Questa sezione fornisce informazioni dettagliate relative ai parametri del file di configurazione:
Per i server UNIX e Windows NT, il parametro RDB_NAME specifica il nome di un database esistente in cui DB2 OLAP Server memorizza i dati delle applicazioni OLAP. Il formato di questo parametro é:
RDB_NAME = nomedatabase
Tale parametro è richiesto nella sezione RSM.
Il parametro RDB_USERID specifica l'ID utente che DB2 OLAP server utilizza per collegarsi al database relazionale. Questo ID utente deve essere impostato sul database relazionale. Tale parametro è facoltativo. Se i parametri RDB_USERID e RDB_PASSWORD sono omessi, DB2 OLAP Server si collega a DB2 UDB utilizzando l'ID utente e la password della sessione del sistema operativo.
Il formato di questo parametro é:
RDB_USERID = Id utente
Il parametro RDB_PASSWORD specifica la password per l'ID utente che DB2 OLAP server utilizza per collegarsi al database relazionale. Tale parametro è facoltativo. Se i parametri RDB_USERID e RDB_PASSWORD sono omessi, DB2 OLAP Server si collega a DB2 UDB utilizzando l'ID utente e la password della sessione del sistema operativo.
Il formato di questo parametro é:
RDB_PASSWORD = password
Il parametro TABLESPACE specifica una stringa apposta a ciascuna istruzione CREATE TABLE emessa dal DB2 OLAP Server. Il parametro TABLESPACE determina lo spazio tabella in cui il DB2 OLAP Server crea le tabelle relazionali.
Tale parametro è facoltativo.
Il formato di questo parametro é:
TABLESPACE = stringa
dove stringa è la stringa che si desidera accodare a ciascuna istruzione CREATE TABLE emessa dal DB2 OLAP server per controllare lo spazio tabella in cui si creano le tabelle. Ogni spazio tabella specificato in questa stringa deve essere uno spazio tabella esistente.
Dal momento che la stringa viene accodata ad un'istruzione CREATE TABLE, è necessario specificare la clausola TABLESPACE per intero. Sono disponibili tutte le opzioni della clausola. Il valore predefinito è "" (stringa vuota).
Esempio per Windows NT e UNIX:
TABLESPACE=IN TS1 INDEX IN TSIDX
Esempio per OS/390:
TABLESPACE=IN OLAP.TS32
Per la sintassi completa delle istruzioni SQL, consultare la guida di riferimento per SQL per database relazionale.
Il parametro ADMINSPACE determina lo spazio tabella in cui DB2 OLAP Server crea le tabelle relazionali per la gestione. In OS/390, lo spazio tabella deve essere costituito da pagine da 32 KB. Il parametro ADMINSPACE specifica una stringa accodata ad una istruzione CREATE TABLE emessa da DB2 OLAP Server.
Questo parametro è obbligatorio quando si accede ai dati in OS/390 ed è facoltativo per i sistemi operativi.
Il formato di questo parametro é:
ADMINSPACE = stringa
dove stringa è la stringa che si desidera accodare a ciascuna istruzione CREATE TABLE emessa dal DB2 OLAP server per controllare lo spazio tabella in cui si creano le tabelle di gestione. Ogni spazio tabella specificato in questa stringa deve essere uno spazio tabella esistente.
Dal momento che la stringa viene accodata ad un'istruzione CREATE TABLE, è necessario specificare una clausola TABLESPACE per intero. Sono disponibili tutte le opzioni della clausola. Il valore predefinito è "" (stringa vuota).
Ad esempio:
ADMINSPACE=IN OLAP.ADMINDATA
Per la sintassi completa delle istruzioni SQL, consultare la guida di riferimento per SQL per database relazionale.
Se non si specifica tale parametro, le tabelle di gestione vengono memorizzate nello spazio tabella indicato nel parametro TABLESPACE.
Il parametro KEYSPACE specifica lo spazio tabella in cui DB2 OLAP Server crea tabelle di chiavi per i cubi relazionali. Il parametro KEYSPACE è una stringa che DB2 OLAP Server aggiunge all'istruzione CREATE TABLE quando si crea una tabella di chiavi.
E' possibile migliorare le prestazioni di DB2 OLAP Server specificando uno spazio tabella che utilizza un dispositivo di memorizzazione rapido.
Tale parametro è facoltativo.
Il formato di questo parametro é:
KEYSPACE = stringa
dove stringa è la stringa che si desidera aggiungere a ciascuna istruzione CREATE TABLE emessa da DB2 OLAP Server quando si crea una tabella di chiavi. Ogni spazio tabella specificato in questa stringa deve essere uno spazio tabella esistente.
Dal momento che la stringa viene accodata ad un'istruzione CREATE TABLE, è necessario specificare la clausola TABLESPACE per intero. Sono disponibili tutte le opzioni della clausola. Se non si specifica tale parametro, la tabella di chiavi viene memorizzata nello spazio tabella indicato nel parametro TABLESPACE. Se non si specifica il parametro TABLESPACE, il valore predefinito è "" (stringa vuota).
Esempio per Windows NT e UNIX:
TABLESPACE=IN TS1 INDEX IN TSIDX
Per la sintassi completa delle istruzioni SQL, consultare la guida di riferimento per SQL per database relazionale.
Il parametro FACT specifica una stringa apposta a ciascuna istruzione CREATE TABLE emessa dal DB2 OLAP server al momento della creazione di una tabella fact. Il parametro FACT determina lo spazio tabella in cui il DB2 OLAP server crea la tabella fact per un cubo relazionale.
Dal momento che la tabella fact è la tabella più ampia e importante di un cubo relazionale, è possibile migliorarne la prestazione specificando uno spazio tabella che utilizza un dispositivo di memoria molto veloce. Per migliorarne le prestazioni è possibile utilizzare anche uno spazio tabella di partizione se gli spazi tabella con partizioni sono supportati dal database.
Tale parametro è facoltativo.
Il formato di questo parametro é:
FACTS = stringa
dove stringa è la stringa che si desidera accodare a ciascuna istruzione CREATE TABLE emessa dal DB2 OLAP server al momento della creazione della tabella fact. Ogni spazio tabella specificato in questa stringa deve essere uno spazio tabella esistente. Tale stringa viene apposta direttamente all'istruzione CREATE TABLE , in modo tale da dover specificare la clausola FACT per intero.
Sono disponibili tutte le opzioni della clausola. Se non si specifica tale parametro, la tabella fact viene memorizzata nello spazio tabella indicato nel parametro TABLESPACE. Se non si specifica il parametro TABLESPACE, il valore predefinito è "" (stringa vuota).
Esempio per Windows NT e UNIX:
FACTS=IN TS1 INDEX IN TSIDX
in OS/390, DB2 OLAP Server fornisce il numero di tabella fact per l'utente, ad esempio:
FACTS=IN OLAP.TSPRF? dove ? è il numero di tabella fact
Per la sintassi completa delle istruzioni SQL, consultare la guida di riferimento per SQL per database relazionale.
Il parametro TRACELEVEL specifica il livello di dettaglio fornito dalla funzione per l'esecuzione di traccia di DB2 OLAP server.
Importante: Il parametro TRACELEVEL deve essere utilizzato solo su richiesta della IBM per eseguire la diagnostica dei problemi. Poiché l'uso di questo parametro può seriamente ridurre le prestazioni del DB2 OLAP Server, il parametro non deve essere utilizzato durante l'uso normale del prodotto.
Tale parametro è facoltativo.
Il formato di questo parametro é:
TRACELEVEL = livello
dove livello è uno dei seguenti valori:
Il parametro TRACEFILESIZE specifica la misura massima del file in cui la funzione per esecuzione di traccia memorizza le informazioni dell'esecuzione di traccia (RSMTRACE.LOG). Quando il file di esecuzione di traccia raggiunge la misura specificata da questo parametro, viene scaricato.
Importante: Il parametro TRACEFILESIZE deve essere utilizzato solo su richiesta della IBM per eseguire la diagnostica dei problemi. Poiché l'uso di questo parametro può seriamente ridurre le prestazioni del DB2 OLAP Server, il parametro non deve essere utilizzato durante l'uso normale del prodotto.
Tale parametro è facoltativo.
Il formato di questo parametro é:
TRACEFILESIZE = dimensione
dove dimensione è la misura massima in megabyte (MB) cui può arrivare il file di esecuzione prima di essere scaricato. La misura del file predefinita è 1 MB.
Il parametro ISOLATION specifica il livello di isolamento che il DB2 OLAP server utilizza quando gestisce il database relazionale. Il livello di isolamento determina il modo in cui i dati vengono bloccati o isolati da altre transazioni e processi mentre si accede ai dati. Livelli più alti di isolamento determinano un'integrità maggiore isolando il maggior numero di dati più velocemente. Ad ogni modo, livelli di isolamento più alti potrebbero ridurre la simultaneità dei processi dal momento che le transazioni e i processi devono attendere per accedere ai dati isolati.
Tale parametro è facoltativo.
Il formato di questo parametro é:
ISOLATION = livello
dove livello è uno dei seguenti valori:
Quando il cursore è posizionato sulla riga, la stabilità del cursore blocca qualsiasi riga a cui si può accedere tramite una transazione. Tale blocco resta attivo fin quando la riga successiva non viene richiamata o la transazione non viene terminata. Ad ogni modo, se in una riga viene modificato qualsiasi dato, il blocco resta fin quando non è stato eseguito il commit della modifica.
Mentre il cursore aggiornabile è posizionato sulla riga, nessuna transazione o processo può aggiornare o cancellare una riga richiamata dall'applicazione stabilità del cursore. Comunque, altre applicazioni possono inserire, cancellare o cambiare una riga sull'uno o l'altro lato della riga bloccata con le seguenti eccezioni:
Le transazioni stabilità del cursore non possono vedere i cambiamenti eseguiti senza commit delle altre applicazioni. La stabilità del cursore è il livello di isolamento predefinito e deve essere utilizzato quando si desidera la massima simultaneità durante la visualizzazione esclusiva delle righe per cui è stato eseguito il commit dalle altre transazioni o processi.
La lettura senza esecuzione del commit permette ad una transazione di accedere alle modifiche eseguite senza commit delle altre transazioni. Le transazioni non bloccano altre transazioni o processi fuori della riga letta a meno che una transazione non tenti di cancellare o di alterare una tabella. Le modifiche effettuate da altre transazioni possono essere lette prima che venga eseguito il commit o il rollback. Il livello di isolamento della lettura senza esecuzione del commit è solitamente utilizzato quando non sono possibili gli aggiornamenti o quando non è importante se vengono visualizzati i dati senza commit dalle altre transazioni. La lettura senza esecuzione di commit risulta nel più basso numero di blocchi e nel più alto livello di simultaneità.
Grazie alla stabilità lettura, vengono isolate solo le righe richiamate. Ciò garantisce che qualsiasi riga considerata, letta durante l'unità di lavoro non venga modificata da un'altra transazione o processo finché l'unità di lavoro non viene completata, inoltre garantisce che qualsiasi riga modificata da un'altra transazione o processo non venga letta fin quando non viene eseguito il commit della modifica. Il livello di isolamento della stabilità lettura consente sia un alto grado di simultaneità, sia una vista stabile dei dati.
Grazie alla lettura ripetibile, vengono isolate tutte le righe a cui tale lettura fa riferimento e non solo le righe richiamate. Viene effettuato un appropriato blocco in modo tale da evitare che un'altra transazione o applicazione possa inserire o aggiornare una riga che così verrebbe aggiunta all'elenco delle righe a cui fa riferimento questa transazione.
Una lettura ripetibile può acquisire e mantenere un considerevole numero di blocchi. Tali blocchi possono rapidamente aumentare giungendo all'equivalente di un blocco di tabella completo.
La lettura ripetibile consente il più alto grado di integrità, ma tutte le righe a cui fa riferimento una transazione o processo, vengono immediatamente isolate. Questo determina il grado di simultaneità più basso.
La lettura ripetibile solitamente non è raccomandata per il DB2 OLAP server.
Per ulteriori informazioni relative ai livelli di isolamento, consultare la documentazione del database relazionale.
Il parametro MAXPOOLCONNECTIONS specifica il numero massimo di collegamenti del database relazionale che un'applicazione OLAP può conservare nel suo pool.
Tale parametro è facoltativo.
Il formato di questo parametro é:
MAXPOOLCONNECTIONS = numeromassimo
dove numeromassimo è il numero massimo di collegamenti che ciascuna applicazione OLAP può conservare nel suo pool. Il valore predefinito è 20.
Il valore minimo che è possibile specificare è 0. Se si specifica 0, l'applicazione OLAP non conserva alcun collegamento nel pool e ne crea uno ogni volta che risulta necessario.
Il valore massimo che è possibile specificare non deve essere superiore al numero massimo di collegamenti simultanei supportati dal database relazionale.
Il parametro STARTCONNECTIONS specifica il numero di collegamenti che un'applicazione OLAP stabilisce con il database relazionale quando l'applicazione viene attivata.
Tale parametro è facoltativo.
Il formato di questo parametro é:
STARTCONNECTIONS = numero
dove numero è il numero di collegamenti al database relazionale che DB2 OLAP Server preavvia quando viene attivata un'applicazione OLAP. Il valore predefinito è 3.
Il valore minimo che è possibile specificare è 0. Se si specifica 0, l'applicazione OLAP non stabilisce alcun collegamento con il database relazionale quando l'applicazione viene attivata.
Il valore massimo che è possibile specificare non deve essere superiore al valore specificato per MAXPOOLCONNECTIONS.
Utilizzare questo parametro per eseguire la partizione dello spazio tabella di DB2 UDB in cui è memorizzata la tabella fact oppure per indicare a DB2 OLAP Server il modo in cui è suddiviso lo spazio tabella di OS/390 per la tabella fact.
Se si utilizza DB2 UDB Extended Enterprise Edition V5 o successiva: Il parametro PARTITIONING aggiunge una clausola chiave di partizione all'istruzione CREATE TABLE quando viene creata la tabella fact. DB2 OLAP Server utilizza quindi le dimensioni rade correntemente definite per definire quali colonne utilizzare come colonne chiave di partizione.
Se si utilizza DB2 per OS/390: Il parametro PARTITIONING crea un indice di cluster per lo spazio tabella in base al numero di partizioni specificato quando è stato creato lo spazio tabella OS/390.
Questo parametro è applicabile solo se si utilizza DB2 UDB Extended Enterprise Edition V5 o DB2 per OS/390 ed è facoltativo.
Il formato di questo parametro é:
PARTITIONING = valore
Impostare il valore sul numero di partizioni che il responsabile del database di OS/390 ha creato per lo spazio tabella.
Se si utilizza DB2 UDB: Impostare il valore su 0 o 1. Se si imposta il valore su 0, la clausola non sarà aggiunta all'istruzione CREATE TABLE; 0 è il valore predefinito. Se si imposta il valore su 1, la clausola verrà aggiunta.
Per ulteriori informazioni relative alla partizione di un database, consultare la documentazione del database relazionale. Per la sintassi completa delle istruzioni SQL, consultare la guida di riferimento per SQL per database relazionale.
Utilizzare questo parametro per specificare lo spazio per l'indice di una tabella fact quando si utilizza DB2 OLAP Server per accedere ai dati del DB2 in OS/390. DB2 OLAP Server crea il numero della tabella fact. Il parametro FINDEX aggiunge una clausola USING STOGROUP all'istruzione CREATE INDEX per la tabella fact.
Questo parametro è facoltativo ed è applicabile solo se si accede ai dati del DB2 per OS/390.
Il formato di questo parametro è: FINDEX =stringa
dove stringa è la stringa che specifica il blocco USING STOGROUP dell'istruzione CREATE INDEX.
Bisogna utilizzare un punto interrogativo come ultimo carattere nel parametro SGPR. DB2 OLAP Server genera un numero compreso tra 1 e 4 per sostituire il punto interrogativo. Ad esempio:
FINDEX = USING STOGROUP SGPR? BUFFERPOOL BP2
Utilizzare questo parametro per specificare lo spazio per l'indice di una tabella chiavi del DB2 in OS/390. Il parametro aggiunge una clausola USING STOGROUP all'istruzione CREATE INDEX per la tabella chiavi. Una tabella di chiavi del database relazionale è l'equivalente di un indice per un database multidimensionale.
Questo parametro è facoltativo ed è applicabile solo se si accede ai dati in DB2 per OS/390.
Il formato di questo parametro è: KINDEX =stringa
dove stringa è la stringa che specifica il blocco USING STOGROUP dell'istruzione CREATE INDEX.
Ad esempio:
KINDEX = USING STOGROUP SGPR0 BUFFERPOOL BP2