L'uso di WPF (utilità di partizione) supporta il concetto di bean di entità dell'opzione A nel cluster. Queste prestazioni aggiuntive provegono dall'utilizzo degli sviluppatori che del modello di programmazione fornito con WPF e in alcuni casi dall'utilizzo del supporto Work Manager fornito con WebSphere Application Server Versione 6.0.2.
I servizi WPF richiedono un bean di sessione stateless aggiuntivo che deve essere incluso nel file jar EJB (Enterprise JavaBeans) dell'applicazione J2EE (Java 2 Platform Enterprise Edition). Questo bean di sessione è detto bean di sessione stateless con partizione (PSSB, partitioned stateless session bean). Quando l'applicazione elabora la sequenza di avvio durante l'avvio del server delle applicazioni per il modulo EJB, viene creato un numero di partizioni da 1 a N. Ogni partizione è semplicemente un endpoint indirizzabile in maniera univoca all'interno del cluster. In breve, un bean PSSB (partitioned stateless session bean) è semplicemente una sessione stateless tipica che utilizza il metodo PartitionManager della struttura WPF per creare singole partizioni all'avvio del bean e implementa, oltre alla normale interfaccia SessionBean, l'interfaccia PartitionHandlerLocal (descritta successivamente) per elaborare gli eventi del ciclo di vita relativi alle partizioni.
I servizi di supporto WPF consentono a un PSSB di creare partizioni. Ogni partizione è un semplice endpoint, a cui è possibile accedere dal client EJB. Per questo esempio, si assuma che il bean PSSB, ad esempio PSSB1, sia compreso nell'applicazione J2EE e che questo all'avvio crei le partizioni Partition1, Partition2, Partition3 e Partition4. Come riportato nel diagramma di gestione EJBworkload precedente, quando viene installata l'applicazione J2EE con partizioni (semplificata per focalizzare sulle partizioni) questa avrà il seguente aspetto.
Il diagramma precedente riflette un client EJB che esegue lo stesso metodo PSSB1 due volte. Al primo richiamo, il primo parametro differisce nel valore di una stringa fornita come stato del metodo. Più avanti in questo manuale, è riportata una descrizione più dettagliata di come si verifica questa associazione, ma per adesso il valore di questo primo parametro è una chiave utilizzata dal gestore del carico di lavoro (workload manager, WLM) per indirizzare la richiesta a un determinato endpoint della partizione all'interno delcluster. All'avvio del cluster, le partizioni Partition1, Partition2, Partition3 e Partition4 vengono create quando viene avviata l'applicazione J2EE e viene istanziata l'istanza principale di PSSB1. Le partizioni create non sono servers o JVM (Java Virtual Machines), ma ognuna di esse ha un concetto di ciclo simile a quello di un'istanza EJB normale se istanziata all'interno di un contenitore EJB. Una partizione può essere considerata come un endpoint indirizzabile nell'infrastruttura WLM.
Nel primo caso, il client EJB ha acquisito l'interfaccia remota del bean PSSB1 mediante Java Naming and Directory Interface (JNDI) come normale, quindi ha eseguito il primo metodo, ping(…), con il primo parametro specificando Partition1. Con Extended Deployment, i programmatori possono consigliare al runtime di come elaborare ogni parametro di richiamo del metodo e in base allo stato nella chiamata del metodo, indirizzare la chiamata a una determinata partizione.
Per il personale di programmazione, l'unico problema legato all'implementazione di questa tecnica consiste nel collocare le richieste con un determinato stato del metodo a un determinato server delle applicazioni che ha un accesso esclusivo ad alcune risorse. Alprogrammatore sono assegnati strumenti aggiuntivi durante l'attivazione della partizione e può essere inviata loro una notifica relativa a dove e quando una determinata partizione viene caricata e scaricata. Con queste informazioni, il programmatore può assegnare tutte le informazioni per una determinata partizione in un'applicazione. Inoltre, l'amministratore nmon è limitato al punto in cui ciò si verifica nel cluster. La partizione può essere spostata in qualsiasi momento.
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