Questo esempio di avvio rapido mostra come configurare tre stazioni di lavoro collegate localmente utilizzando il componente CBR con Caching Proxy al fine di bilanciare il carico del traffico Web tra due server Web. (Per semplicità, questo esempio mostra i server sullo stesso segmento di LAN, tuttavia, CBR non pone limitazioni all'uso di server sulla stessa LAN.)
Per l'esempio di configurazione rapida, sono necessarie tre stazioni di lavoro e quattro indirizzi IP. Una stazione di lavoro verrà utilizzata per il CBR, le altre due per i server Web. Ciascun server Web richiede un indirizzo IP. La stazione di lavoro CBR richiede un indirizzo effettivo e un indirizzo per il bilanciamento del carico.
Per utilizzare CBR, Caching Proxy deve essere installato sullo stesso server. Per configurare Caching Proxy per CBR, vedere Fase 1. Configurazione di Caching Proxy per l'uso di CBR.
Stazione di lavoro | Nome | Indirizzo IP |
---|---|---|
1 | server1.mywebsite.com | 9.27.27.101 |
2 | server2.mywebsite.com | 9.27.27.102 |
3 | server3.mywebsite.com | 9.27.27.103 |
Netmask = 255.255.255.0 |
Name= www.mywebsite.com IP=9.27.27.104
CBR consente di creare una configurazione dalla riga comandi, con la configurazione guidata o mediante l'interfaccia utente grafica (GUI). In questo esempio di avvio rapido, le fasi di configurazione sono illustrate utilizzando la riga comandi.
Da un prompt dei comandi, effettuare le seguenti operazioni:
cbrcontrol executor start
ibmproxy
cbrcontrol cluster add www.mywebsite.com
cbrcontrol port add www.mywebsite.com:80
cbrcontrol server add www.mywebsite.com:80:server2.mywebsite.com
cbrcontrol server add www.mywebsite.com:80:server3.mywebsite.com
cbrcontrol rule add www.mywebsite.com:80:memberRule type content pattern uri=*/member/*
cbrcontrol rule add www.mywebsite.com:80:guestRule type content pattern uri=*/guest/*
In questo esempio, se si utilizza la regola di contenuto, le richieste client indirizzate a un sito Web www.mywebsite.com sono inviate a un server diverso in base a una directory contenuta nel relativo percorso di richiesta URI. Consultare Appendice B. Sintassi della regola di contenuto (modello) per ulteriori informazioni.
cbrcontrol rule useserver www.mywebsite:80:memberRule server2.mywebsite.com
cbrcontrol rule useserver www.mywebsite:80:guestRule server3.mywebsite.com
CBR eseguirà ora il bilanciamento del carico in base alla regola basata sul contenuto. Un client con una richiesta URL contenente /member/ sarà indirizzato al server2.mywebsite.com. Un client con una richiesta URL contenente /guest/ sarà indirizzato al server3.mywebsite.com.
cbrcontrol manager start
cbrcontrol advisor start http 80
A questo punto, CBR garantisce che le richieste client non verranno inviate a un server Web in errore.
La configurazione di base, con i server collegati localmente, è ora completa.
Verificare se la configurazione è in esecuzione:
cbrcontrol server report www.mywebsite.com:80:La colonna delle connessioni totali dei due server dovrebbe visualizzare “2”.
Per informazioni sull'uso della GUI in CBR, vedere GUI and see Appendice A. GUI: istruzioni generali.
Per informazioni sull'uso della configurazione guidata di CBR, vedere Configurazione guidata.
Sono disponibili diversi metodi per configurare CBR in modo che supporti il sito. Se si dispone di un solo nome host per il sito a cui tutti i clienti vorranno connettersi, è possibile definire un unico cluster di server. Per ciascuno di questi server, configurare una porta dedicata alla comunicazione con CBR. Consultare Figura 9.
In questo esempio per il componente CBR, un cluster è definito all'indirizzo www.productworks.com. Questo cluster ha due porte: la porta 80 per HTTP e la porta 443 per SSL. Un client che invia una richiesta a http://www.productworks.com (porta 80) sarà indirizzato a un server diverso da quello destinato a un client che invia la sua richiesta a https://www.productworks.com (porta 443).
Se il sito è molto grande e contiene molti server dedicati a ciascun protocollo supportato, sarebbe opportuno configurare altrimenti il componente CBR. In tal caso, è possibile definire un cluster per ogni protocollo, con una singola porta ma con molti server, come illustrato in Figura 10.
In questo esempio per il componente CBR, sono definiti due cluster: www.productworks.com per la porta 80 (HTTP) e www.testworks.com per la porta 443 (SSL).
Se il sito deve ospitare i contenuti di diverse aziende e reparti, ciascuno dei quali è indirizzato al sito con URL diversi, sarà opportuno adottare una terza configurazione. In questo caso, è possibile definire un cluster per ogni società o dipartimento e, di conseguenza, decidere le porte su cui ricevere le connessioni a quell'URL, come illustrato in Figura 11.
In questo esempio per il componente CBR, sono definiti due cluster con la porta 80 (HTTP) e la porta 443 (SSL) per ciascun sito con indirizzo www.productworks.com e www.testworks.com.