È necessario configurare la capacità di elaborazione del nodo se si utilizzano le sovrapposizioni dei fattori di velocità o di fattori di lavoro per configurare la configurazione a più livelli.
Cenni preliminari
Configurare le sovrapposizioni del fattore di lavoro o del fattore velocità. Fare riferimento a
Configurazione dei fattori di velocità in configurazioni a più livelli e a
Sovrapposizione delle stime del fattore di lavoro per ulteriori informazioni. È necessario essere a conoscenza del tipo di nodo che si sta configurando.
- Un nodo gestito è un nodo con un server delle applicazioni e un agente nodo appartenenti a una cella. I nodi gestiti possono avere le proprietà personalizzate definite.
- Un nodo non gestito è un nodo definito nella topologia della cella che non dispone di un agente nodo in esecuzione per gestire il processo. Generalmente, i nodi non gestiti vengono utilizzati per gestire i server Web. I nodi non gestiti sono definiti nella console di gestione e possono avere le proprietà personalizzate definite.
- Un nodo che non è gestito ma non è neanche non gestito non ha alcuna informazioni memorizzata nei file di configurazione. Non è possibile definire le proprietà personalizzate per i nodi che non sono gestiti o non gestiti.
Motivi e situazioni in cui eseguire questa attività
Definire la capacità di elaborazione dei nodi quando si utilizzano le sovrapposizioni dei fattori di velocità o di fattori di lavoro per configurare la configurazione a più livelli.
- Se il nodo non è gestito o non gestito, specificare la velocità del nodo mediante la proprietà personalizzata node.speed.
- Nella console di gestione, fare clic su Amministrazione del sistema > Nodi > nome_nodo > Proprietà personalizzate > Nuovo.
- Immettere nel campo Nome il valore node.speed.
- Immettere un valore nel campo Valore. Il valore deve essere uguale alla velocità del nodo in MHz. In un nodo a più processori, moltiplicare la velocità del processore per il numero di processori del nodo.
- Se il nodo non è gestito o non gestito, configurare la proprietà personalizzataexternal.placement. Per ulteriori informazioni sulla proprietà personalizzata external.placement, fare riferimento a Proprietà personalizzate per la configurazione dell'ARFM (autonomic request flow manager).
- Creare una stringa che definisca un caso per ogni nodo esterno che non è gestito o non gestito. Ogni caso è separato da un punto e virgola (;) ed è costituito dalle informazioni relative al nodo definito nel seguente modello:
nomenodo:velocitànodo:plmtlist
La variabile nomenodo è il nome del nodo. La variabile nodeSpeed è la velocità del nodo e plmtlist è un elenco di sostituzione delle destinazioni di distribuzione. Separare più destinazioni di distribuzione con le virgole. Ad esempio, sono disponibili i nodi non monitorati DBA e DBB nella cella SysX. Il nodo DBA ha una capacità pari a 4.7. Il nodo DBB ha una capacità pari a 2.7. Esistono due cluster esterni nella cella SysX
denominati DB1 e DB2. Il cluster DB1 si trova solo sul nodo DBA. Il cluster DB2 si trova invece sia sul nodo DBA che sul nodo DBB.
Utilizzare la seguente stringa per definire questa configurazione:../SysX/DBA:4.7:DB1,DB2; ../SysX/DBB:2.7:DB2
- Utilizzando la stringa che descrive i nodi esterni, creare la proprietà personalizzata external.placement. Nella console di gestione,
fare clic su Amministrazione del sistema > Cella > Proprietà personalizzate > Nuovo. Immettere il nome della proprietà personalizzata come external.placement.
Il valore nel campo Valore è uguale alla stringa creata per definire i no di esterni.