Sebbene sia stata definita per la prima volta da Cem Kaner in Testing Computer Software [KAN99], la verifica preliminare è stata pubblicizzata dal lavoro di altri, incluso
James Bach. Bach è fautore di uno stile di verifica preliminare in cui le sessioni brevi dell'esplorazione che durano
approssimativamente 90 minuti vengono brevemente pianificate ed intraprese, con i risultati registrati e riesaminati.
Il testo di James Bach racchiuso negli apici spiega alcuni dei vantaggi della verifica preliminare:
"La verifica preliminare del software è un approccio potente e divertente alla verifica. In alcune situazioni,
potrebbe essere in ordine di grandezza più produttiva della verifica creata con script. Non ho ancora trovato un
tester che non abbia eseguito, almeno inconsapevolmente, una verifica preliminare una volta o l'altra. Tuttavia
solo pochi studiano questo approccio e non ottengono un gran rispetto nel nostro campo. E' giunta l'ora di superare
questo rifiuto e di riconoscere pubblicamente l'approccio preliminare per quello che è: un pensiero scientifico in
tempo reale." [BAC01a]
Bach fornisce una semplice definizione della tecnica come"progettazione di test ed esecuzione di test allo stesso
tempo". Questa tecnica per la verifica del software del computer non richiede una pianificazione avanzata significativa
ed è tollerante rispetto alla documentazione limitata per la destinazione del test. Invece, la tecnica si basa
principalmente sullo skill e la conoscenza del tester per guidare la verifica ed utilizza un loop di feedback attivo
per guidare e calibrare l'impegno di lavoro.
Si consigliano le seguenti risorse per ulteriori informazioni sulla verifica preliminare:
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