Guida di riferimento per l'utente
E' possibile creare un DB2 Spatial Extender GIS impostando DB2 Spatial
Extender e sviluppando progetti GIS in ambienti combinati DB2 Spatial Extender
e il DB2 RDBMS sottostante. E' possibile utilizzare GIS
implementando questi progetti; generando quindi e analizzando le
informazioni spaziali e tradizionali che tali progetti forniscono.
L'intero processo richiede l'esecuzione di varie serie di
attività. In questa sezione verranno introdotte le interfacce che
consentono di eseguire queste attività e viene presentato il relativo scenario
per illustrarle.
In questa sezione si esaminano le interfacce per la creazione di un DB2
Spatial Extender GIS (l'impostazione delle relative risorse, il richiamo
dei dati spaziali, e così via) e l'utilizzo (generazione e analisi delle
informazioni relative alle funzioni geografiche).
Per creare un DB2 Spatial Extender GIS è possibile seguire le procedure qui
riportate:
- Utilizzo delle finestre e le scelte di menu DB2 Spatial Extender del
Centro di controllo DB2. Per istruzioni consultare:
- Esecuzione di un programma applicativo che richiama le procedure
memorizzate DB2 Spatial Extender. Per informazioni sullo sviluppo di
questo tipo di programma, consultare il Scrittura di applicazioni per DB2 Spatial Extender.
- Utilizzo del Centro di controllo e di un programma applicativo. Ad
esempio è possibile utilizzare il Centro di controllo per richiamare il
geocoder predefinito. Se si desidera utilizzare un geocoder aggiuntivo,
è necessario registrarlo con DB2 Spatial Extender richiamando la procedura
memorizzata db2gse.gse_register_gc in un programma
applicativo. Per informazioni relative ai geocoder non predefiniti,
vedere la sezione Informazioni sul processo di geocoding. Per informazioni relative alla procedura memorizzata
db2gse.gse_register_gc, consultare db2gse.gse_register_gc.
- Utilizzo del Centro di controllo, di un programma applicativo, o entrambi
in combinazione con altre interfacce. Per creare ad esempio una tabella
per mantenere i dati che devono essere generati da una funzione spaziale, come
un geocoder, è possibile utilizzare le interfacce del processore riga comandi
o del Centro di controllo.
Per utilizzare un DB2 Spatial Extender GIS è possibile seguire le procedure
qui riportate:
- Renderizzare graficamente le informazioni con un geobrowser; ad
esempio ArcExplorer, fornito da ESRI (Environmental Systems Research
Institute)
- Inoltro esplicito delle interrogazioni SQL dal Centro di controllo o dal
processore riga comandi DB2
- Inoltro di interrogazioni SQL da un programma applicativo
Questa sezione fornisce una panoramica delle attività che consentono la
creazione e l'utilizzo di un DB2 Spatial Extender GIS. Le attività
per la creazione del GIS prevedono l'impostazione di DB2 Spatial Extender
e lo sviluppo di progetti GIS. Le attività per l'utilizzo del GIS
prevedono l'implementazione dei progetti. Questa panoramica inizia
con l'impostazione di DB2 Spatial Extender, quindi prosegue con lo
sviluppo e l'implementazione di un progetto GIS. Infine indica le
modalità con cui le attività descritte nella panoramica possono variare nella
pratica attuale.
Per impostare DB2 Spatial Extender, effettuare le seguenti
operazione:
- Pianificare e preparare (stabilire il progetto GIS da sviluppare,
stabilire il database da abilitare per DB2 Spatial Extender, selezionare il
personale che dovrà gestire DB2 Spatial Extender e sviluppare i progetti, e
così via).
- Installazione di DB2 Spatial Extender.
- Collocare appropriatamente le risorse per il supporto dei progetti GIS, ad
esempio:
- Risorse fornite da DB2 Spatial Extender
- Includono un catalogo di sistema, i tipi di dati spaziali, le funzioni
spaziali (incluso il geocoder predefinito) e così via. L'attività
di impostazione di tali risorse viene indicata come abilitazione del
database per le operazioni spaziali.
- Geocoder sviluppati da utenti, altri produttori o entrambi.
- Il geocoder predefinito converte gli indirizzi degli Stati Uniti in dati
spaziali. L'organizzazione dell'utente o altre possono
fornire geocoder che convertono indirizzi di altri paesi e altri tipi di dati
di attributo in dati spaziali.
Per istruzioni sull'installazione di DB2 Spatial Extender, consultare
il Installazione di DB2 Spatial Extender. Per istruzioni relative all'utilizzo del Centro
di controllo per la collocazione appropriata delle risorse, consultare il Impostazione delle risorse. Per indicazioni sull'utilizzo di un programma
applicativo a tale scopo, consultare il Scrittura di applicazioni per DB2 Spatial Extender. Per uno scenario illustrativo sulla procedura
completa di installazione di DB2 Spatial Extender, consultare il Un sistema per l'integrazione di dati spaziali e tradizionali.
Per sviluppare e implementare un
progetto GIS:
- Pianificare e preparare (impostare gli obiettivi del progetto, stabilire
quali sono le tabelle e i dati necessari, stabilire il sistema di coordinate o
i sistemi da utilizzare, e così via).
-
Stabilire il sistema di riferimento spaziale o i sistemi da utilizzare.
I valori di coordinate includono di solito numeri interi positivi, numeri
negativi e numeri decimali. E' necessario tuttavia che DB2 Spatial
Extender memorizzi tutti i valori delle coordinate nel formato di numeri
interi positivi. Un sistema di riferimento spaziale è una
serie di parametri che definisce le modalità di conversione dei numeri
negativi e decimali in un sistema di coordinate specifico in numeri positivi,
in modo da consentirne la memorizzazione da parte di DB2 Spatial
Extender. Dopo aver stabilito il sistema di coordinate da utilizzare
per una colonna spaziale, è necessario specificare il sistema di riferimento
spaziale che verrà utilizzato per l'esecuzione della conversione
richiesta per quella colonna. Solo i sistemi di riferimento spaziali
conformi ai requisiti potranno essere utilizzati, in caso contrario sarà
necessario crearli.
- Definire una o più colonne che dovranno contenere dati spaziali,
registrarle su DB2 Spatial Extender e abilitare un geocoder alla gestione
automatica di esse.
La registrazione di una colonna spaziale attiva la creazione di un record
nel catalogo DB2 Spatial Extender. Dopo la registrazione verrà
denominata struttura, poiché le informazioni da essa generate
aggiungeranno uno strato, o struttura, al panorama geografico virtuale creato
da GIS. Dopo la registrazione sarà possibile eseguire operazioni
spaziali; ad esempio sarà possibile riempirla e definire un indice
spaziale su di essa.
- Riempimento di colonne spaziali:
- Per i progetti che richiedono l'utilizzo di un geocoder, impostare i
parametri per il geocoder. Eseguirlo quindi in modo che in una singola
operazione, verrà eseguito il geocode di tutti i dati di origine disponibili e
il caricamento delle coordinate risultanti in una struttura.
- Importare i dati relativi ai progetti che richiedono l'importazione
di dati spaziali.
- Facilitare l'accesso alle colonne spaziali. In particolare
definire gli indici che abilitano DB2 all'accesso rapido e definire le
viste che consentono agli utenti il richiamo efficiente di dati
interrelati. Dopo aver definito questo tipo di vista, è necessario
registrare le relative colonne spaziali come strutture.
-
Generare e analizzare informazioni spaziali e informazioni aziendali
correlate. Ciò include l'interrogazione di colonne spaziali e
colonne di attributo correlate. In questo tipo di interrogazioni è
possibile includere funzioni DB2 Spatial Extender che restituiscono
un'ampia varietà di informazioni; ad esempio la distanza minima tra
due funzioni geografiche o coordinate che definiscono un'area circostante
una funzione geografica. Per informazioni relative alla funzione
ST_Buffer che restituisce queste coordinate, vedere le sezioni Utilizzo di altri dati spaziali come origini dati e ST_Buffer. Per gli esempi relativi alle
interrogazioni che utilizzano funzioni spaziali, vedere il Richiamo e analisi delle informazioni spaziali e il Funzioni spaziali per le interrogazioni SQL.
Per istruzioni relative all'utilizzo del Centro di controllo per
l'esecuzione di attività relative allo sviluppo di un progetto GIS,
vedere i seguenti capitoli:
Per un supporto sull'utilizzo del Centro di controllo per
l'implementazione di un progetto GIS, vedere il Richiamo e analisi delle informazioni spaziali.
Per un supporto sull'utilizzo di un programma applicativo per lo
sviluppo e l'implementazione di un progetto GIS, vedere il Scrittura di applicazioni per DB2 Spatial Extender.
Per uno scenario illustrativo sulla procedura completa di installazione,
vedere la sezione Un progetto per la collocazione degli uffici e l'assegnazione dei premi.
La serie di attività che è possibile eseguire per creare e utilizzare un GIS
DB2 Spatial Extender può variare nel contesto e sequenza, a seconda dei
requisiti e delle interfacce utilizzati. Si consideri ad esempio
l'attività di definizione di una o più colonne che contengono dati
spaziali, la registrazione come strutture e l'abilitazione di un geocoder
per la gestione automatica di esse. Il Centro di controllo consente di
eseguire queste attività simultaneamente, da un'unica finestra. Se
si richiamano le procedure memorizzate da un programma, è tuttavia possibile
eseguire le attività separatamente e tempificarle in base alle proprie
necessità.
Questa sezione presenta uno scenario per illustrare le serie di attività
descritte nella sezione precedente.
Gli ambienti di sistema della società di assicurazione Safe Harbor Real
Estate include un sistema DB2 Universal Database e un sistema di gestione
database separato GIS. Le interrogazioni potranno pertanto richiamare
combinazioni di dati dai due sistemi. Ad esempio, una tabella DB2
memorizza informazioni relative ai ricavi e una tabella GIS memorizza
l'ubicazione delle filiali della società. Pertanto sarà possibile
verificare l'ubicazione delle filiali che apportano alla società
specifiche quantità di ricavi. I dati dei due sistemi non potranno
essere integrati (ad esempio gli utenti non potranno unire le colonne DB2 alle
colonne GIS) e i servizi DB2 come l'ottimizzazione delle interrogazioni
non risulteranno disponibili per GIS. Per risolvere questi problemi,
Safe Harbor integra DB2 Spatial Extender e stabilisce un nuovo reparto di
sviluppo GIS. Nelle sezioni che seguono vengono descritte le modalità
di impostazione di DB2 Spatial Extender e di esecuzione del primo progetto da
parte del reparto.
Per impostare DB2 Spatial Extender, il reparto di
sviluppo GIS di Safe Harbor utilizza la seguente procedura:
- Il reparto prepara l'inclusione di DB2 Spatial Extender
nell'ambiente DB2. Ad esempio:
- Il team di gestione del reparto assegna al team di gestione spaziale le
operazioni di installazione e implementazione di DB2 Spatial Extender e al
team di analisi spaziale la generazione e l'analisi delle informazioni
spaziali.
- Poiché le decisioni aziendali di Safe Harbor vengono adattate alle
esigenze dei clienti, il team di gestione deciderà di installare DB2 Spatial
Extender nel database contenente le informazioni relative ai clienti.
La maggior parte delle informazioni vengono memorizzate in una tabella
denominata CUSTOMERS.
Il database selezionato, per ragioni pratiche, verrà denominato GIS
database dai membri del reparto di sviluppo GIS. Ovviamente il
database non verrà utilizzato solo per i progetti GIS; le applicazioni
non spaziali potranno continuare a utilizzarlo.
- Il team di gestione spaziali installa DB2 Spatial Extender.
- IL team di gestione spaziale imposta le risorse richieste dai progetti
GIS:
- Il team utilizza il Centro di controllo per fornire le risorse che
abilitano il database GIS alle operazioni spaziali. Queste risorse
includono il catalogo DB2 Spatial Extender, i tipi di dati spaziali, le
funzioni spaziali e così via.
- Poiché Safe Harbor sta iniziando a estendere la propria attività in
Canada, il team di gestione spaziale richiederà ai produttori canadesi i
geocoder per la conversione di indirizzi canadesi in dati spaziali.
Per eseguire il primo progetto GIS utilizzando DB2
Spatial Extender, il reparto di sviluppo GIS procederà nel modo
seguente:
- Il reparto prepara lo sviluppo del progetto, ad esempio
- Il team di gestione imposta gli obiettivi del progetto:
- Per stabilire la collocazione delle nuove filiali.
- Per assegnare i premi in base alla vicinanza dei clienti alle aree di
rischio (aree con un numero elevato di incidenti stradali, aree ad alto tasso
di criminalità, zone soggette ad alluvioni, zone sismiche e così via).
- Il progetto GIS è predisposto per i clienti e gli uffici degli Stati
Uniti. Pertanto il team di gestione spaziale effettuerà le seguenti
decisioni:
- Utilizzare sistemi di coordinate che definiscono accuratamente le zone
degli Stati Uniti in cui opera la società Safe Harbor.
- Utilizzare il geocoder predefinito, poiché è progettato per
l'esecuzione di geocode degli indirizzi degli Stati Uniti.
- Il team di gestione spaziale stabilisce i dati necessari per il
raggiungimento degli obiettivi del progetto e le tabelle che conterranno i
dati relativi.
- Utilizzando il Centro di controllo, il team di gestione spaziale creerà
due sistemi di riferimento spaziale. Un sistema per stabilire il tipo
di conversione in voci di dati memorizzabili in DB2 Spatial Extender da
applicare alle coordinate che definiscono l'ubicazione degli
uffici. L'altro sistema per stabilire il tipo di conversione in
voci di dati memorizzabili in DB2 Spatial Extender da applicare alle
coordinate che definiscono le zone di residenza dei clienti.
- Utilizzando il Centro di controllo, il team di gestione spaziale definisce
le colonne che contengono dati spaziali, le registra come strutture e abilita
il geocoder per la gestione automatica di esse:
- Il team aggiunge una colonna LOCATION alla tabella CUSTOMERS. La
tabella contiene già gli indirizzi dei clienti. Il geocoder predefinito
li convertirà in dati spaziali che verranno quindi caricati nella colonna
LOCATION.
- Il team crea una tabella OFFICES contenente i dati che ora risulteranno
memorizzati in un GIS separato. Questi dati includono gli indirizzi
delle filiali Safe Harbor, i dati spaziali derivati da questi indirizzi dal
geocoder e i dati spaziali che definiscono la zona che circonda ciascuna
filiale nel raggio di cinque miglia. I dati generati dal geocoder
verranno inseriti nella colonna LOCATION. I dati che definiscono le
zone verranno inseriti nella colonna SALES_AREA.
- Il team registra le due colonne LOCATION e le colonne SALES_AREA come
strutture.
- Il team abilita il geocoder predefinito per la gestione automatica delle
due colonne LOCATION.
- Il team di gestione spaziale compila la colonna LOCATION della tabella
CUSTOMER, tutta la tabella OFFICES e una nuova tabella HAZARD_ZONES:
- Il team utilizza il Centro di controllo per compilare la colonna LOCATION
della tabella CUSTOMER:
- Il team imposta il geocoder per l'inserimento dei dati spaziali
relativi a un indirizzo nella colonna LOCATION, solo al verificarsi della
seguente condizione: l'indirizzo e i dati forniti dall'ufficio
di censimento degli Stati Uniti dovranno corrispondere al 100% tra. Un
file degli indirizzi fornito dall'ufficio di censimento viene fornito con
DB2 Spatial Extender. Prima che il geocoder possa convertire gli
indirizzi dei dati di origine in dati spaziali, il geocoder dovrà verificare
la corrispondenza dell'indirizzo all'interno del file. Gli
utenti specificano la percentuale di corrispondenza necessaria per consentire
l'inserimento dei dati spaziali nella tabella.
La percentuale viene denominata precisione.
- Il team esegue il geocoder in modo batch, per consentire l'esecuzione
di geocode di tutti gli indirizzi delle tabella in un'unica
operazione. Il geocoder respinge circa un indirizzo su dieci!
- Il team assume che gli indirizzi respinti non presentano un'esatta
corrispondenza con i record dell'ufficio di censimento. Per
risolvere questo problema, il team riduce la precisione a 85.
- Il team esegue quindi nuovamente il geocoder in modo batch. Il
tasso di indirizzi respinti è ora a un livello accettabile.
- Utilizzando un programma di utilità fornito da un GIS separato, il team
carica i dati dell'ufficio in un file. Utilizza quindi il Centro
di controllo per importare questi dati dal file alla nuova tabella
OFFICES.
- Utilizzando il Centro di controllo, il team crea una tabella HAZARD ZONES,
in cui registra le colonne spaziali come strutture e importa i dati. I
dati provengono da un file forniti da un produttore di cartine.
- Utilizzando il Centro di controllo, il team di gestione spaziale facilita
l'accesso alle nuove strutture:
- Il team crea i relativi indici.
- Il team crea una vista che unisce le colonne delle tabelle CUSTOMERS e
HAZARD ZONES. Il team registra quindi le colonne spaziali delle viste
come strutture.
- Il team di analisi spaziale esegue interrogazioni per richiamare
informazioni che consentono di raggiungere gli obiettivi originari:
stabilire la collocazione delle nuove filiali e regolare i premi sulla base
della vicinanza dei clienti alle zone di rischio.
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