In questa sezione sono riportate le novità e i cambiamenti in WebSphere Extended Deployment Versione 6.0.
Di seguito è riportato un elenco delle nuove funzioni per WebSphere Extended Deployment Versione 6.0.1:
Nuove proprietà personalizzate | Diverse nuove proprietà personalizzate possono modificare il funzionamento dell'applicazione all'intero della configurazione:
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Modifiche alla procedura guidata di creazione di un cluster dinamico | Le maschere visualizzate sono valide per la piattaforma che corrisponde alla piattaforma del gruppo di nodi che si collega al cluster dinamico. |
Modifiche alla funzione di ribilanciamento delle sessioni HTTP | La funzione di ribilanciamento delle sessioni HTTP è differente da quella presente in WebSphere Extended Deployment Versione 6.0. DWLM (dynamic workload manager) esegue la funzione di ribilanciamento delle sessioni. L'integrazione con DWLM consente il ribilanciamento per la modifica al peso oltre all'avvio del server. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla sezione Nuovo bilanciamento delle sessioni HTTP. |
Interazione con il controller business grid | Esistono diverse situazioni in cui il comportamento di gestione integrità tipico è diverso per le applicazioni a lunga durata. Per ulteriori informazioni, fare riferimento a Operazioni di gestione integrità e a lunga durata. |
Repository file | È possibile creare un repository file che contenga tutte le immagini di installazione invece che creare un'immagine di installazione su ciascun nodo. Fare riferimento a Configurazione di un repository file di Tivoli Intelligent Orchestrator. |
Integrazione con business grid | Se un nodo node viene aggiunto al gruppo di nodi del business grid dal flusso di lavoro di Tivoli Intelligent Orchestrator, è necessario effettuare delle altre operazioni sull'istanza del server appena creata. Fare riferimento alla sezione Configurazione di un business grid per le operazioni con Tivoli Intelligent Orchestrator per ulteriori informazioni. |
Estende il monitoraggio diWebSphere Extended Deployment al livello del database. | Il componente Visualization può essere configurato per monitorare i nodi del database e rilevare colli di bottiglia nelle prestazioni al livello del database. Per ulteriori informazioni sulla funzione di ottimizzazione a livello del database, fare riferimento alla sezione Ottimizzazione del livello del database per il controllo delle prestazioni. |
Di seguito è riportato un elenco delle nuove funzioni per WebSphere Extended Deployment Versione 6.0:
Un gestore del flusso di richieste automatiche per cella | La versione precedente di WebSphere Extended Deployment ha un gestore del flusso di richieste automatiche per ogni nodo. Nella Versione 6.0, esiste un gestore del flusso di richieste automatiche per ogni cella. Per accedere alle impostazioni del gestore nella Versione 6.0, fare clic su Politiche operative > Gestori automatici > Gestore del flusso di richieste automatiche. |
Gestione del software diverso da WebSphere Application Server e delle macchine che non eseguono un agente del nodo WebSphere Application Server | Utilizzando WebSphere Extended Deployment per un ambiente di server misto, un agente remoto può riportare le informazioni sui nodi al gestore del flusso di richieste automatiche. Utilizzare i cluster di server generici per specificare le informazioni host sulle macchine esterne. Per ulteriori informazioni, consultare Indirizzamento delle richieste ai nodi esterni. |
Miglioramenti al Gestore autonomo del flusso di richieste |
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Regolazione delle emergenze | I gateway sul gestore del flusso di richieste automatiche sono dotati di controller di regolazione delle emergenze che possono controllare e garantire le velocità di consegna ai nodi di backend quando si verificano delle condizioni di sovrapposizione. Tali situazioni includono un utilizzo dei nodi particolarmente elevato, errori di comunicazione a intermittenza tra il controller ARFM e i gateway di pianificazione delle richeiste e tra i producer di dati di controllo AsyncPMI e i gateway. Fare riferimento a Configurazione della regolazione delle emergenze per ulteriori informazioni. |
Sovrapposizione dei fattori di lavoro | Esiste un nuovo modo per specificare le sovrapposizioni dei fattori di lavoro. Il metodo precedente dipendeva da una funzione che non è più utilizzata: le descrizioni dirette ed esplicite delle classi di transazioni. Per ulteriori informazioni, consultare Sovrapposizione delle stime dei fattori di lavoro. |
Stack verticale | Lo stack verticale migliora le condizioni dei colli di bottiglia consentendo al controller di gestione delle applicazioni di avviare una o più istanze del cluster dinamico su un nodo. Fare riferimento a Configurazione dello stack verticale per ulteriori informazioni. |
Nuovo bilanciamento delle sessioni | Bilancia dinamicamente e in maniera attiva la distribuzione delle sessioni HTTP tra server delle applicazioni. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla sezione Nuovo bilanciamento delle sessioni HTTP. |
Avvio rallentato delle applicazioni | Se si utilizza un ambiente in cui il rapporto del numero dei cluster dinamici è elevato e in cui molti cluster non vengono utilizzati per lunghi periodi di tempo, è possibile abilitare la funzione di avvio rallentato delle applicazioni. Un avvio rallentato è l'attivazione della prima istanza del server delle applicazioni di un cluster dinamici disattivato in seguito all'arrivo di una richiesta dell'applicazione. È possibile decidere quale applicazione può essere disattivata e avviarle di conseguenza in maniera rallentata. Disattivando temporaneamente i cluster dinamici inattivi, le risorse possono essere utilizzate dagli altri cluster attivi. |
Un controller di gestione delle applicazioni per cella | La versione precedente di WebSphere Extended Deployment aveva un controller di gestione delle applicazioniper ogni nodo. Nella Versione 6.0, esiste un controller per ogni cella. Per accedere alle impostazioni del controller nella Versione 6.0, fare clic su Politiche operative > Gestori automatici > Controller di gestione delle applicazioni. |
IBM Enterprise Workload Manager | IBM Enterprise Workload Manager può ricevere chiamate ARM (Application Response Measurement) dal router on demand. IBM Enterprise Workload Manager può utilizzare le informazioni sul tempo di risposta per monitorare l'ambiente sia all'interno che all'esterno del dominio di WebSphere Extended Deployment. Fare riferimento a Abilitazione del router on demand per lavorare con IBM Enterprise Workload Manager per ulteriori informazioni. |
IBM Tivoli Intelligent Orchestrator | Utilizzare Tivoli Intelligent Orchestrator Versione 3.1 con WebSphere Extended Deployment per ottenere più risorse fisiche di elaborazione dall'esterno di un gruppo di nodi. Tivoli Intelligent Orchestrator è in grado di installare automaticamente WebSphere Extended Deployment sui server e di configurare la connettività di rete dei server nel caso in cui siano necessari per WebSphere Extended Deployment. Per ulteriori informazioni, fare riferimento a Configurazione di Tivoli Intelligent Orchestrator per lavorare con WebSphere Extended Deployment. |
Poliiche di integrità e reazioni aggiuntive di supporto | Per ulteriori informazioni, fare riferimento a Panoramica sulla gestione dell'integrità. |
Gestione delle politiche di integrità con gli script | Per ulteriori informazioni, fare riferimento a Gestione delle politiche di integrità con gli script. |
Supporto per nuove applicazioni e processi a lunga durata | Un'applicazione a lunga durata è un'applicazione J2EE (Java 2 Platform, Enterprise Edition) conforme a uno dei modelli di programmazione a lunga durata. I lavori a lunga durata sono espressi come processi. Fare riferimento a Applicazioni e processi a lunga durata per ulteriori informazioni. |
Modelli di programmazione batch e a elevata elaborazione | Le applicazioni a elevata elaborazione che eseguono i lavori intensivi che non si adattano particolarmente al paradigma richiesta/risposta J2EE (Java 2 Platform Enterprise Edition). Per ulteriori informazioni, fare riferimento a Modello di programmazione a elevata elaborazione. |
Gestione automatica in base alle politiche delle applicazioni e dei processi a lunga durata | WebSphere Extended Deployment fornisce un certo numero di meccanismi utilizzati per inoltrare e gestire l'esecuzione dei processi a lunga durata. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla sezione Gestione delle applicazioni a lunga durata. |
Integrazione in base alle politiche dei lavori a lunga durata e transazionali | Le applicazioni a lunga durata sono impacchettate e distribuite come file EAR (Enterprise Archive) J2EE (Java 2 Platform Enterprise Edition). Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla sezione Distribuzione delle applicazioni a lunga durata. |
Fornisce funzioni all'ambiente WebSphere Extended Deployment per la gestione della distribuzione delle applicazioni in produzione senza interruzioni. | Senza interruzioni significa che non vengono interrotti i servizi dell'utente quando si installa un aggiornamento dell'applicazione nell'ambiente. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla sezione Application Edition Manager. |
Migliora la correzione degli errori di gestione mediante i meccanismi del repository della configurazione. | Il supporto di gestione scale-out fornisce diverse funzioni chiave in supporto a configurazioni complesse, tra cui il gestore distribuzione a elevata disponibilità e le funzioni di controllo e ripristino. fare riferimento a Configurazione di un ambiente del gestore distribuzione a elevata disponibilità e a Configurazione di un punto di controllo per ulteriori informazioni. |
Fornisce un valore predefinito all'ambiente WebSphere Extended Deployment per la gestione di oggetti Java. | ObjectGrid è costituito da una memoria condivisa distribuita transazionale che è possibile scalare orizzontalmente. Grazie a ObjectGrid, è possibile memorizzare nella cache centinaia di gigabyte di dati in una griglia costituita da macchine a 32 bit o a 64 bit. Per ulteriori informazioni sulle funzioni di ObjectGrid, fare riferimento alla sezione ObjectGrid. Per cominciare ad utilizzare le applicazioni ObjectGrid, fare riferimento a Introduzione a ObjectGrid. |
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