, è necessario specificare questo indirizzo IP
sulla macchina fisica.
Nota:
il parametro address si applica unicamente al
componente Dispatcher.
- address
- Il valore dell'indirizzo del cluster.
- proportions
- A livello di cluster, impostare la proporzione di importanza per le
connessioni attive (active), le nuove connessioni
(new), le informazioni dagli advisor (port) e le informazioni da un programma di monitoraggio del sistema, quale Metric
Server (system), utilizzate dal gestore per stabilire i pesi
dei server. Ciascuno di questi valori, descritti di seguito, sono espressi come
una percentuale del totale, perciò la loro somma ammonta sempre a 100. Per ulteriori
informazioni, consultare Proporzione di importanza attribuita alle informazioni sullo stato.
- active
- Un numero compreso nell'intervallo 0 – 100 che rappresenta la proporzione del
peso da fornire alle connessioni attive. Il valore predefinito è 50.
- new
- Un numero compreso nell'intervallo 0 – 100 che rappresenta la proporzione del
peso da fornire alle nuove connessioni. Il valore predefinito è 50.
- port
- Un numero compreso nell'intervallo 0 – 100 che rappresenta la
proporzione del peso da fornire alle informazioni dagli advisor. Il valore predefinito è 0.
Nota:
quando un advisor viene avviato, e se la proporzione porta è 0, Load Balancer imposta
automaticamente questo valore su 1 in modo che il gestore possa utilizzare le informazioni
dell'advisor come input per calcolare il peso del server.
- system
- Un numero compreso nell'intervallo 0 – 100 che rappresenta la
proporzione del peso da fornire alle informazioni provenienti dalle metriche di sistema,
ad esempio da Metric Server. Il valore predefinito è 0.
- maxports
- Il numero massimo di porte. Il valore predefinito di maxports è 8.
- size
- Il numero di porte consentito.
- maxservers
- Il numero massimo predefinito di server per porta. Questo valore può
essere sostituito per le singole porte utilizzando port
maxservers. Il valore predefinito di maxservers è 32.
- size
- Il numero di server consentito su una porta.
- stickytime
- Il valore stickytime predefinito per le porte da creare. Questo valore può
essere sostituito per le singole porte utilizzando port stickytime. Il valore predefinito di stickytime è 0.
Nota:
per il metodo di inoltro
cbr del Dispatcher, se si imposta stickytime (su un valore diverso da zero), port
stickytime viene abilitato nel caso la porta sia SSL (non HTTP). Se il valore di
stickytime per le porte da creare è diverso da zero e la nuova porta aggiunta è SSL,
verrà abilitata l'affinità ID SSL per la porta. Per disabilitare l'affinità ID SSL sulla porta, sarà
necessario impostare esplicitamente port stickytime su 0.
- time
- Il valore di stickytime in secondi.
- weightbound
- Il limite del peso predefinito della porta. Questo valore può essere
sostituito per le singole porte utilizzando port weightbound.
Il
valore predefinito di weightbound è 20.
- weight
- Il valore di weightbound.
- porttype
- Il tipo di porta predefinito. Questo valore può essere sostituito per le singole
porte utilizzando port porttype.
- tipo
- I valori consentiti sono tcp, udp e
both.
- primaryhost
- L'indirizzo NFA della macchina Dispatcher in questione o l'indirizzo NFA
della macchina Dispatcher di backup. In una configurazione di disponibilità
elevata reciproca, un cluster viene associato a una macchina principale o di backup.
Se si modifica il valore primaryhost di un cluster dopo aver avviato la macchina
principale e le macchine di backup, in esecuzione con disponibilità elevata reciproca, è
necessario anche forzare il nuovo host principale ad assumere il comando. Inoltre, è necessario aggiornare gli script, quindi deconfigurare e configurare
manualmente il cluster in modo corretto. Consultare Disponibilità elevata reciproca per ulteriori informazioni.
- address
- Il valore dell'indirizzo di primaryhost. Il valore predefinito è
l'indirizzo NFA di questa macchina.
- staletimeout
- Il numero di secondi durante
il quale è possibile che non vi sia attività su una connessione prima che la connessione
venga rimossa. Il valore predefinito per FTP è 900; il valore predefinito per è 259.200. Il valore predefinito per tutti gli altri protocolli è 300.
Questo valore può essere
sostituito per singole porte utilizzando port staletimeout. Consultare Uso del valore timeout di inattività per ulteriori informazioni.
- staletimout
- Il valore di staletimeout.
- sharedbandwidth
- La quantità massima di larghezza di banda (in kilobyte al secondo) che può
essere condivisa a livello di cluster. Per ulteriori informazioni sulla larghezza di
banda condivisa, consultare Utilizzo delle regole basate sulla larghezza di banda riservata e
condivisa e Regola della larghezza di banda condivisa.
Nota:
la
larghezza di banda condivisa si applica al componente Dispatcher.
- size
- La dimensione di sharedbandwidth è un valore intero. Il valore predefinito è zero. Se il valore è zero, la larghezza di banda non può essere
condivisa a livello di cluster.
- set
- Imposta le proprietà del cluster.
- remove
- Elimina il cluster.
- report
- Mostra i campi interni del cluster.
Nota:
il parametro report si applica al componente Dispatcher.
- status
- Mostra lo stato corrente di uno specifico cluster.
Esempi
- Per aggiungere l'indirizzo cluster 130.40.52.153:
dscontrol cluster add 130.40.52.153
- Per rimuovere l'indirizzo cluster 130.40.52.153:
dscontrol cluster remove 130.40.52.153
- Per impostare l'importanza relativa posizionata sull'input (active, new, port,
system) ricevuto dal gestore per i server che risiedono sul cluster 9.6.54.12:
dscontrol cluster set 9.6.54.12 proportions 60 35 5 0
- Per aggiungere un cluster jolly:
dscontrol cluster add 0.0.0.0
- Per configurare la disponibilità elevata reciproca, impostare l'indirizzo
cluster 9.6.54.12 con l'NFA della macchina di backup (9.65.70.19) come host principale:
dscontrol cluster set 9.6.54.12 primaryhost 9.65.70.19
- Per visualizzare lo stato dell'indirizzo cluster 9.67.131.167:
dscontrol cluster status 9.67.131.167
Questo comando produce un
output simile a:
Cluster Status:
----------------
Cluster ................................. 9.67.131.167
Address ................................. 9.67.131.167
Number of target ports .................. 3
Default sticky time ..................... 0
Default stale timeout ................... 30
Default port weight bound ............... 20
Maximum number of ports ................. 8
Default port protocol ................... tcp/udp
Default maximum number of servers ....... 32
Proportion given to active connections... 0.5
Proportion given to new connections...... 0.5
Proportion given specific to the port.... 0
Proportion given to system metrics....... 0
Shared bandwidth (KBytes) ............... 0
Primary Host Address .................... 9.67.131.167
dscontrol executor — controlla l'executor

>>-dscontrol--executor--+-report-----------------------------------------------------------+-><
+-set--+-nfa--indirizzo IP----------+------------------------------+
| +-maxclusters--size----------+ |
| +-maxports--size-------------+ |
| +-fintimeout--fintimeout-----+ |
| +-hatimeout--time------------+ |
| +-hasynctimeout--time--------+ |
| +-maxservers--size-----------+ |
| +-mss--size------------------+ |
| +-staletimeout--staletimeout-+ |
| +-tempo di aderenza--time----+ |
| +-clientgateway--address-----+ |
| +-weightbound--weight--------+ |
| +-porttype--type-------------+ |
| +-wideportnumber--porta------+ |
| '-sharedbandwidth--size------' |
+-configure--interface_address+i2+...--+-------------------------+-+
| '-interface_name--netmask-' |
+-unconfigure--interface_address-----------------------------------+
+-start------------------------------------------------------------+
+-stato------------------------------------------------------------+
'-stop-------------------------------------------------------------'
- report
- Visualizza un report di istantanee delle statistiche. Ad esempio: i pacchetti
totali ricevuti, i pacchetti eliminati, i pacchetti inoltrati con errori, ecc.
Nota:
il parametro report si applica al componente Dispatcher.
- set
- Imposta i campi dell'executor.
- nfa
- Imposta l'indirizzo di non inoltro. Qualsiasi pacchetto inviato a questo
indirizzo non verrà instradato dalla macchina Dispatcher.
Nota:
il
parametro NFA si applica al componente Dispatcher.
- indirizzo IP
- L'indirizzo Internet espresso come nome simbolico o in formato
decimale puntato.
- maxclusters
- Il numero massimo di cluster che può essere configurato.
Il valore
predefinito di maxclusters è 100.
- size
- Il numero massimo di cluster che può essere configurato.
- maxports
- Il valore predefinito di maxports per i cluster da creare.
Questo
valore può essere sostituito dal comando cluster set o cluster add. Il valore predefinito di maxports è 8.
- size
- Il numero di porte.
- fintimeout
- Il numero di secondi entro il quale conservare una connessione in memoria,
dopo che la connessione è stata posta nello stato FIN. Il valore predefinito di fintimeout è 30.
- fintimeout
- Il valore di fintimeout.
Nota:
il parametro fintimeout si applica al componente Dispatcher.
- hatimeout
- Il numero di secondi che l'executor impiega per stabilire la scadenza
degli heartbeat di disponibilità elevata. Il valore predefinito è 2.
Nota:
il valore hatimeout si
applica al componente Dispatcher.
- time
- Il valore di hatimeout.
- hasynctimeout
- Il numero di secondi che l'executor utilizza come timeout per la replica dei record di connessione tra la macchina principale e la macchina di backup.
Il valore predefinito è 50.
Il timer viene utilizzato per garantire che la macchina primaria e quella di backup siano sincronizzate. Tuttavia, se è presente un numero troppo elevato di connessioni e la macchina attiva continua a gestire un carico di traffico in entrata significativo, allora la sincronizzazione potrebbe non essere completata nel periodo definito dal timer. Come risultato, Load Balancer proverà a eseguire continuamente la risincronizzazione e le due macchine non saranno mai sincronizzate. In questo caso, impostare hasynctimeout su un valore maggiore di quello predefinito in modo da fornire alle due macchine un tempo sufficiente per scambiare le informazioni sulle connessioni esistenti. Per impostare questo timer, il comando hasynctimeout deve essere emesso dopo il comando dscontrol executor start ma prima di emettere i comandi ad alta disponibilità (dscontrol highavailability).
Nota:
Il valore hasynctimeout si applica al componente Dispatcher.
- time
- Il valore di hasynctimeout.
- maxservers
- Il numero massimo predefinito di server per porta. Questo valore può essere sostituito
dal comando cluster o port. Il valore predefinito di maxservers è 32.
- mss
- Il numero massimo di byte nel segmento dati della connessione TCP/UDP. Il
totale del numero di byte nel segmento dati e nell'intestazione deve essere inferiore al
numero di byte nell'unità MTU (Maximum Transmission Unit). Il valore predefinito di mss è 1460.
Nota:
la dimensione massima del
segmento si applica esclusivamente al metodo di inoltro nat o cbr del componente Dispatcher.
- size
- Il numero di server.
- staletimeout
- Il numero di secondi durante
il quale è possibile che non vi sia attività su una connessione prima che la connessione
venga rimossa. Il valore predefinito per FTP è 900; il valore predefinito per è 259.200. Il valore predefinito per tutte le altre porte è 300. Questo valore può essere sostituito
dal comando cluster o port. Consultare Uso del valore timeout di inattività per ulteriori informazioni.
- staletimeout
- Il valore di staletimeout.
- stickytime
- Il valore del tempo di aderenza porta predefinito per tutti i futuri cluster.
Questo valore può essere sostituito dal comando cluster o
port. Il valore stickytime predefinito è 0.
- time
- Il valore di stickytime in secondi.
- clientgateway
- Clientgateway è un indirizzo IP utilizzato per NAT/NAPT o Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher.
Si tratta dell'indirizzo del router attraverso il quale il traffico in direzione di
ritorno viene inoltrato da Load Balancer ai client. Clientgateway deve essere impostato su un
valore diverso da zero prima di aggiungere una porta con un metodo di inoltro NAT/NAPT o Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher. Consultare NAT/NAPT del Dispatcher (metodo di inoltro nat) e Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher (metodo di inoltro cbr) per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro clientgateway si applica solo al componente Dispatcher.
- address
- L'indirizzo clientgateway espresso come nome simbolico o in formato
decimale puntato. Il valore predefinito è 0.0.0.0.
- weightbound
- Il valore weightbound predefinito della porta, per tutte le future porte.
Questo valore può essere sostituito dal comando cluster o
port. Il valore predefinito di weightbound è 20.
- weight
- Il valore di weightbound.
- porttype
- Il valore porttype predefinito della porta, per tutte le future porte.
Questo valore può essere sostituito dal comando cluster o
port.
Nota:
il
parametro porttype si applica al componente Dispatcher.
- tipo
- I valori consentiti sono tcp, udp e
both.
- wideportnumber
- Una porta non utilizzata TCP su ciascuna macchina Dispatcher. Il
valore di wideportnumber deve essere identico per tutte le macchine Dispatcher. Il
valore predefinito di wideportnumber è 0, per indicare che il supporto per wide area non è in uso.
Nota:
il parametro wideportnumber si applica al componente Dispatcher.
- port
- Il valore di wideportnumber.
- sharedbandwidth
- La quantità massima di larghezza di banda (in kilobyte al secondo) che può
essere condivisa a livello di executor. Per ulteriori informazioni sulla larghezza di
banda condivisa, consultare Utilizzo delle regole basate sulla larghezza di banda riservata e
condivisa e Regola della larghezza di banda condivisa.
Nota:
la
larghezza di banda condivisa si applica al componente Dispatcher.
- size
- La dimensione di sharedbandwidth è un valore intero. Il valore predefinito è zero. Se il valore è zero, la larghezza di banda non può essere
condivisa a livello di executor.
- configure
- Configurare un indirizzo (ad esempio un indirizzo cluster, un indirizzo
mittente o un indirizzo heartbeat disponibilità elevata) per la scheda interfaccia di rete
della macchina Dispatcher. Questa procedura è nota anche come configurazione di un
alias sulla macchina Dispatcher.
Nota:
il parametro configure si applica alla macchina Dispatcher.
- interface_address
- L'indirizzo espresso come nome simbolico o in formato indirizzo IP.
Nota:
gli indirizzi interfaccia supplementari sono separati dal segno più (+).
- interface_name netmask
- Richiesto solo se l'indirizzo non corrisponde ad alcuna sottorete degli
indirizzi esistenti. Il valore di interface_name può essere uno
dei seguenti: en0, eth1, eri0. netmask è una maschera a 32 bit
utilizzata per identificare i bit dell'indirizzo sottorete nella parte host di un
indirizzo IP.
- unconfigure
- Elimina l'indirizzo alias dalla scheda interfaccia di rete.
Nota:
il parametro unconfigure si applica al componente Dispatcher.
- start
- Avvia l'executor.
- status
- Visualizza lo stato corrente dei valori nell'executor che possono essere impostati,
compresi i valori predefiniti.
- stop
- Arresta l'executor.
Nota:
il parametro stop si applica
a Dispatcher e a CBR.
Esempi
- Per visualizzare i contatori interni di Dispatcher:
dscontrol executor status
Stato Executor:
----------------
Indirizzo non instradabile ........................ 9.67.131.151
Indirizzo gateway client .......................... 0.0.0.0
Timeout di inattività FIN ......................... 60
Numero della porta WAN ............................ 0
Ampiezza di banda condivisa (KByte)................ 0
Numero massimo predefinito di porte per cluster ... 8
Numero massimo di cluster ......................... 100
Numero massimo predefinito di server per porta .... 32
Timeout di inattività predefinito ................. 300
Tempo di permanenza predefinito ................... 0
Limite di peso predefinito ........................ 20
Tipo di porta predefinito ......................... tcp/udp
- Per impostare un indirizzo di non inoltro su 130.40.52.167:
dscontrol executor set nfa 130.40.52.167
- Per impostare il numero massimo di cluster:
dscontrol executor set maxclusters 4096
- Per avviare l'executor:
dscontrol executor start
- Per arrestare l'executor:
dscontrol executor stop
dscontrol file — gestisce i file di configurazione

>>-dscontrol--file--+-delete--file[.ext]----------+------------><
+-appendload--file[.ext]------+
+-report----------------------+
+-save--file[.ext]--+-------+-+
| '-force-' |
'-newload--file[.ext]---------'
- delete
- Elimina il file.
- file[.ext]
- Un file di configurazione composto da comandi dscontrol.
L'estensione
del file (.ext) è a scelta e può essere omessa.
- appendload
- Per aggiornare la configurazione corrente, il comando appendload avvia i
comandi eseguibili dal file script.
- report
- Crea il report relativo ai file disponibili.
- save
- Salva la configurazione corrente di Load Balancer nel file.
Nota:
i file vengono salvati e caricati nelle/dalle directory riportate di seguito,
dove per
component si intende dispatcher o cbr:
- Sistemi operativi AIX, HP-UX, Linux e Solaris: /opt/ibm/edge/lb/servers/configurations/componente
- Sistemi operativi Windows: <root_installazione>ibm\edge\lb\servers\configurations\componente
- force
- Per salvare il file in un file esistente con nome identico,
utilizzare l'opzione force per eliminare il
file esistente prima di salvare quello nuovo. Se non si utilizza
l'opzione force, il file esistente non verrà sovrascritto.
- newload
- Carica ed esegue un nuovo file di configurazione in Load Balancer.
Il nuovo file di
configurazione sostituisce la configurazione corrente.
Esempi
- Per eliminare un file:
dscontrol file delete file3
File (file3) was deleted.
- Per caricare un nuovo file di configurazione per sostituire la
configurazione corrente:
dscontrol file newload file1.sv
File (file1.sv) was loaded into the Dispatcher.
- Per aggiungere un file di configurazione alla configurazione corrente e
caricarlo:
dscontrol file appendload file2.sv
File (file2.sv) was appended to the current configuration and loaded.
- Per visualizzare un report dei file (ossia, dei file
precedentemente salvati):
dscontrol file report
FILE REPORT:
file1.save
file2.sv
file3
- Per salvare la configurazione in un file denominato file3:
dscontrol file save file3
The configuration was saved into file (file3).
dscontrol help — visualizza o stampa la guida per il comando in questione

>>-dscontrol--help--+-advisor----------+-----------------------><
+-binlog-----------+
+-cluster----------+
+-executor---------+
+-file-------------+
+-help-------------+
+-highavailability-+
+-Host-------------+
+-logstatus--------+
+-gestore----------+
+-metriche---------+
+-porta------------+
+-regola-----------+
+-server-----------+
+-set--------------+
+-stato------------+
'-subagent---------'
Esempi
- Per richiamare la guida sul comando dscontrol:
guida dscontrol
Questo comando produce un
output simile a:
HELP COMMAND
ARGUMENTS:
---------------------------------
Usage: help <help option>
Esempio: help cluster
help - stampa il testo completo della guida
advisor - guida per il comando advisor
cluster - guida per il comando cluster
executor - guida per il comando executor
file - guida per il comando file
host - help on host command
binlog - guida per il comando binary log
manager - guida per il comando manager
metric - guida per il comando metric
port - guida per il comando port
rule - guida per il comando rule
server - guida per il comando server
set - guida per il comando set
status - guida per il comando status
logstatus - guida per lo stato del log server
subagent - guida per il comando subagent
highavailability - guida per il comando high availability
Notare che i parametri nelle tag <> sono variabili.
- A volte la guida visualizza le scelte per le variabili utilizzando il carattere | per
separare le opzioni:
fintimeout <cluster address>|all <time>
-Change FIN timeout
(Use 'all' to change all clusters)
dscontrol highavailability — controlla la disponibilità elevata
Nota:
il diagramma della sintassi di disponibilità elevata dscontrol
si applica esclusivamente al componente Dispatcher.

>>-dscontrol--highavailability--+-status--------------------------------------+-><
+-backup--+-add--+-primary-+--+-auto---+--p-+-+
| | +-backup--+ '-manual-' | |
| | '-both----' | |
| '-delete--------------------------' |
+-reach--+-add----+--address--mask------------+
| '-delete-' |
+-heartbeat--+-add--srcaddress--dstaddress-+--+
| '-delete--address-------------' |
'-takeover--+---------+-----------------------'
'-address-'
- status
- Restituisce un report sulla disponibilità elevata. Le macchine vengono
identificate come se avessero una delle tre condizioni di stato o stati:
- Attivo
- Una determinata macchina (principale, di backup o di entrambi i tipi) sta
instradando pacchetti.
- Standby
- Una determinata macchina (principale, di backup o di entrambi i tipi) non
sta instradando pacchetti; sta monitorando lo stato di un Dispatcher
attivo.
- Inattivo
- Una determinata macchina sta instradando pacchetti ma non tenta di stabilire il
contatto con il Dispatcher partner.
Inoltre, la parola chiave status restituisce informazioni su
vari stati secondari:
- Sincronizzato
- Una determinata macchina ha stabilito il contatto con un altro Dispatcher.
- Altri stati secondari
- Questa macchina sta tentando di stabilire il contatto con il Dispatcher partner,
finora senza successo.
- backup
- Specifica le informazioni per la macchina principale o di backup.
- add
- Definisce ed esegue le funzioni di disponibilità elevata per la macchina in
questione.
- primary
- Identifica la macchina Dispatcher con ruolo primary.
- backup
- Identifica la macchina Dispatcher con ruolo backup.
- both
- Identifica la macchina Dispatcher con entrambi i ruoli primary e backup. Si tratta della funzione di disponibilità elevata
reciproca, in cui i ruoli primary e backup sono associati a ciascun cluster. Consultare Disponibilità elevata reciproca per ulteriori informazioni.
- auto
- Specifica una strategia di recupero automatica, in cui la
macchina principale riprende a instradare i pacchetti appena torna in servizio.
- manual
- Specifica una strategia di recupero manuale, in cui la
macchina principale non riprende a instradare i pacchetti finché l'amministratore non
emette un comando takeover.
- p[ort]
- Una porta TCP non utilizzata su entrambe le macchine, che deve essere adoperata da
Dispatcher per i messaggi heartbeat. Il valore di port della macchina
principale e di backup deve essere identico.
- delete
- Rimuove questa macchina dall'opzione di disponibilità elevata, quindi non verrà
più utilizzata come macchina di backup o principale.
- reach
- Aggiunge o elimina l'indirizzo di destinazione dei Dispatcher principali e di
backup, l'advisor reach invia comandi ping
sia dai Dispatcher principali che di backup per determinare se sono
accessibili.
Nota:
durante la configurazione della
destinazione accessibile, è necessario avviare anche l'advisor reach. L'advisor reach
viene avviato automaticamente dalla funzione gestore.
- add
- Aggiunge un indirizzo di destinazione per l'advisor reach.
- delete
- Elimina un indirizzo di destinazione dall'advisor reach.
- address
- L'indirizzo IP (simbolico o in formato indirizzo IP) del nodo di destinazione.
- mask
- Una subnet mask.
- heartbeat
- Definisce una sessione di comunicazione tra le macchine Dispatcher principali e di backup.
- add
- Indica il Dispatcher di origine e l'indirizzo del partner (indirizzo di
destinazione).
- srcaddress
- Indirizzo di origine. L'indirizzo (IP o simbolico) della macchina Dispatcher
in questione.
- dstaddress
- Indirizzo di destinazione. L'indirizzo (IP o simbolico) dell'altra macchina Dispatcher.
Nota:
i parametri srcaddress e dstaddress devono essere gli indirizzi NFA
delle macchine per almeno una coppia di heartbeat.
- delete
- Elimina la coppia di indirizzi dalle informazioni heartbeat.
È possibile
specificare l'indirizzo di origine o di destinazione della coppia di heartbeat.
- address
- L'indirizzo (IP o simbolico) della destinazione o dell'origine.
- takeover
- Configurazione di disponibilità elevata semplice (il ruolo delle
macchine Dispatcher può essere primary o backup):
- Il parametro takeover indica a un Dispatcher in standby di diventare attivo e
di iniziare a instradare pacchetti. In questo modo, il Dispatcher attualmente attivo
verrà forzato nello stato standby. Il comando takeover deve essere emesso sulla macchina
in standby e funziona solo quando la strategia è manual.
Lo stato
secondario deve essere sincronizzato.
Configurazione di disponibilità elevata reciproca (il ruolo di ciascuna
macchina Dispatcher è both):
- La macchina Dispatcher con la funzione di disponibilità elevata reciproca contiene
due cluster che corrispondono a quelli del partner. Uno dei cluster viene considerato
primario (il cluster di backup del partner) e l'altro di backup (il cluster
principale del partner).
Il parametro takeover indica alla macchina Dispatcher di iniziare a
instradare i pacchetti per i cluster dell'altra macchina. Il comando takeover può
essere emesso solo quando i cluster della macchina Dispatcher si trovano nello stato
standby e lo stato secondario è sincronizzato.
In
questo modo, i cluster del partner al momento attivi verranno forzati a passare allo stato standby. Il
comando takeover funziona solo quando la strategia è manual. Consultare Disponibilità elevata reciproca per ulteriori informazioni.
Note:
- Notare che i ruoli delle macchine (primary, backup, both) non vengono modificati. Cambiano solo gli stati
relativi (attivo o standby).
- Gli script takeover possibili sono tre: goActive,
goStandby e goInOp. Consultare Utilizzo di script.
- address
- Il valore dell'indirizzo takeover è opzionale e dovrebbe essere
utilizzato solo quando la macchina dispone di entrambi i ruoli primary e backup
(configurazione di disponibilità elevata reciproca). L'indirizzo specificato è l'NFA della macchina
Dispatcher che normalmente instrada il traffico di questo cluster. In caso di takeover di
entrambi i cluster, specificare l'indirizzo NFA del proprio Dispatcher.
Esempi
- Per verificare lo stato di disponibilità elevata di una macchina:
dscontrol highavailability status
Output:
High Availability Status:
-------------------------
Role ........................primary
Recovery Strategy ........... manual
State ....................... Active
Sub-state.............. Synchronized
Primary host........... 9.67.131.151
Port .........................12345
Preferred Target....... 9.67.134.223
Heartbeat Status:
-----------------
Count ......................... 1
Source/destination ............ 9.67.131.151/9.67.134.223
Reachability Status:
--------------------
Count ................ 1
Address .............. 9.67.131.1 reachable
- Per aggiungere le informazioni di backup alla macchina principale utilizzando la
strategia di recupero automatico e la porta 80:
dscontrol highavailability backup add primary auto 80
- Per aggiungere un indirizzo che possa essere raggiunto dal Dispatcher:
dscontrol highavailability reach add 9.67.125.18
- Per aggiungere le informazioni heartbeat per le macchine principali e di backup.
Primary - highavailability heartbeat add 9.67.111.3 9.67.186.8
Backup - highavailability heartbeat add 9.67.186.8 9.67.111.3
- Per indicare al Dispatcher in standby di diventare attivo, forzando la macchina
attiva nello stato standby:
dscontrol highavailability takeover
dscontrol host — configura una macchina remota

>>-dscontrol--host:--remote_host-------------------------------><
- remote_host
- Il nome della macchina Load Balancer remota configurata.
Quando si immette questo comando, assicurarsi che non vi siano spazi tra host: e remote_host, ad esempio:
dscontrol host:remote_host
Dopo aver emesso questo comando sul prompt dei comandi, immettere
un comando dscontrol valido da inviare alla macchina Load Balancer remota.
dscontrol logstatus — visualizza le impostazioni log del server

>>-dscontrol--logstatus----------------------------------------><
- logstatus
- Visualizza le impostazioni log del server (nome file
di log, livello di registrazione e dimensione log).
Esempi
Per visualizzare logstatus:
dscontrol logstatus
Questo comando produce un
output simile a:
Dispatcher Log Status:
------------------------------
Log filename ............... C:\PROGRA~1\IBM\edge\lb\servers\logs\dispatcher
\server.log
Log level .................. 1
Maximum log size (bytes) ... 1048576
dscontrol manager — controlla il gestore

>>-dscontrol--gestore--+-interval--seconds----------------------+-><
+-loglevel--level------------------------+
+-logsize--+-unlimited-+-----------------+
| '-byte------' |
+-metric set--+-loglevel--level--------+-+
| '-logsize--+-unlimited-+-' |
| '-byte------' |
+-quiesce--server--+-----+---------------+
| '-now-' |
+-reach set--+-interval--seconds------+--+
| +-loglevel--level--------+ |
| '-logsize--+-unlimited-+-' |
| '-byte------' |
+-refresh--refresh cycle-----------------+
+-report--+----------------+-------------+
| '-cluster+c2+...-' |
+-restart--------------------------------+
+-sensitivity--weight--------------------+
+-smoothing--indice di arrotondamento----+
+-start--+-----------------------+-------+
| '-log file--metric_port-' |
+-stato----------------------------------+
+-stop-----------------------------------+
+-unquiesce--server----------------------+
'-version--------------------------------'
- interval
- Imposta la frequenza con cui il gestore aggiornerà i pesi dei server per
l'executor, aggiornando il criterio utilizzato dall'executor per instradare le richieste client.
- seconds
- Un numero positivo che rappresenta, in secondi, la frequenza con cui il gestore
aggiornerà i pesi per l'executor. Il valore predefinito è 2.
- loglevel
- Imposta il livello di registrazione per il log del
gestore.
- level
- Il numero del livello (da 0 a 5). Maggiore è il numero,
maggiori saranno le informazioni scritte sul log del gestore. Il
valore predefinito è 1. Di seguito sono
riportati i valori possibili: 0 sta per Nessuno, 1 per Minimo, 2 per Base, 3 per
Moderato, 4 per Avanzato, 5 per Verbose.
- logsize
- Imposta la dimensione massima del log del gestore. Se si imposta la
dimensione massima del file di log, il file ripartirà dall'inizio;
quando il file raggiunge la dimensione specificata, le voci
successive verranno scritte all'inizio del file, sovrascrivendo
quindi le precedenti voci di log. La dimensione del
log non può essere inferiore alla dimensione corrente del log. Le voci di log sono dotate
di un indicatore di data e ora in modo da poter comunicare l'ordine in cui sono state
scritte.
Tanto maggiore sarà il valore impostato per il livello di log, tanto più attentamente
dovrà essere selezionata la dimensione del log, in quanto lo spazio può esaurirsi
velocemente quando si esegue la registrazione ai livelli più alti.
- bytes
- La dimensione massima in byte del file di log del
gestore.
È
possibile specificare un numero positivo maggiore di zero o la parola
unlimited. Il file di
log potrebbe non raggiungere esattamente la dimensione massima, prima di iniziare la
sovrascrittura, in quanto le voci di log in sé variano, in termini di dimensione. Il valore predefinito è 1 MB.
- metric set
- Imposta loglevel e
logsize per il log di controllo metrica. Loglevel è il livello di registrazione di controllo metrica (0 -
Nessuno, 1 - Minimo, 2 - Base, 3 - Moderato, 4 - Avanzato o 5 -
Verbose). Il loglevel predefinito è 1. Il logsize è il numero massimo di byte
da registrare nel file di log di controllo metrica. È possibile
specificare un numero positivo maggiore di zero o unlimited.
Il valore logsize
predefinito è 1 MB.
- quiesce
- Specifica di non inviare altre connessioni a un server tranne le successive
nuove connessioni dal client al server disattivato, se la connessione è designata come
sticky (permanente) e stickytime non è scaduto. Il gestore imposta il peso del server su
0 in ogni porta per cui è definito. Utilizzare questo comando se si intende eseguire
una veloce manutenzione su un server, quindi attivarlo. Se si elimina un server
disattivato dalla configurazione, quindi lo si riaggiunge, il server non conserverà lo
stato che aveva prima di essere disattivato. Per ulteriori informazioni, consultare Gestione della disattivazione delle connessioni server.
- server
- L'indirizzo IP del server espresso come nome simbolico o in formato decimale puntato.
Altrimenti, se è stata adoperata la suddivisione in partizioni
del server, utilizzare il nome univoco del server logico. Consultare Suddivisione in partizioni dei server: server logici configurati su un server
fisico (indirizzo IP) per ulteriori informazioni.
- now
- Utilizzare quiesce “now”
solo se stickytime è impostato e si intende inviare nuove connessioni a un altro server
(diverso dal server disattivato) prima della scadenza di stickytime. Per ulteriori informazioni, consultare Gestione della disattivazione delle connessioni server.
- reach set
- Imposta interval, loglevel e logsize per l'advisor reach.
- refresh
- Imposta il numero di intervalli prima di richiedere all'executor un aggiornamento
delle informazioni sulle connessioni nuove e attive.
- refresh cycle
- Un numero positivo che rappresenta il numero di intervalli. Il valore predefinito è 2.
- report
- Visualizza un report di istantanee delle statistiche.
- cluster
- L'indirizzo del cluster da visualizzare nel report. L'indirizzo può essere espresso come nome simbolico o in formato indirizzo IP. Il
valore predefinito prevede la visualizzazione del report del gestore per tutti i cluster.
Nota:
i cluster supplementari vengono separati dal segno più (+).
- restart
- Riavvia tutti i server (non disattivi) con i pesi normalizzati
(1/2 del peso massimo).
- message
- Un messaggio che si desidera venga scritto nel file di log del
gestore.
- sensitivity
- Impostare la sensibilità minima su cui aggiornare i pesi. Questa impostazione definisce il momento in cui il gestore deve
modificare il peso del server in base alle informazioni esterne.
- weight
- Un numero da 1 a 100 da utilizzare come percentuale dei pesi.
Il
valore predefinito 5 crea una sensibilità minima del 5%.
- smoothing
- Impostare un indice che arrotondi le variazioni del peso
durante il bilanciamento del carico. Un indice di arrotondamento più alto fa in modo che i pesi del server subiscano delle
variazioni meno drastiche, in caso di cambiamento delle condizioni di rete. Con un indice
più basso, i pesi del server subiranno delle variazioni più drastiche.
- index
- Un numero a virgola mobile positivo. Il valore predefinito è 1,5.
- start
- Avvia il gestore.
- log file
- Il nome del file su cui vengono registrati i dati gestore. Ciascun record nel log
verrà dotato di un indicatore di data e ora.
Il file
predefinito viene installato nella directory
logs. Consultare Appendice C. File di configurazione di esempio.
Per modificare la directory su cui
vengono memorizzati i file di log, consultare
Modifica dei percorsi file di log.
- metric_port
- La porta utilizzata da Metric Server per creare i report dei carichi di sistema. Se si specifica una porta metrica, è necessario
indicare il nome di un file di log. La porta metrica predefinita è la
numero 10004.
- status
- Visualizza lo stato corrente di tutti i valori del gestore che possono essere
impostati globalmente, compresi i valori predefiniti.
- stop
- Arresta il gestore.
- unquiesce
- Specifica che il gestore può iniziare a fornire un peso maggiore di 0 a un server
precedentemente disattivato, in ogni porta in cui è stato definito.
- server
- L'indirizzo IP del server espresso come nome simbolico o in formato decimale puntato.
- version
- Visualizza la versione corrente del gestore.
Esempi
- Per impostare l'intervallo di aggiornamento del gestore ogni 5
secondi:
dscontrol manager interval 5
- Per impostare il livello di registrazione su 0 per ottenere
migliori prestazioni:
dscontrol manager loglevel 0
- Per impostare la dimensione del log del gestore su 1.000.000 byte:
dscontrol manager logsize 1000000
- Per specificare di non inviare ulteriori connessioni al server all'indirizzo 130.40.52.153:
dscontrol manager quiesce 130.40.52.153
- Per impostare il numero degli intervalli di aggiornamento prima dell'aggiornamento
dei pesi su 3:
dscontrol manager refresh 3
- Per richiamare l'istantanea delle statistiche del gestore:
dscontrol manager report
Questo comando produce un
output simile a:
--------------------------------------------------------------------
| SERVER | IP ADDRESS | STATUS |
--------------------------------------------------------------------
| mach14.dmz.com | 10.6.21.14 | ACTIVE |
| mach15.dmz.com | 10.6.21.15 | ACTIVE |
--------------------------------------------------------------------
-----------------------------
| MANAGER REPORT LEGEND |
-----------------------------
| ACTV | Active Connections |
| NEWC | New Connections |
| SYS | System Metric |
| NOW | Current Weight |
| NEW | New Weight |
| WT | Weight |
| CONN | Connections |
-----------------------------
-------------------------------------------------------------------
| www.dmz.com | | | | | |
| 10.6.21.100 | WEIGHT | ACTV | NEWC | PORT | SYS |
| PORT: 21 |NOW NEW| 49% | 50% | 1% | 0% |
-------------------------------------------------------------------
| mach14.dmz.com | 10 10 | 0 | 0 | -1 | 0 |
| mach15.dmz.com | 10 10 | 0 | 0 | -1 | 0 |
-------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------
| www.dmz.com | | | | | |
| 10.6.21.100 | WEIGHT | ACTV | NEWC | PORT | SYS |
| PORT: 80 |NOW NEW| 49% | 50% | 1% | 0% |
-------------------------------------------------------------------
| mach14.dmz.com | 10 10 | 0 | 0 | 23 | 0 |
| mach15.dmz.com | 9 9 | 0 | 0 | 30 | 0 |
-------------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------
| ADVISOR | CLUSTER:PORT | TIMEOUT |
---------------------------------------------------
| http | 80 | unlimited |
| ftp | 21 | unlimited |
---------------------------------------------------
- Per riavviare tutti i server con i pesi normalizzati e scrivere
un messaggio nel file di log del gestore:
dscontrol manager restart Restarting the manager to update code
Questo comando produce un
output simile a:
320-14:04:54 Restarting the manager to update code
- Per impostare la sensibilità alle variazioni del peso su 10:
dscontrol manager sensitivity 10
- Per impostare l'indice di arrotondamento su 2,0:
dscontrol manager smoothing 2.0
- Per avviare il gestore e
specificare il file di log denominato ndmgr.log (i percorsi non possono essere impostati)
dscontrol manager start ndmgr.log
- Per visualizzare lo stato corrente dei valori associati al
gestore:
dscontrol manager status
Questo comando produce un output simile al seguente esempio.
Manager status:
===============
Metric port................................... 10004
Manager log filename.......................... manager.log
Manager log level............................. 1
Maximum manager log size (bytes).............. unlimited
Sensitivity level............................. 0.05
Smoothing index............................... 1.5
Update interval (seconds)..................... 2
Weights refresh cycle......................... 2
Reach log level............................... 1
Maximum reach log size (bytes)................ unlimited
Reach update interval (seconds)............... 7
Metric monitor log file name.................. MetricMonitor.log
Metric monitor log level...................... 1
Maximum metric monitor log size............... 1048576
- Per arrestare il gestore:
dscontrol manager stop
- Per specificare di non inviare ulteriori connessioni a un server
all'indirizzo 130.40.52.153. (Nota: è sufficiente disattivare il server “immediatamente" (quiesce now) se
stickytime è impostato e si intende inviare le nuove connessioni a un altro server prima
della scadenza di stickytime.):
dscontrol manager quiesce 130.40.52.153 now
- Per specificare di non inviare ulteriori connessioni a un server
all'indirizzo 130.40.52.153. (Nota: se stickytime è impostato, le successive
nuove connessioni dal client verranno inviate a questo server fino alla scadenza di
stickytime.):
dscontrol manager quiesce 130.40.52.153
- Per specificare che il gestore può iniziare a fornire un peso maggiore di 0 a un
server all'indirizzo 130.40.52.153, precedentemente disattivato:
dscontrol manager unquiesce 130.40.52.153
- Per visualizzare il numero della versione corrente del gestore:
dscontrol manager version
dscontrol metric — configura le metriche di sistema

>>-dscontrol--metriche--+-add--cluster+c2+...+cN:metric+metric1+...+metricN--------------+-><
+-remove--cluster+c2+...+cN:metric+metric1+...+metricN-----------+
+-proporzioni--cluster+c2+...+cN proportion1 prop2 prop3...propN-+
'-stato--cluster+c2+...+cN:metric+metric1+...+metricN------------'
- add
- Aggiunge la metrica specificata.
- cluster
- L'indirizzo a cui si collegano i client. L'indirizzo può essere espresso come nome
host della macchina o nel formato notazione indirizzo IP. i cluster supplementari vengono separati dal segno più (+).
- metric
- Il nome della metrica di sistema, che deve essere il nome di un
file eseguibile o script nella directory script di Metric Server.
- remove
- Elimina la metrica specificata.
- proportions
- Imposta le proporzioni per tutte le metriche associate a questo oggetto.
- status
- Visualizza i valori correnti della metrica in questione.
Esempi
- Per aggiungere una metrica di sistema:
dscontrol metric add site1:metric1
- Per impostare le proporzioni di un sitename con due
metriche di sistema:
dscontrol metric proportions site1 0 100
- Per visualizzare lo stato corrente dei valori associati alla
metrica specificata:
dscontrol metric status site1:metric1
Questo comando produce un output simile al seguente:
Metric Status:
------------
Cluster ....................... 10.10.10.20
Metric name ................... metric1
Metric proportion ............. 50
Server .................... plm3
Metric data ............... -1
dscontrol port — configura le porte

>>-dscontrol--porta--+-add--cluster:port--+-------------------------+-+-><
| +-crossport--otherport----+ |
| +-maxservers--size--------+ |
| +-stickymask--value-------+ |
| +-tempo di aderenza--time-+ |
| +-Metodo--type------------+ |
| +-staletimeout--value-----+ |
| +-weightbound--weight-----+ |
| +-porttype--type----------+ |
| +-protocol--type----------+ |
| '-reset--value------------' |
+-set--cluster:port--+-crossport--otherport----+-+
| +-maxservers--size--------+ |
| +-stickymask--value-------+ |
| +-tempo di aderenza--time-+ |
| +-staletimeout--value-----+ |
| +-weightbound--weight-----+ |
| +-porttype--type----------+ |
| +-maxhalfopen--value------+ |
| '-reset--value------------' |
+-remove--cluster:port---------------------------+
+-report--cluster:port---------------------------+
+-stato--cluster:port----------------------------+
'-halfopenaddressreport--cluster:port------------'
- add
- Aggiunge una porta a un cluster. È necessario aggiungere una porta a un cluster
prima di poter aggiungere server a quella porta. In mancanza di porte per un cluster,
tutte le richieste client verranno elaborate localmente. Mediante questo comando, è possibile
aggiungere più di una porta contemporaneamente.
- cluster
- L'indirizzo del cluster come nome simbolico o in formato indirizzo IP. È possibile utilizzare un carattere due punti (:), che funga
da carattere jolly. Ad esempio, il
seguente comando, dscontrol port add :80, consente di aggiungere la porta 80 a
tutti i cluster.
Nota:
i cluster supplementari vengono separati dal segno più (+).
- port
- Il numero della porta. È possibile utilizzare un valore numero di
porta pari a 0 (zero) per specificare una porta jolly.
Nota:
le porte supplementari vengono separate dal segno più (+).
- crossport
- Il parametro crossport consente di estendere la funzione affinità/permanente a più
porte in modo che le richieste di un client ricevute su porte diverse vengano inviate
sempre allo stesso server, anche in caso di richieste successive. Per il valore di
crossport, specificare il numero di otherport per cui si desidera condividere la funzione di affinità multiporta. Per
utilizzare questa funzione, è importante che le porte:
- condividano lo stesso indirizzo cluster
- condividano gli stessi server
- dispongano dello stesso valore stickytime (diverso da zero)
- dispongano dello stesso valore stickymask
Per eliminare la funzione crossport, impostare nuovamente il valore crossport sul
numero di porta originale. Per ulteriori informazioni sulla funzione di affinità multiporta, consultare Affinità multiporta.
Nota:
il parametro crossport si applica esclusivamente ai metodi
di inoltro MAC e NAT/NATP del componente Dispatcher.
- otherport
- Il valore di crossport. Il valore predefinito è identico al
numero port originale.
- maxservers
- Il numero massimo di server. Il valore predefinito di maxservers è 32.
- size
- Il valore di maxservers.
- stickymask
- La maschera indirizzo affinità raggruppa le richieste client in entrata in base agli indirizzi di sottorete comuni. Quando una richiesta client stabilisce la prima connessione alla porta, tutte le successive
richieste dai client con lo stesso indirizzo di sottorete (designato da quella parte
dell'indirizzo IP con maschera) verranno indirizzate allo stesso server. Per abilitare stickymask, il valore di port stickytime deve
essere diverso da zero. Consultare Maschera indirizzo affinità (stickymask) per ulteriori informazioni.
Nota:
la parola chiave stickymask si applica esclusivamente al componente Dispatcher.
- value
- Il valore stickymask è il numero di bit più significativi dell'indirizzo
IP a 32 bit da mascherare. I valori possibili sono: 8, 16, 24 e 32. Il valore predefinito è 32, che disabilita la funzione maschera indirizzo affinità.
- stickytime
- L'intervallo compreso tra la chiusura di una connessione e l'apertura di una
nuova connessione, durante il quale un client verrà rinviato allo stesso server utilizzato durante
la prima connessione. Dopo questo intervallo, il client potrebbe essere indirizzato a un server
diverso dal primo.
Per il
componente Dispatcher:
- Per il metodo cbr del Dispatcher
- È possibile impostare stickytime (su un valore diverso da zero) solo su una
porta SSL (e non HTTP), in quanto l'impostazione di stickytime attiva l'affinità ID SSL.
- Se si imposta port stickytime, il tipo di affinità sulla regola deve essere none (valore predefinito). L'affinità
basata su regole (cookie passivo, URI) non può coesistere quando stickytime è impostato sulla porta.
- Per i metodi di inoltro mac e nat del Dispatcher
- Se si imposta port stickytime (su un valore diverso da zero), non è possibile
impostare un tipo di affinità sulla regola. L'affinità basata su regole non può
coesistere quando stickytime è impostato sulla porta.
- L'impostazione di un valore port stickytime abilita l'affinità indirizzo IP.
Per il componente CBR: se si imposta port stickytime su
un valore diverso da zero, il tipo di affinità sulla regola deve essere none (valore
predefinito). L'affinità basata su regole (cookie passivo, URI, cookie attivo) non può coesistere quando
stickytime è impostato sulla porta.
- time
- Il periodo di permanenza della porta, espresso in secondi. Zero
indica che la porta non è permanente.
- Metodo
- Il metodo di inoltro. I metodi di inoltro possibili sono: mac, nat
o cbr (content-based routing). È possibile non aggiungere un
metodo di inoltro nat o cbr, a meno che non si specifichi inizialmente un indirizzo
IP diverso da zero nel parametro clientgateway del comando dscontrol executor. Consultare NAT/NAPT del Dispatcher (metodo di inoltro nat) e Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher (metodo di inoltro cbr) per ulteriori informazioni.
Note:
- Il metodo si applica esclusivamente al componente Dispatcher.
- Se il server di backend si trova sulla stessa sottorete dell'indirizzo mittente
e si sta utilizzando il metodo di inoltro cbr o nat, è necessario definire l'indirizzo
router da utilizzare come indirizzo server di backend.
- Se si aggiunge un metodo di inoltro mac, sarà necessario specificare HTTP o
SSL per il parametro "protocol".
- tipo
- Il tipo di metodo di inoltro. I valori possibili sono: mac, nat o cbr. Il
valore predefinito è l'inoltro mac.
- staletimeout
- Il numero di secondi durante
il quale è possibile che non vi sia attività su una connessione prima che la connessione
venga rimossa. Per il componente Dispatcher, il valore predefinito è 900 per la porta 21
(FTP) e 259.000 per la porta 23 (Telnet). Per tutte le altre porte
Dispatcher e CBR, il valore predefinito è 300. Il parametro staletimeout può essere impostato
anche a livello di executor o di cluster. Consultare Uso del valore timeout di inattività per ulteriori informazioni.
- value
- Il valore di staletimeout espresso in secondi.
- weightbound
- Impostare il peso massimo per i server su questa porta. Questa
impostazione influisce sulla differenza che può sussistere tra il numero delle
richieste che l'executor fornirà a ciascun server. Il valore predefinito è 20.
- weight
- Un numero compreso tra 1 e 100 rappresentante il massimo limite di peso.
- porttype
- Il tipo di porta.
Nota:
il parametro porttype si applica esclusivamente a Dispatcher.
- tipo
- I valori consentiti sono tcp, udp e
both. Il valore predefinito è both (tcp/udp).
- protocollo
- Il tipo di protocollo. Per il componente Dispatcher, si tratta di un parametro
obbligatorio se si specifica un metodo "cbr" sulla porta. Se si seleziona un protocollo
porta di tipo SSL, si dovrebbe anche specificare un valore di
stickytime diverso da zero per abilitare l'affinità ID SSL. Se si seleziona il
protocollo HTTP, è possibile stabilire l'affinità server
utilizzando le regole "content". Consultare Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher (metodo di inoltro cbr) per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro protocol si applica esclusivamente al metodo di
inoltro cbr del Dispatcher.
- tipo
- I valori possibili sono HTTP o SSL.
- maxhalfopen
- La soglia per il numero massimo di connessioni aperte a metà. Utilizzare
questo parametro per rilevare eventuali attacchi di tipo Denial of service da cui
deriva un numero considerevole di connessioni TCP aperte a metà sui server.
Un valore positivo indica
che verrà effettuato un controllo per determinare se le attuali connessioni aperte a metà
superano la soglia. In questo caso, viene effettuata una chiamata a uno script di
avvertimento. Consultare Rilevamento attacco di tipo Denial of service per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro maxhalfopen si applica esclusivamente a Dispatcher.
- value
- Il valore di maxhalfopen. Il valore predefinito è zero (non verranno
effettuati controlli).
- reset
- Il parametro reset consente di specificare se Load Balancer invierà i
ripristini TCP ai server inattivi sulla porta. Un ripristino TCP chiude
immediatamente la connessione. Consultare Invio di un comando TCP reset a un server guasto (solo componente Dispatcher) per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro reset si applica solo al componente Dispatcher. Per poter utilizzare la parola
chiave reset, il clientgateway sul comando dscontrol executor deve essere impostato su un indirizzo
router.
- value
- I valori possibili per reset sono yes e no. Il valore predefinito è no
(non verranno effettuati ripristini TCP per i server inattivi). Se reset è impostato su
yes, i ripristini TCP verranno inviati ai server inattivi.
- set
- Imposta i campi di una porta.
- remove
- Rimuove la porta.
- report
- Crea un report sulla porta.
- status
- Mostra lo stato dei server su questa porta. Se si desidera visualizzare lo stato su
tutte le porte, non specificare un valore di port con questo comando.
Tuttavia, non
dimenticare il carattere due punti.
- numSeconds
- Il tempo, espresso in secondi, prima della reimpostazione delle
connessioni aperte a metà.
- halfopenaddressreport
- Genera voci nel log (halfOpen.log) per tutti gli indirizzi client (fino a 8000
coppie indirizzi circa) che hanno accesso a server con connessioni aperte a metà. Inoltre,
i dati statistici come il numero totale, maggiore e medio di connessioni
aperte a metà e il tempo medio (in secondi) impiegato per aprire a metà una connessione
verranno riportati di nuovo sulla riga comandi. Consultare Rilevamento attacco di tipo Denial of service per ulteriori informazioni.
Esempi
- Per aggiungere la porta 80 e 23 all'indirizzo cluster 130.40.52.153:
dscontrol port add 130.40.52.153:80+23
- Per aggiungere una porta jolly all'indirizzo cluster 130.40.52.153:
dscontrol port set 130.40.52.153:0
- Per impostare il peso massimo 10 sulla porta 80 all'indirizzo cluster 130.40.52.153:
dscontrol port set 130.40.52.153:80 weightbound 10
- Per impostare il valore di stickytime su 60 secondi per la porta 80 e 23
all'indirizzo cluster 130.40.52.153:
dscontrol port set 130.40.52.153:80+23 stickytime 60
- Per impostare l'affinità multiporta della porta 80 sulla porta 23
all'indirizzo cluster 130.40.52.153:
dscontrol port set 130.40.52.153:80 crossport 23
- Per rimuovere la porta 23 dall'indirizzo cluster 130.40.52.153:
dscontrol port remove 130.40.52.153:23
- Per visualizzare lo stato della porta 80 all'indirizzo cluster 9.67.131.153:
dscontrol port status 9.67.131.153:80
Questo comando produce un
output simile a:
Port Status:
------------
Port number .................... 80
Cluster ........................ 9.67.131.153
Stale timeout .................. 300
Weight bound ................... 20
Maximum number of servers ...... 32
Sticky time .................... 0
Port type ...................... tcp/udp
Cross Port Affinity ............ 80
Sticky mask bits ............... 32
Max Half Open Connections ...... 0
Send TCP Resets ................ no
- Per visualizzare il report della porta 80 all'indirizzo cluster 9.62.130.157:
dscontrol port report 9.62.130.157:80
Questo comando produce un
output simile a:
Port Report:
------------
Cluster address ................ 9.62.130.157
Port number .................... 80
Number of servers .............. 5
Maximum server weight .......... 10
Total active connections ....... 55
Connections per second ......... 12
KBytes per second .............. 298
Number half open ............... 0
TCP Resets sent ................ 0
Forwarding method .............. MAC Based Forwarding
- Per visualizzare il report degli indirizzi delle connessioni aperte a metà
per la porta 80 all'indirizzo cluster 9.67.127.121:
dscontrol port halfopenaddressreport 9.67.127.121:80
Questo comando produce un
output simile a:
Half open connection report successfully created:
------------
Half Open Address Report for cluster:port = 9.67.127.121:80
Total addresses with half open connections reported ... 0
Total number of half open connections reported ........ 0
Largest number of half open connections reported ...... 0
Average number of half open connections reported ...... 0
Average half open connection time (seconds) reported .. 0
Total half open connections received .................. 0
dscontrol rule — configura le regole

>>-dscontrol--rule--+-add--cluster:port:rule--tipo--type--| opts |-+-><
+-dropserver--cluster:port:rule--server--------+
+-remove--cluster:port:rule--------------------+
+-report--cluster:port:rule--------------------+
+-set--cluster:port:rule--| opts |-------------+
+-status--cluster:port:rule--------------------+
'-useserver--cluster:port:rule--server+s2+...--'
opts:
|--+---------------------------------+--------------------------|
+-beginrange--low--endrange--high-+
+-priority--level-----------------+
+-pattern--pattern----------------+
+-tos--value----------------------+
+-stickytime--time----------------+
+-affinity--affinity_type---------+
+-cookiename--value---------------+
+-evaluate--level-----------------+
'-sharelevel--level---------------'
- add
- Aggiunge la regola a una porta.
- cluster
- L'indirizzo del cluster come nome simbolico o in formato indirizzo IP. È possibile utilizzare un carattere due punti (:), che funga
da carattere jolly. Ad esempio, il
seguente comando, dscontrol rule add :80:RuleA type
type, consente di aggiungere la RuleA alla porta 80 di
tutti i cluster.
Nota:
i cluster supplementari vengono
separati dal segno più (+).
- port
- Il numero della porta. È possibile utilizzare un carattere due punti (:), che funga
da carattere jolly. Ad esempio, il seguente comando, dscontrol
rule add clusterA::RuleA
type type, consente di aggiungere la RuleA a tutte le
porte di ClusterA.
Nota:
le porte supplementari vengono separate dal segno più (+).
- regola
- Il nome scelto per la regola. Questo nome può contenere
caratteri alfanumerici, caratteri di sottolineatura, trattini o
punti. La lunghezza può variare da 1 a 20 caratteri e gli spazi non
sono ammessi.
Nota:
le regole supplementari vengono separate
da un segno più (+).
- tipo
- Il tipo di regola.
- tipo
- Le scelte per type sono:
- ip
- La regola è basata
sull'indirizzo IP client.
- time
- La regola è basata sull'ora del
giorno.
- connection
- La regola è basata sul numero di connessioni al secondo
della porta. Questa regola funziona solo se il gestore è in esecuzione.
- active
- Questa regola è basata sul numero di connessioni
attive totali della porta. Questa regola funziona solo se il gestore è in esecuzione.
- port
- La
regola è basata sulla porta client.
Nota:
port si applica al componente Dispatcher.
- service
- Questa regola si basa sul campo byte TOS (type of service)
nell'intestazione IP.
Nota:
service si applica solo al componente Dispatcher.
- reservedbandwidth
- Questa regola è basata sulla larghezza di banda
(kilobyte al secondo) trasmessa da una serie di server. Per maggiori informazioni, consultare
Utilizzo delle regole basate sulla larghezza di banda riservata e
condivisa e Regola della larghezza di banda riservata.
Nota:
reservedbandwidth si applica solo al
componente Dispatcher.
- sharedbandwidth
- Questa regola è basata sulla quantità di larghezza
di banda (kilobyte al secondo) che verrà condivisa a livello di executor o di cluster.
Per maggiori informazioni, consultare
Utilizzo delle regole basate sulla larghezza di banda riservata e
condivisa e Regola della larghezza di banda condivisa.
Nota:
sharedbandwidth si applica esclusivamente al componente Dispatcher.
- true
- Questa regola è sempre true. Considerarla come un'istruzione else nella logica programmatica.
- content
- Questa regola descrive un'espressione
regolare che verrà confrontata con gli URL richiesti dal client. È valida per Dispatcher
e CBR.
- beginrange
- Il valore minimo nell'intervallo utilizzato per determinare se
la regola assume o meno il valore true.
- low
- Dipende dal tipo di regola. Il tipo di valore e le relative
impostazioni predefinite vengono qui elencate per tipo di regola:
- ip
- L'indirizzo del client espresso come nome simbolico o nel
formato indirizzo IP. Il valore predefinito è 0.0.0.0.
- time
- Numero intero. Il valore predefinito è 0, ossia mezzanotte.
- connection
- Numero intero. Il valore predefinito è 0.
- active
- Numero intero. Il valore predefinito è 0.
- port
- Numero intero. Il valore predefinito è 0.
- reservedbandwidth
- Un numero intero (kilobyte al secondo). Il valore predefinito è 0.
- endrange
- Il valore massimo nell'intervallo utilizzato per determinare se
la regola assume o meno il valore true.
- high
- Dipende dal tipo di regola. Il tipo di valore e le relative
impostazioni predefinite vengono qui elencate per tipo di regola:
- ip
- L'indirizzo del client espresso come nome simbolico o nel
formato indirizzo IP. Il valore predefinito è 255.255.255.254.
- time
- Numero intero. Il valore predefinito è 24, ossia mezzanotte.
Nota:
quando si definiscono i valori beginrange ed endrange degli
intervalli di tempo, notare che ciascun valore deve essere un numero
intero positivo che rappresenta solo l'ora; non è possibile
specificare i minuti.
Per questo motivo, per indicare
una singola ora —ad esempio, l'ora compresa tra le 3:00 e le
4:00 — specificare 3 per beginrange e nuovamente
3 per endrange. Ciò indica tutti i minuti dalle 3:00 alle 3:59. Specificando
3 per beginrange e 4 per endrange,
l'intervallo di tempo stabilito sarà compreso tra le 3:00 e le 4:59.
- connections
- Numero intero. Il valore predefinito è 2 alla
trentaduesima potenza meno 1.
- active
- Numero intero. Il valore predefinito è 2 alla
trentaduesima potenza meno 1.
- port
- Numero intero. Il valore predefinito è 65535.
- reservedbandwidth
- Un numero intero (kilobyte al secondo). Il valore predefinito è 2 alla
trentaduesima potenza meno 1.
- priority
- L'ordine in cui verranno riviste le regole.
- level
- Numero intero. Se non si specifica la priorità della prima regola
aggiunta, il Dispatcher la imposta, per valore predefinito, su 1. Quando
si aggiunge una seconda regola, sempre per valore predefinito, la relativa priorità
viene calcolata come 10 + la priorità attualmente più bassa di una regola esistente. Ad
esempio, presupporre di avere una regola con priorità pari a 30. Quindi, viene
aggiunta una nuova regola la cui priorità viene impostata su 25 (ossia, una priorità superiore a 30).
Infine, si aggiunge una terza regola senza
impostarne la priorità. La priorità della terza regola viene calcolata come 40 (30 + 10).
- pattern
- Specifica il modello da utilizzare per una regola tipo content.
- pattern
- Il modello da utilizzare. Per ulteriori informazioni sui valori validi,
consultare Appendice B. Sintassi della regola di contenuto (modello).
- tos
- Specifica il valore “type of service” (TOS)
utilizzato per la regola tipo service.
Nota:
TOS si
applica unicamente al componente Dispatcher.
- value
- La stringa da 8 caratteri utilizzata per il valore tos, dove i caratteri
validi sono: 0 (zero binario), 1 (uno binario) e x (indifferente). Ad esempio: 0xx1010x. Per ulteriori informazioni, consultare Utilizzo delle regole basate sul tipo di servizio (TOS, type of
service).
- stickytime
- Specifica lo stickytime da utilizzare per una regola. Quando si imposta il
parametro di affinità su "activecookie" sul comando rule, stickytime deve essere
impostato su un valore diverso da zero per abilitare questo tipo di affinità. Stickytime
sulla regola non è applicabile ai tipi di regole di affinità "passivecookie" o "uri".
Consultare Affinità cookie attivo per ulteriori informazioni.
Nota:
la regole stickytime si applica unicamente al componente CBR.
- time
- Tempo in secondi.
- affinity
- Specifica il tipo di affinità da utilizzare per una regola:
cookie attivo, passivo, URI o nessuno.
Un tipo di
affinità "activecookie" consente di bilanciare il carico del traffico Web con
caratteristiche di affinità con lo stesso server tramite la creazione di cookie da parte
di Load Balancer.
Un tipo di affinità "passivecookie" consente di bilanciare il carico del traffico Web con
caratteristiche di affinità con lo stesso server tramite la creazione di cookie
auto-identificativi da parte dei server. È necessario utilizzare il parametro cookiename insieme all'affinità cookie
passivo.
Un tipo di affinità "URI" consente di bilanciare il carico del traffico
Web per i server Caching Proxy in una maniera che consente di aumentare efficacemente la
dimensione della cache.
Consultare Affinità cookie attivo,
Affinità cookie passivo e Affinità URI per ulteriori informazioni.
Nota:
il
parametro affinity si applica alle regole configurate con il metodo di inoltro cbr del
componente Dispatcher e al componente CBR.
- affinity_type
- I valori possibili per il tipo di affinità sono: none (valore
predefinito), activecookie, passivecookie o uri.
- cookiename
- Un nome arbitrario impostato dall'amministratore che funge da
identificativo per Load Balancer. Si tratta del nome che Load Balancer deve ricercare nella
richiesta intestazione HTTP del client. Il nome del cookie, insieme al valore, funge
da identificativo per Load Balancer e consente a Load Balancer di inviare le richieste successive
di un sito Web alla stessa macchina server.
Il nome del cookie è applicabile unicamente
all'affinità "cookie passivo".
Consultare Affinità cookie passivo per ulteriori informazioni.
Nota:
il nome del cookie si applica alle regole configurate con il metodo di inoltro cbr del
componente Dispatcher e al componente CBR.
- value
- Il valore nome del cookie.
- evaluate
- Questa opzione è disponibile solo nel componente Dispatcher.
Specifica se valutare la condizione della regola tra tutti i server nella porta o
tra i server nella regola. Questa opzione è valida solo per le regole che
prendono decisioni in base alle caratteristiche dei server, come le regole connection,
active e reservedbandwidth. Per ulteriori informazioni, consultare Opzione di valutazione dei server per le regole.
Per la regola di tipo connection, è possibile
specificare anche un'opzione evaluate — upserversonrule. Specificando
upserversonrule, i server che rimangono all'interno della regola non
verranno sovraccaricati, se alcuni dei server del gruppo non sono attivi.
- level
- I valori possibili sono port, rule o upserversonrule. Il valore predefinito è port. Il valore upserversonrule è disponibile unicamente per la regola di tipo connection.
- sharelevel
- Il parametro è specifico per la regola shared bandwidth. Specifica se condividere
la larghezza di banda a livello di cluster o di executor.
La condivisione della
larghezza di banda a livello di cluster consente a una o più porte di condividere una
quantità massima di larghezza di banda tra diverse porte nello stesso cluster. La condivisione della
larghezza di banda a livello di executor consente a uno o più cluster all'interno della
configurazione Dispatcher totale di condividere una quantità massima di larghezza di banda. Per ulteriori informazioni, consultare Regola della larghezza di banda condivisa.
- level
- I valori possibili sono executor o cluster.
- dropserver
- Rimuove un server da un insieme di regole.
- server
- L'indirizzo IP della macchina server TCP espresso come nome simbolico o in formato
indirizzo IP.
Altrimenti, se è stata adoperata la suddivisione in partizioni
del server, utilizzare il nome univoco del server logico. Consultare Suddivisione in partizioni dei server: server logici configurati su un server
fisico (indirizzo IP) per ulteriori informazioni.
Nota:
i server
supplementari vengono separati da un segno più (+).
- remove
- Rimuove una o più regole, separate l'un dall'altra l'altra dai
segni più
(+).
- report
- Visualizza i valori interni di una o più regole.
- set
- Imposta i valori per questa regola.
- status
- Visualizza i valori impostabili di una o più regole.
- useserver
- Inserisce i server in un insieme di regole.
Esempi
- Per aggiungere una regola il cui valore sarà sempre true, non
specificare il valore di inizio o di fine:
dscontrol rule add 9.37.67.100:80:trule type true priority 100
- Per creare una regola che vieta l'accesso a un intervallo di indirizzi IP, in questo
caso, gli indirizzi IP che iniziano con “9:”
dscontrol rule add 9.37.131.153:80:ni type ip b 9.0.0.0 e 9.255.255.255
- Per creare una regola che specificherà l'uso di un determinato
server dalle 11:00 a.m. alle 3:00 p.m.:
dscontrol rule add cluster1:80:timerule type time beginrange 11 endrange 14
dscontrol rule useserver cluster1:80:timerule server05
- Per creare una regola basata sul contenuto del campo byte TOS
nell'intestazione IP:
dscontrol rule add 9.67.131.153:80:tosrule type service tos 0xx1001x
- Per creare una regola basata su una larghezza di banda riservata che
assegnerà un insieme di server (valutati all'interno della regola) per distribuire i dati
con una velocità fino a 100 kilobyte al secondo:
dscontrol rule add 9.67.131.153:80:rbwrule type reservedbandwidth
beginrange 0 endrange 100 evaluate rule
- Per creare una regola basata su una larghezza di banda che impiegherà
la larghezza di banda inutilizzata a livello di cluster. (Nota: per prima cosa, è
necessario specificare la quantità massima di larghezza di banda (kilobyte al secondo)
che può essere condivisa a livello di cluster utilizzando il comando dscontrol cluster):
dscontrol cluster set 9.67.131.153 sharedbandwidth 200
dscontrol rule add 9.67.131.153:80:shbwrule type sharedbandwidth
sharelevel cluster
dscontrol server — configura i server

>>-dscontrol--server--+-add--cluster:port:server--+-------------------------+-+-><
| +-address--address--------+ |
| +-collocated--value-------+ |
| +-sticky--value-----------+ |
| +-weight--value-----------+ |
| +-fixedweight--value------+ |
| +-cookievalue--value------+ |
| +-mapport--portvalue------+ |
| +-protocollo--value-------+ |
| +-router--addr------------+ |
| +-returnaddress--addr-----+ |
| +-advisorrequest--string--+ |
| '-advisorresponse--string-' |
+-set--cluster:port:server--+-collocated--value-------+-+
| +-sticky--value-----------+ |
| +-weight--value-----------+ |
| +-fixedweight--value------+ |
| +-cookievalue--value------+ |
| +-protocollo--value-------+ |
| +-router--addr------------+ |
| +-advisorrequest--string--+ |
| '-advisorresponse--string-' |
+-down--cluster:port:server-----------------------------+
+-remove--cluster:port:server---------------------------+
+-report--cluster:port:server---------------------------+
+-attivo--cluster:port:server---------------------------+
'-status--cluster:port:server---------------------------'
- add
- Aggiunge il server.
- cluster
- L'indirizzo del cluster come nome simbolico o in formato indirizzo IP. È possibile utilizzare un carattere due punti (:), che funga
da carattere jolly. Ad esempio, il
seguente comando, dscontrol server add :80:ServerA, aggiunge ServerA alla porta
80 su tutti i cluster.
Nota:
i cluster supplementari vengono separati dal segno più (+).
- port
- Il numero della porta. È possibile utilizzare un carattere due punti (:), che funga
da carattere jolly. Ad esempio, il seguente comando, dscontrol server add ::ServerA,
aggiunge ServerA a tutti i cluster su tutte le porte.
Nota:
le porte supplementari vengono separate dal segno più (+).
- server
- Il parametro server è l'indirizzo IP univoco della macchina
server TCP espresso come nome simbolico o in formato indirizzo IP.
Altrimenti, se si
utilizza un nome univoco che non si risolve in un indirizzo IP, è necessario specificare il
parametro address del server sul comando dscontrol server add. Consultare Suddivisione in partizioni dei server: server logici configurati su un server
fisico (indirizzo IP) per ulteriori informazioni.
Nota:
i server
supplementari vengono separati da un segno più (+).
- address
- L'indirizzo IP univoco della macchina server TCP, sotto forma di nome host o di indirizzo IP. Se
il server non è risolvibile, è necessario specificare l'indirizzo della macchina server fisica. Consultare Suddivisione in partizioni dei server: server logici configurati su un server
fisico (indirizzo IP) per ulteriori informazioni.
- address
- Valore dell'indirizzo del server.
- collocated
- Il parametro collocated consente di specificare se il Dispatcher è installato o
meno su una delle macchine server su cui sta eseguendo il bilanciamento del carico.
Nota:
Tenere presente quanto segue:
- il parametro collocated è valido
quando si utilizzano i metodi di inoltro mac, nat o cbr del Dispatcher. Site Selector e
CBR possono essere posizionati su tutte le piattaforma ma non richiedono questa parola
chiave. Per ulteriori informazioni, consultare Utilizzo dei server posizionati.
- Sistemi Windows: il posizionamento non è disponibile.
- value
- Valore del parametro collocated: sì o no. Il valore predefinito è no.
- sticky
- Consente a un server di ignorare l'impostazione stickytime su questa porta. Con il valore predefinito “yes," il server mantiene la normale affinità definita
sulla porta. Con il valore “no," il client non viene reindirizzato allo
stesso server quando emette un'altra richiesta su tale porta, indipendentemente
dall'impostazione stickytime della porta stessa. Questa impostazione è utile in determinate situazioni in
cui si utilizzano le regole. Per ulteriori informazioni, consultare ignora affinità di porta.
- value
- Valore del parametro sticky: sì o no. Il valore predefinito è sì.
- weight
- Un numero compreso nell'intervallo 0 – 100 (che non deve superare
il valore weightbound della porta) che rappresenta il peso per questo server.
L'impostazione
del peso su zero impedisce di inviare al server eventuali nuove richieste ma non chiude
le connessioni attive a quel server. Il valore predefinito è metà del valore weightbound massimo della porta specificata. Se il gestore è in esecuzione, questa
impostazione verrà velocemente sovrascritta.
- value
- Il valore del peso del server.
- fixedweight
- L'opzione fixedweight consente di specificare se si desidera che il gestore
modifichi o meno il peso del server. Se si imposta il valore fixedweight su yes, il
gestore non potrà modificare il peso del server quando è in esecuzione. Per ulteriori informazioni, consultare Pesi fissi del gestore.
- value
- Valore del parametro fixedweight: sì o no. Il valore predefinito è no.
- cookievalue
- Il parametro cookievalue è un valore arbitrario che rappresenta il lato server
della coppia nome/valore del cookie. Il valore del cookie, insieme al nome del cookie,
funge da identificativo e consente a Load Balancer di inviare le richieste client successive
allo stesso server. Consultare Affinità cookie passivo per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro cookievalue è valido per Dispatcher (con il metodo di inoltro cbr)
e per CBR.
- value
- Il valore è arbitrario. L'impostazione predefinita non prevede valori cookie.
- mapport
- Mappa il numero di porta (specifico per il Dispatcher) di destinazione
della richiesta client sul numero di porta del server che il Dispatcher utilizza per
bilanciare il carico delle richieste del client. Consente a Load Balancer di ricevere una
richiesta del client su una porta e di trasmetterla a una porta differente sulla
macchina server. Con il parametro mapport è possibile bilanciare il carico delle
richieste di un client su un server che dispone di più daemon server attivi.
Nota:
- protocollo
- I valori validi per protocol sono HTTP e HTTPS.
Il valore predefinito è HTTP.
Nota:
il
parametro protocol si applica unicamente al componente CBR.
- portvalue
- Valore del numero mapport. Il valore predefinito è il numero di porta di
destinazione della richiesta client.
- router
- Se si sta impostando una rete WAN (wide area network), l'indirizzo del router al
server remoto. Il valore predefinito è 0, che indica un server locale.
Notare che, una
volta impostato l'indirizzo router di un server su un valore diverso da zero (che
indica un server remoto), tale indirizzo non potrà più essere ripristinato su 0 per rendere
nuovamente il server locale. Il server deve essere invece rimosso e riaggiunto senza specificare un indirizzo router. Allo
stesso modo, un server definito come locale (indirizzo router =
0) non può diventare remoto modificando l'indirizzo router. Il server deve essere
rimosso, quindi riaggiunto. Consultare Configurazione del supporto di Dispatcher per una rete
geografica per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro router si applica unicamente a Dispatcher. Se si stanno
utilizzando i metodi di inoltro nat o cbr, quando si aggiunge un server alla
configurazione, è necessario specificare l'indirizzo router.
- addr
- Il valore dell'indirizzo del router.
- returnaddress
- Un nome host o un indirizzo IP univoco. Si tratta di un indirizzo configurato
sulla macchina Dispatcher e che il Dispatcher utilizza come indirizzo di origine quando
bilancia il carico delle richieste del client al server. In questo modo, il server
restituisce il pacchetto alla macchina Dispatcher, che elabora il contenuto della
richiesta, anziché inviarlo direttamente al client. (Il Dispatcher inoltra
quindi il pacchetto IP al client.) Quando il server viene aggiunto, è necessario
specificare il valore dell'indirizzo mittente. L'indirizzo mittente non può essere
modificato, a meno che il server non venga rimosso e riaggiunto. L'indirizzo mittente non
può essere uguale all'indirizzo cluster, server o NFA.
Nota:
il
parametro returnaddress si applica esclusivamente al Dispatcher. Quando si utilizzano i metodi di inoltro nat o cbr, definire un indirizzo di ritorno per le comunicazioni tra Load Balancer e i server di backend. Il numero di connessioni che Load Balancer può mantenere attive con il server di backend è limitato dal numero di indirizzi di ritorno definiti. Load Balancer utilizza porte che si basano solo sull'indirizzo di ritorno, non sulla combinazione di indirizzo di ritorno e server. Quando tutte le porte disponibili sono in uso, connessioni aggiuntive non riescono. In un ambiente occupato, utilizzare indirizzi di ritorno per evitare una diminuzione di porte disponibili.
- addr
- Il valore dell'indirizzo mittente.
- advisorrequest
- L'advisor HTTP o HTTPS utilizza la stringa di richiesta advisor per
verificare lo stato dei server. È valida solo per i server notificati dall'advisor
HTTP o HTTPS. Per abilitare questo valore, è necessario avviare l'advisor HTTP o HTTPS.
Consultare Configurazione dell'advisor HTTP o HTTPS utilizzando l'opzione richiesta/risposta (URL) per ulteriori informazioni.
Nota:
il
parametro advisorrequest si applica solo ai componenti Dispatcher e CBR.
- string
- Il valore della stringa utilizzata dall'advisor HTTP o HTTPS.
Il valore predefinito è HEAD / HTTP/1.0.
Nota:
se la stringa contiene uno spazio --
- Quando si emette il comando dal prompt della shell dscontrol>>,
è necessario racchiudere la stringa tra virgolette. Ad esempio:
server set cluster:port:server advisorrequest "head / http/1.0"
- Quando si emette il comando dscontrol dal
prompt del sistema operativo, il testo deve essere preceduto da
"\" e seguito da \"".
Ad esempio: dscontrol server set cluster:port:server advisorrequest "\"head / http/1.0\""
- advisorresponse
- La stringa di risposta advisor ricercata dall'advisor HTTP o HTTPS nella
risposta HTTP. È valida solo per i server notificati dall'advisor HTTP o HTTPS. Per abilitare questo valore, è necessario avviare l'advisor HTTP o HTTPS.
Consultare Configurazione dell'advisor HTTP o HTTPS utilizzando l'opzione richiesta/risposta (URL) per ulteriori informazioni.
Nota:
il
parametro advisorresponse si applica ai componenti Dispatcher e CBR.
- string
- Il valore della stringa utilizzata dall'advisor HTTP o HTTPS.
Il valore predefinito è null.
Nota:
se la stringa contiene uno spazio --
- Quando si emette il comando dal prompt della shell dscontrol>>,
è necessario racchiudere la stringa tra virgolette.
- Quando si emette il comando dscontrol dal
prompt del sistema operativo, il testo deve essere preceduto da
"\" e seguito da \"".
- down
- Contrassegna il server come disattivo. Questo comando interrompe tutte le
connessioni attive al server e impedisce di inviare al server altre connessioni o
pacchetti.
Quando il comando del server inattivo (dscontrol
server down) viene utilizzato per porre un server offline, se il valore dell'intervallo è diverso da zero per tale server, i client esistenti continuano a funzionare sul server fino a che viene raggiunto l'intervallo. Il server non sarà reso inattivo fino a che non viene raggiunto il valore dell'intervallo.
- remove
- Rimuove il server.
- report
- Crea un report sul server. Per ciascun server, il report contiene le
seguenti informazioni: numero corrente di connessioni al secondo (CPS), kilobyte
trasferiti nell'intervallo di un secondo (KBPS), numero totale di connessioni (Total),
numero di connessioni in stato attivo (Active), numero di connessioni in stato FIN
(FINed) e numero di connessioni completate (Comp).
- set
- Imposta i valori per il server.
- status
- Mostra lo stato dei server.
- up
- Contrassegna il server come attivo. A questo punto, il Dispatcher invierà le nuove
connessioni al server.
Esempi
- Per aggiungere il server all'indirizzo 27.65.89.42 alla porta 80 sull'indirizzo
cluster 130.40.52.153:
dscontrol server add 130.40.52.153:80:27.65.89.42
- Per impostare il server all'indirizzo 27.65.89.42 come non permanente
(nonsticky) (funzione ignora affinità di porta):
dscontrol server set 130.40.52.153:80:27.65.89.42 sticky no
- Per contrassegnare il server all'indirizzo 27.65.89.42 come
disattivo:
dscontrol server down 130.40.52.153:80:27.65.89.42
- Per rimuovere il server all'indirizzo 27.65.89.42 su tutte le porte su tutti i cluster:
dscontrol server remove ::27.65.89.42
- Per impostare il server all'indirizzo 27.65.89.42 come posizionato
(collocated) (il server risiede nella stessa macchina di Load Balancer):
dscontrol server set 130.40.52.153:80:27.65.89.42 collocated yes
- Per impostare il peso su 10 per il server 27.65.89.42 sulla porta 80 all'indirizzo
cluster 130.40.52.153:
dscontrol server set 130.40.52.153:80:27.65.89.42 weight 10
- Per contrassegnare il server all'indirizzo 27.65.89.42 come
attivo:
dscontrol server up 130.40.52.153:80:27.65.89.42
- Per aggiungere un server remoto:
dscontrol server add 130.40.52.153:80:130.60.70.1 router 130.140.150.0
- Per consentire all'advisor HTTP di estrapolare una richiesta URL HTTP HEAD / HTTP/1.0 per il server 27.65.89.42 sulla porta HTTP 80:
dscontrol server set 130.40.52.153:80:27.65.89.42
advisorrequest "\"HEAD / HTTP/1.0\""
- Per visualizzare lo stato del server 9.67.143.154 sulla porta 80:
dscontrol server status 9.67.131.167:80:9.67.143.154
Questo comando produce un
output simile a:
Server Status:
--------------
Server ......................... 9.67.143.154
Port number .................... 80
Cluster ........................ 9.67.131.167
Cluster address ................ 9.67.131.167
Quiesced ....................... N
Server up ...................... Y
Weight ......................... 10
Fixed weight ................... N
Sticky for rule ................ Y
Remote server .................. N
Network Router address ......... 0.0.0.0
Collocated ..................... N
Advisor request................. HEAD / HTTP/1.0
Advisor response................
Cookie value ................... n/a
Clone ID ....................... n/a
dscontrol set — configura il log del server

>>-dscontrol--set--+-loglevel--level--------+------------------><
'-logsize--+-unlimited-+-'
'-size------'
- loglevel
- Il livello su cui dsserver registra le proprie attività.
- level
- Il valore predefinito di loglevel è 0. L'intervallo
è compreso tra 0 e 5. Di seguito sono
riportati i valori possibili: 0 sta per Nessuno, 1 per Minimo, 2 per Base, 3 per
Moderato, 4 per Avanzato, 5 per Verbose.
- logsize
- Il numero massimo di byte da registrare nel file di log.
- size
- Il valore predefinito di logsize è 1 MB.
dscontrol status — mostra se il gestore e gli advisor sono
in
esecuzione

>>-dscontrol--stato--------------------------------------------><
Esempi
dscontrol subagent — configura l'agente secondario SNMP
Nota:
i diagrammi della sintassi del comando dscontrol subagent si
applicano al componente Dispatcher.

>>-dscontrol--subagent--+-loglevel--level--------------------+-><
+-logsize--+-byte------+-------------+
| '-unlimited-' |
+-report-----------------------------+
+-start--+-------------------------+-+
| '-community_name--logfile-' |
+-stato------------------------------+
+-stop-------------------------------+
'-version----------------------------'
- loglevel
- Il livello su cui l'agente secondario registra le proprie attività in un file.
- level
- Il numero del livello (da 0 a 5). Maggiore è il numero,
maggiori saranno le informazioni scritte sul log del gestore. Il
valore predefinito è 1. Di seguito sono
riportati i valori possibili: 0 sta per Nessuno, 1 per Minimo, 2 per Base, 3 per
Moderato, 4 per Avanzato, 5 per Verbose.
- logsize
- Imposta la dimensione massima dei byte da registrare nel log dell'agente secondario. Il valore predefinito è 1 MB. Se si imposta la
dimensione massima del file di log, il file ripartirà dall'inizio;
quando il file raggiunge la dimensione specificata, le voci
successive verranno scritte all'inizio del file, sovrascrivendo
quindi le precedenti voci di log. La dimensione del
log non può essere inferiore alla dimensione corrente del log. Le voci di log sono dotate di un indicatore di data e
ora, in modo da poter comunicare l'ordine in cui sono state scritte. Tanto maggiore sarà il valore impostato per il livello di log, tanto più attentamente
dovrà essere selezionata la dimensione del log, in quanto lo spazio può esaurirsi
velocemente quando si esegue la registrazione ai livelli più alti.
- bytes
- La dimensione massima in byte del file di log dell'agente secondario. È
possibile specificare un numero positivo maggiore di zero o la parola
unlimited. Il file di
log potrebbe non raggiungere esattamente la dimensione massima, prima di iniziare la
sovrascrittura, in quanto le voci di log in sé variano, in termini di dimensione. Il
valore predefinito è unlimited.
- report
- Visualizza un report di istantanee delle statistiche.
- start
- Avvia l'agente secondario.
- community_name
- Il nome del valore SNMP del nome comunità che può essere utilizzato come password
di sicurezza. Il valore predefinito è public.
Per
la piattaforma Windows: viene utilizzato il nome comunità del sistema operativo.
- log file
- Il nome del file su cui vengono registrati i dati dell'agente secondario SNMP.
Ciascun record nel log
verrà dotato di un indicatore di data e ora. Il valore predefinito è subagent.log.
Il file
predefinito viene installato nella directory
logs.
Consultare Appendice C. File di configurazione di esempio. Per modificare la directory su cui
vengono memorizzati i file di log, consultare
Modifica dei percorsi file di log.
- status
- Visualizza lo stato corrente di tutti i valori dell'agente secondario SNMP che possono essere
impostati globalmente, compresi i valori predefiniti.
- version
- Visualizza la versione corrente dell'agente secondario.
Esempi