Le applicazioni che utilizzano i bean CMP (Container-Managed Persistence) di solito specificano un unico database da utilizzare con un bean enterprise CMP. Ciò significa che tutte le istanze dei bean enterprise CMP di uno stesso tipo verranno lette e scritte su un nodo di database, che automaticamente diventerà il collo di bottiglia delle prestazioni. È possibile distribuire i bean CMP N volte, una volta per ogni database. Tuttavia, questo metodo non è molto flessibile per i seguenti motivi:
- Richiede N copie del codice con N nomi JNDI, ecc.
- Richiede una fase di distribuzione quando viene aggiunto un database.
- Non è semplice da gestire.
WebSphere Extended Deployment ha una funzione che consente all'applicazione di indicare a WebSphere quale origine dati utilizzare prima dell'avvio della transazione. Quando un membro del cluster riceve una richiesta per una particolare partizione dell'applicazione, allora comunica al runtime CMP di utilizzare una determinata origine dati per la durata della transazione corrente. Ciò consente l'utilizzo del modello delle transazioni diretto con l'applicazione. Inoltre, tali applicazioni consentono di aumentare la disponibilità e consentono una scalabilità orizzontale del livello del database in ambienti di tipo blade. Le applicazioni possono utilizzare anche il modello della tabella MAPPER per gestire i dati in maniera flessibile e spostare le partizioni in modo da migliorare gli aspetti operativi di un'applicazione, come ad esempio come spostare una partizione molto occupata su un nodo di database meno carico per motivi di prestazioni.
WebSphere Extended Deployment Versione 6.0 supporta DB2 UDB e Oracle con l'origine dati del
proxy. I driver JDBC supportati sono:
- Driver JDBC basati sulla CLI di tipo legacy DB2
- Driver JDBC DB2 Universal tipo 2
- Driver JDBC DB2 Universal tipo 4
- Driver JDBC Oracle 9i thin client
Fare riferimento alla documentazione di WebSphere Application Server Versione 6.0.2 per i livelli di driver JDBC supportati. Se è necessario un supporto per altri database o driver JDBC, contattare l'assistenza clienti IBM. In WebSphere Extended Deployment
Versione 6.0, viene fornito un nuovo modello di origine dati del proxy. Il modello dell'origine dati del proxy introdotto in WebSphere Extended Deployment Versione 5.1 è stato ridenominato in
Origine dati del proxy 5.1 nella versione 6.0 e non è più utilizzato. Gli utenti devono utilizzare la nuova origine dati del proxy nella versione 6.0. Come risultato, l'esempio riportato in questa sezione utilizzerà soltanto il modello di programmazione 6.0.