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Problema: su Linux, esistono delle limitazioni di configurazione del Dispatcher quando si utilizzano server zSeries o S/390 che hanno schede OSA (Open System Adapter)

In generale, i server nella configurazione di Load Balancer devono trovarsi tutti sullo stesso segmento di rete indipendentemente dalla piattaforma. I dispositivi di rete attivi come router, bridge e firewall, interferiscono con Load Balancer. Ciò si verifica in quanto le funzioni di Load Balancer come un router specializzato, modificano solo le intestazioni a livello di collegamento sull'hop successivo e su quello finale. Qualsiasi topologia di rete in cui l'hop successivo non è l'hop finale non è valida per Load Balancer.
Nota: I tunnel, come CTC (channel-to-channel) o IUCV (inter-user communication vehicle) sono spesso supportati. Tuttavia, Load Balancer deve passare attraverso il tunnel direttamente alla destinazione finale e non può pertanto essere un tunnel tra reti.

Esiste una limitazione per i server zSeries e S/390 che condividono la scheda OSA in quanto questo adattatore opera in maniera differente dalla maggior parte delle schede di rete. La scheda OSA ha la propria implementazione a livello di collegamento virtuale, che non ha niente a che vedere con Ethernet, presentato agli host Linux e z/OS. In effetti, ogni scheda OSA assomiglia a un host ethernet-to-ethernet (e non agli host OSA) e gli host che la utilizzano risponderanno come se fosse una scheda Ethernet.

La scheda OSA esegue inoltre determinate funzioni relative direttamente al livello IP. La risposta alle richieste ARP (address resolution protocol) è un esempio di funzione eseguita. Un altro esempio è rappresentato dal fatto che la scheda OSA condivisa instrada i pacchetti IP in base all'indirizzo IP di destinazione e non in base ad un indirizzo ethernet come un commutatore di livello 2. In effetti, la scheda OSA è un segmento di rete con bridge su sé stessa.

Il Load Balancer che viene eseguito su un host S/390 Linux o zSeries Linux può inoltrare a host sulla stessa scheda OSA o a host sulla scheda Ethernet. Tutti gli host sulla stessa scheda OSA condivisa si trovano sullo stesso segmento.

Load Balancer può inoltrare inoltrare su una scheda OSA condivisa a causa della natura del bridge OSA. Il bridge riconosce la porta OSA che possiede l'IP del cluster. Il bridge riconosce anche l'indirizzo MAC degli host direttamente connessi al segmento Ethernet. Pertanto, Load Balancer può eseguire un inoltro MAC su un unico bridge OSA.

Tuttavia, Load Balancer non può eseguire un inoltro in una scheda OSA condivisa. Tra questi vi è il Load Balancer su S/390 Linux quando il server di back-end si trova su una scheda OSA differente da quella di Load Balancer. La scheda OSA per il server di back-end pubblica l'indirizzo MAC OSA per l'IP del server, ma quando un pacchetto arriva con l'indirizzo di destinazione Ethernet dell'OSA del server e con l'indirizzo IP del cluster, la scheda OSA del server non riconosce l'host che deve ricevere il pacchetto. Gli stessi principi che consentono il funzionamento dell'inoltro MAC OSA-to-ethernet di una delle schede OSA condivise non valgono quando si prova a eseguire un inoltro su una scheda OSA condivisa.

Soluzione alternativa:

Nelle configurazioni di Load Balancer che utilizzano server zSeries o S/390 che hanno delle schede OSA, esistono due approcci che consentono di risolvere il problema appena descritto.
  1. Utilizzo delle funzioni della piattaforma

    Se i server nella configurazione di Load Balancer si trovano sullo stesso tipo di piattaforma zSeries o S/390, è possibile definire le connessioni point-to-point (CTC o IUCV) tra Load Balancer e ogni server. Impostare gli endpoint con indirizzi IP privati. La connessione point-to-point viene utilizzata solo per il traffico tra Load Balancer e il server. Aggiungere quindi i server con l'indirizzo IP dell'endpoint del server del tunnel. con questa configurazione, il traffico del cluster passa attraverso la scheda OSA di Load Balancer e viene inoltrato sulla connessione point-to-point su cui il server risponde mediante l'instradamento predefinito. La risposta utilizza la scheda OSA del server da lasciare, che potrebbe essere o no la stessa scheda.

  2. Utilizzo della funzione di integrazione di Load Balancer

    Se i server nella configurazione di Load Balancer non si trovano sullo stesso tipo di piattaforma zSeries o S/390 oppure se non è possibile definire una connessione point-to-point tra Load Balancer e ogni server, si consiglia di utilizzare di integrazione di Load Balancer, che è un protocollo che consente a Load Balancer di eseguire un inoltro attraverso i router.

    Quando si utilizza la funzione di integrazione, il package IP client->cluster viene ricevuto da Load Balancer, viene integrato e quindi inviato al server. Sul server, il package IP client->cluster originale viene incapsulato e il server risponde direttamente al client. Il vantaggio dell'utilizzo della funzione GRE sta nel fatto che Load Balancer vede soltanto il traffico client-server e non quello server-client. Lo svantaggio sta nel fatto che riduce l dimensione massima del segmento (maximum segment size, MSS) della connessione TCP a causa del sovraccarico di integrazione.

    Fare riferimento all'argomento Utilizzo l'inoltro di integrazione per inoltrare il traffico su segmenti di rete per ulteriori informazioni relative alla configurazione di Load Balancer per l'inoltro con l'integrazione.



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last-updated-altUltimo aggiornamento: Jun 23, 2011 11:26:00 AM EDT
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